Cavit: con LaVis non può né tirarsi indietro né fare proposte

Per farlo deve essere messa in grado di valutare la situazione. Allo stato non ha ancora gli elementi necessari per farlo

Come ci era stato detto (e come avevamo scritto), Cavit non ha mai rinunciato ad intervenire nella situazione LaVis.
Semplicemente non è in grado di farlo perché non ha ancora potuto prendere visione della situazione contabile, finanziaria e commerciale.

Lo comunica la stessa Cavit in una nota affidata all'Ufficio Stampa, nel quale si precisa appunto che, prima di esprimersi in tal senso deve essere messa in grado di valutare la situazione, perché solo sulla base delle risultanze di bilancio può formulare un piano industriale sul quale formulare proposte di intervento.

La cantina LaVis stava predisponendo la consegna dei dati richiesti, quando è stata bloccata dal Commissariamento ordinato dalla Giunta Provinciale.
Con ogni probabilità sarà il Commissario a consegnare gli elementi necessari per compiere tale passo, solo se e quando avrà stabilito di procedere alla cessione dell'azienda o di parte di essa.
E, particolare non da poco, previa autorizzazione della Provincia stessa.

Tale comunicato mette la voce fine a tante chiacchiere e illazioni su presunte posizioni intransigenti da parte del Consorzio di Ravina.
Qui di seguito il testo del comunicato giunto in redazione.

In merito alla vicenda La Vis, per fare definitiva chiarezza sulla sua posizione, Cavit desidera precisare quanto segue:

Cavit ha manifestato la sua disponibilità a intervenire in sostegno della cantina di La Vis e ha chiesto di poter prendere visione di tutti gli elementi necessari alla definizione di un piano industriale.

In mancanza di questi elementi, fino a oggi non ancora pervenuti, il Consiglio di Amministrazione del 26/8/2010, ha convenuto che fosse impossibile predisporre un intervento serio e responsabile da sottoporre ai soci non solo di Cavit ma anche di La Vis.

Tale indicazione è stata erroneamente recepita come una «marcia in dietro» sulla disponibilità a intervenire: nei fatti Cavit ribadisce che la sua disponibilità non è mai venuta meno.

La nomina di un Commissario da parte della Provincia non ha mutato la posizione di Cavit che oggi attende, come tutti, le indicazioni che scaturiranno dal lavoro del Commissario e, sulla base di quelle, valuterà i termini e le modalità più idonee al suo eventuale intervento.

Infine si precisa che nel Consiglio dell' 8/9/2010 che ha approvato il bilancio di esercizio non si è parlato di La Vis e nessuna valutazione è stata fatta sul debito del gruppo appena commissariato.