Lezione spettacolo a Brentonico di e con Vittorio Sgarbi.
«Zibaldone Baldense» - Ovvero del florilegio di arte, natura e cultura del Monte Baldo al Teatro di Brentonico mercoledì 9 gennaio 2019
Lezione spettacolo di e con Vittorio Sgarbi.
Biglietti (intero € 10, ridotto € 8) al botteghino del teatro dalle ore 19.00 di mercoledì 9 gennaio.
Fino a mercoledì 9 gennaio è possibile acquistare presso la Biblioteca comunale di Brentonico l’abbonamento alla «Stagione di prosa, teatro, danza, musica e cinema»: n. 18 eventi complessivi, uno a settimana, dal 9 gennaio (Vittorio Sgarbi) all’11 maggio.
Costi abbonamenti: non nominativo Euro 60, nominativo Euro 50, ridotto Euro 40, ridotto studenti Euro 30.
ZIBALDONE BALDENSE
Ovvero del florilegio dei suoi beni culturali, naturalistici ed ambientali intesi come conoscenza, rappresentazione e trasmissione della memoria per la creazione di un patrimonio collettivo autentico nel quale si coltivano corrispondenze storiche e territoriali reali tramite le quali si stabiliscono relazioni con un mondo più vasto, come capacità dell’uomo di innovarsi tra passato e futuro e di contaminarsi tra locale e globale.
Identità concepita come ricchezza culturale materiale ed immateriale, come racconto documentato e genuino delle storie degli uomini che vi abitano e vi hanno abitato e delle vicende e delle opere che si sono succedute.
Questi sono luoghi che narrano l’esito, sempre e comunque parziale, di profonde e persistenti sovrapposizioni storiche e di plurimi e notevoli contagi geografici, culturali e di civiltà; una tradizione nutrita nel tempo e nelle relazioni da innumerevoli elementi, fattori in costante evoluzione e correzione.
Monte Baldo, anche «Hortus Italiae» (Giovanni Battista Olivi) e «Nazione botanica» (Franco Ottaviani), ininterrottamente, dal Quattrocento ad oggi, viaggiato da centinaia di herbolati, speziali, farmacisti, medici e scienziati italiani ed europei alla scoperta, allo studio ed all’impiego delle «medicinevoli herbette per sanità de i mortali e profittevoli ad ogni grande infermità» (Leandro Alberti).
È questo il core, sempre più pulsante e casa comune trentina e veneta, per la candidatura del Monte Baldo unitario a Bene Patrimonio dell’Umanità Unesco.