Where Plato Taught - Teaching Art: Is it Art or is it a Fart?
Inaugurata al Forte di Fortezza la seconda edizione di Academiae Biennial

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Grande affluenza al museo provinciale Forte di Fortezza questa settimana: artiste ed artisti provenienti da 15 accademie europee ed extraeuropee ed accompagnati da rinomati professoresse e professori lo hanno raggiunto per l’organizzazione della mostra.
L’inaugurazione ufficiale si è tenuta oggi con l’assessore alla cultura tedesca, Philipp Achammer, la direttrice dei musei provinciali, Karin Dalla Torre, la coordinatrice del Forte di Fortezza, Esther Erlacher, il responsabile del progetto e dell’organizzazione nonché curatore della mostra, Christian Jankowski, la presidente dell’associazione ArtintheAlps, Patrizia Spadafora, il direttore artistico del progetto Biennale, Paolo Berloffa ed il preside della Facoltà Design e Arti dell’Università di Bolzano, Stephan Schmidt-Wulffen.
Il Forte Medio, ovvero l’altopiano della fortezza, raggiungibile solo salendo una scalinata o con un ascensore, negli ultimi giorni assomigliava molto ad un operoso alveare: l’obiettivo era quello di mettere in piedi una mostra con approcci artistici differenti e di trovare un unico contenitore per azioni artistiche performative anche molto diverse.
La presenza delle tante giovani studentesse e degli studenti internazionali, che in parte hanno alloggiato al Forte in tende, ha trasformato un luogo solitamente calmo e bucolico con le sue nicchie misteriose ed angoli nascosti in un luogo d’arte pulsante ed in una babele multilingue di arte contemporanea.
Il Curatore Christian Jankowski.
Stasera la mostra «Where Plato Taught – Teaching Art: Is it Art or is it a Fart?» è stata inaugurata ufficialmente anche con il saluto dell’assessore Philipp Achammer ed il suo riferimento alla concezione dell’arte che avevano Goethe ed il regista di film e teatro Christoph Schlingensief nonché da Lydia Askani, studentessa dell’accademia statale di arti figurative di Stoccarda, la quale a nome di tutte le studentesse e gli studenti presenti ha parlato della sua esperienza al Forte di Fortezza.
Si tratta della seconda edizione della biennale d’arte con studentesse e studenti di istituti superiori internazionali e di un progetto comune dei musei provinciali dell’Alto Adige e dell’associazione ArtintheAlps con il contributo dell’Università di Bolzano.
Il punto di partenza per il concetto del curatore Christian Jankowski – lui stesso un artista rinomato e professore all’accademia d’arte di Stoccarda - è stato anzitutto il Forte di Fortezza, dichiarato, in riferimento ai centri didattici di Platone alla periferia di Atene, un luogo creativo, autarchico di riflessione, lontano dai centri culturali.
Ma anche la sua prassi lavorativa e didattica nonché l'attività di curatore come prassi artistica hanno dato al curatore spunti per il suo concetto. Il suo intento è quello di cercare nuove risposte alle domande, che già Platone si dev’essere posto quando fondò la sua accademia: Come si insegna l'arte? Come possono convivere l'insegnamento e la propria prassi artistica? Di quali insegnanti hanno bisogno le studentesse e gli studenti di oggi? Che effetti ha l'ambiente di un'accademia sulla produzione artistica?
Per rispondere a queste ed altre domande sui temi della partecipazione, dello scambio e della mediazione nell'ambito della formazione artistica, sono state invitate per questa seconda edizione della biennale 15 classi di accademie d'arte internazionali.
Sono rappresentati il Portogallo, i Paesi Bassi, la Svizzera, l'Inghilterra, la Norvegia, la Svezia, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Russia, l'Austria, la Germania, la Francia, l'Italia, la Turchia ed Israele.
Ciascun istituto superiore è rappresentato da una professoressa o un professore dalla personalità artistica riconosciuta, che ha selezionato un gruppo di studentesse e studenti della propria classe.
Una parte fondamentale del concetto è rappresentato dal ruolo che l'insegnante gioca in classe. Jankowski stesso non ha operato una scelta, ma ha portato l'intera sua classe. Anche per quanto riguarda l'Olanda il professor Jerszy Seymour si schiera con la sua classe al completo.
La scelta opposta l'ha operata Valentin Carron, professore della rinomata scuola cantonale d'arte di Losanna (Ch): Venendo da solo vuole dare – come la chiama lui - una lezione di opportunismo e codardia alle sue studentesse e ai suoi studenti.
E un tappeto dell'istituto superiore d'arte turco Mimar Sinan, tessuto per quattro anni da diverse generazioni di studentesse e studenti, rappresenta un impressionante simbolo del tema del collettivo e della cooperazione.
Osservando tante opere ed installazioni salta all'occhio l'ammiccamento alla performance. Sono pochi i progetti, che non si basano su un'azione.
La delegazione polacca della classe di Miroslaw Balka ad esempio ha sviluppato un progetto assieme ad un gruppo di boy scout locali.
L'Assessore Philipp Achammer.
Spettacolare anche il viaggio del tedesco Bangjoo Kim, che ha percorso il lungo tragitto palleggiando con un pallone da basket, per poi schiacciarlo in un canestro al Forte di Fortezza.
E viste questa caratteristica delle opere, i video rivestono un ruolo importante, essi infatti attribuiscono una validità museale ad avvenimenti effimeri.
Rientra in questo ad esempio il film del Dipartimento olandese Dirty Art/Sanberg Institut Amsterdam del viaggio in Grecia, durante il quale le studentesse e gli studenti ne hanno esaminato la crisi politica.
La visita alla mostra offre un'immagine incoraggiante di una giovane generazione, che si confronta con la realtà politica e le sciocchezze quotidiane con ricchezza d'idee ed uno schietto internazionalismo.
L’inaugurazione ha avuto inizio alle ore 18 con una serie di interventi artistici. Ai discorsi di inaugurazione alle ore 19 ha fatto seguito alle ore 21 il fulminante concerto jazz del gruppo Megalodon Collective nel contesto del Südtirol Jazzfestival Alto Adige.
Un ampio catalogo, presentato in occasione dell'inaugurazione, approfondisce questioni relative alla formazione artistica ed al ruolo delle accademie d'arte. Può essere acquistato per 15 euro all'interno della Fortezza.
La mostra è aperta al pubblico fino a fine ottobre 2018 tutti i giorni tranne il lunedì, al prezzo di sette euro (ridotto cinque euro, biglietto famiglia 14 euro).