Approvato dal Comune di Trento il progetto preliminare per il «Parcheggio Canestrini»

Sorgerà dove c'è l'attuale posteggio dell'area «Ex Sit», avrà due piani e ospiterà auto elettriche per accedere al centro. Sul tetto l'impianto fotovoltaico per la ricarica delle batterie delle auto. Costo: 2 milioni di Euro. - Nel servizio il rendering

Il progetto, realizzato dallo studio BBS Architetti associati per conto di «Trentino Mobilità Spa», prende vitra da un'accurata analisi storica sull'area di intervento, attualmente già utilizzata come parcheggio ma occupata in origine, ed a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, dall'officina per la produzione del gas cittadino.
Il parcheggio viene suddiviso in due grandi blocchi planimetrici.

Il primo, di dimensioni maggiori, è organizzato su due livelli sovrapposti e occupa una parte significativa dell'attuale piazzale.
Il secondo blocco, di dimensioni più ridotte, viene collocato alla quota di copertura del canale dell'Adigetto ed ospita esclusivamente posti auto organizzati a raso al fine di consentire l'uso dell'area per le operazioni di bonifica del canale, già in programma da parte della Amministrazione Comunale.
La struttura occupa lo spazio in direzione est-ovest, sfruttando appieno la duplice presenza del muro della ferrovia e di via Monte Grappa. I due muri definiscono quindi sostanzialmente i limiti dell'intervento, dentro i quali la struttura si inserisce come in una grande scatola in calcestruzzo.
In direzione nord-sud il progetto parte dalla struttura di copertura dell'Adigetto a monte, mentre a sud si ferma ad opportuna distanza dal fronte degli edifici e dal limite dei confini di proprietà.
La presenza del muro verso la ferrovia e del terrapieno verso via Monte Grappa, oltre a rappresentare i limiti fisici del posteggio, definiscono l'ampia massa del volume in acciaio. Il parcheggio risulta in questo modo parzialmente incassato rispetto al profilo della viabilità circostante, emergendo quindi pressoché esclusivamente verso l'imbocco di via Canestrini.

Al verde è stato affidato un ruolo importante. Le pareti perimetrali del parcheggio saranno realizzati come dei «giardini in verticale», realizzati cioè attraverso un'intelaiatura metallica su cui possono crescere piante rampicanti. Le piante sono messe a dimora entro vasi agganciati alla pergola e collocati in sommità e dotati di irrigazione automatizzata. La presenza del verde ingentilisce la massa dell'edificio e la presenza dell'acciaio, garantendo nel contempo, durante i mesi estivi, una piacevole caratteristica di ombreggiamento. Pur nella limitata utilizzabilità dello spazio disponibile per il verde (la porzione nord dell'area non è utilizzabile per via della copertura dell'Adigetto), la presenza degli alberi e delle piante rampicanti maschera la «grande macchina» in acciaio, raccordandosi con la natura che caratterizza ancora il lungo fiume e che diventerà uno degli elementi caratterizzanti la riqualificazione urbanistica dell'area ex Michelin, attraverso la realizzazione del nuovo, grande parco fluviale.

L'aspetto più innovativo è rap-presentato dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico, intregrato alla struttura e collocato al di sopra della pergola del livello superiore di parcheggio.
La proposta è apparsa parti-colarmente stimolante, sia in virtù della felice esposizione del parcheggio rispetto al livello di soleggiamento, sia rispetto alla possibilità di realizzare una struttura capace di raccogliere un principio particolarmente forte di sostenibilità ambientale.
L'impianto fotovoltaico è dimensionato per una produzione di energia elettrica sufficiente a coprire i consumi elettrici sia relativi alla gestione ordinaria del parcheggio, sia relativi alla ricarica delle batterie per auto e biciclette elettriche: il parcheggio potrà infatti costituire un punto di prestito di questi mezzi a basso impatto ambientale.

I posti auto, che attualmente sono 399, diventeranno così 493. Di questi, 401 al piano terra e 182 al primo piano.
L'impianto fotovoltaico sarà in grado di produrre oltre 41.000 Kwh, rendendo così il posteggio virtualmente autosufficiente in tutta la sua necessità di energia elettrica.
Per la realizzazione del «Parcheggio Modulare canestrini» è stato stimato che saranno necessari poco più di 2 milioni di euro, pari ad un costo unitario di poco più di 4.000 euro a piazzola (il terreno è già del Comune). Diverso il conteggio se si calcola che l'impianto creerà solo 100 posri in più, perché l'intervento risulterebbe allora do 20.000 euro per ogni piazzola in più. Ma la la spesa va vista nell'ottica della funzionalità del progetto, del suo inserimento architettonico e della tecnologia applicata che lo rende certamente innovativo.
I lavori inizieranno il prossimo anno e richiederanno circa sei mesi di lavoro.

Il progetto architettonico è stato realizzato dagli arch. Claudio Battisti, arch. Marco Brunelli, arch. Massimo Scartezzini, con gli ing. Alessandro Viale, ing. Anna Rosa Longhi e Francesco Fait.
Il progetto dell'impianto fotovoltaico è stato fatto dallo Studio Tecnico dell'ing. Renato Coser di cavalese.

Nelle immagini del rendering del posteggio, vediamo come sarà il posteggio visto dalla stazione della funivia e come sarà visto da Sardagna.