Nasce il GECT, «Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale»

Le assemblee legislative di Trentino, Alto Adige e Tirolo approvano la mozione che dà il via libera al potere esecutivo in comune

Con l'approvazione della «Mozione N. 1», la nona edizione del «Dreier Landtad» (i tre Consigli di Trentino, Alto Adige e Tirolo) ha istituito formalmente il «GECT», il Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale, vero snodo di potere esecutivo comune ai tre territori confinanti.

In buona sostanza, pur confermando che il potere rimane nelle mani di ogni singola Autonomia, si è stabilito che alcune decisioni verranno prese di comune accordo. È un po' come il meccanismo della Comunità Europea, le cui «decisioni» assumono valore di norma giuridica solo quanto i singoli stati le faranno proprie con leggi parlamentari (cosa cui sono peraltro tenuti per legge comunitaria). Per il Dreier Landtag sarà più semplice, perché le decisioni avverranno con approvazione comune.

I rapporti con i singoli stati di appartenenza, Italia e Austria, sono regolati dal principio del «silenzio-assenso», per cui si intenderà sempre tutto implicitamente approvato da Roma e da Vienna, a meno che uno dei due non sollevi obiezioni. Che però potranno essere sollevate solo in casi di assoluto rilievo.

La Mozione Numero 1, la cui paternità è attribuita al dott. Gianfranco Postal del Consiglio Provinciale di Trento, è stata approvata all'unanimità dall'Assemblea, che l'ha accolta con un emendamento proposto dagli stessi Presidenti delle Assemblee di Trentino, Alto Adige e Tirolo (Kessler, Steger e van Staa), che impegna gli esecutivi dei tre Länder a elaborare entro dodici mesi una mozione che dia il via ad un percorso istitutivo del GECT, attraverso un adeguato coinvolgimento della seduta congiunta delle tre assemblee
legislative.

Il gruppo europeo di cooperazione territoriale, che avrà una sua personalità giuridica, prevede la comunità di un organo di governo e un organo assembleare che permettano ai tre Länder di fare e gestire collegialmente progetti d'interesse trasversale: si realizza così, concretamente, quella collaborazione tra regioni a lungo cercata e voluta dai tre territori.

Gli effetti sulla popolazione potranno riguardare l'energia (con la possibilità di attingere alle risorse delle regioni limitrofe, nel caso in cui si esauriscano le proprie), la sanità (con la possibilità di stipulare convenzioni tra enti pubblici e privati oggi precluse ad alcune delle regioni del Dreier Landtag), i trasporti (con il potenziamento dei collegamenti tra Innsbruck e Lienz, quindi anche con l'Alto Adige e il Trentino) ed altri settori cruciali per i tre territori come ad esempio il turismo e l'economia.

«Con il GECT, Gruppo Europeo di Collaborazione Transfrontaliera, la cui costituzione è stata stabilita con la prima mozione approvata questa mattina all'unanimità, - ha detto il presidente Giovanni Kessler nella conferenza stampa che ha seguito i lavori della mattinata, - Trentino, Alto Adige e Tirolo avranno per la prima volta dopo 100 anni, un'Istituzione comune, dove prendere insieme decisioni che riguardano il territorio condiviso.»
Il presidente Kessler ha anche sottolineato come il GECT abbia ridato «orgoglioso protagonismo» ai tre consigli provinciali.

Dieter Steger, Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, evidenziando il fatto che il GECT avrà una sua personalità giuridica e ha insistito sull'«Autonomia» del nuovo organismo, «la cui creazione rappresenta una svolta per la creazione di un'Europa delle Regioni e non più degli Stati nazionali».

Herwig van Staa, Presidente dell'Assemblea tirolese, ha ripercorso il lungo cammino all'interno del Consiglio europeo e del Comitato delle Regioni, durato 15 anni, che ha portato alla creazione di questo istituto.
«Ora abbiamo uno strumento concreto e reale - ha detto - che ci darà anche più voce davanti alla stessa UE».

La presidente del Voralberg Mennel Bernadette, presente in veste di osservatrice, ha confermato che questo tipo di collaborazioni transfrontaliere si sta sviluppando un po' in tutta Europa e rappresenta il vero punto di raccordo della cultura europea (il Voralberg è i rapporti di costruttivo vicinato con la Baviera).
«Guardare da vicino quello che fanno le altre euroregioni - ha commentato - è fondamentale per capitalizzare l'esperienza altrui. Voi siete i più avanti.»

GdM