Foto dell'Adunata nazionale degli alpini a L’Aquila: Trento
Gli alpini trentini sono tornati dove hanno costruito le prime 400 casette del dopo terremoto dell'Abruzzo

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Anche quest’anno si è celebrato il momento più importante nella vita associativa delle Penne Nere: l’Adunata Nazionale.
Quella di quest’anno è stata la 88ª ed è stata ospitata a L’Aquila, la città gravemente danneggiata dal terremoto del 6 aprile del 2009, quando una scossa di magnitudo 5.9 ha ucciso centinaia di persone e distrutto il capoluogo dell’Abruzzo e i centri vicini.
Per gli Alpini è stato quindi un orgoglioso ritorno e ovviamente i trentini hanno partecipato in blocco, nei campi di stanza a Paganica, dove era operativa la Protezione Civile della nostra Provincia.
Infatti, in questi giorni di festa le maggiori attività della Sezione di Trento saranno incentrate proprio dalle parti di Paganica, dove si è tenuto il concerto della Fanfara di Lizzana e dove la Fanfara sezionale ha accompagnato la cerimonia ufficiale.
Circa 4.000 le Penne Nere trentine, affiancati da tre fanfare e dal coro sezionale, assieme al Presidente Maurizio Pinamonti e ai componenti il Consiglio Direttivo Sezionale hanno scortato il Vessillo della Sezione di Trento, decorato con 12 medaglie d’oro.
Per i trentini l’Adunata Nazionale di L’Aquila rappresenta un ulteriore passo verso la conferma della data del 2018, quando l’organizzazione dovrebbe (d’obbligo ancora, fino a settembre del 2016) essere affidata proprio alla Sezione di Trento.