Trento: Calendè, rassegna di spettacoli di circo teatro

Un modo alternativo di vivere lo sport facendo leva sul bisogno di espressione e sul desiderio di bellezza, anziché sulla competizione

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Da ormai 10 anni l'associazione Mercanti di Luce asd, attraverso il suo progetto Bolla di Sapone Scuola di circo ed il festival Circuspring propone alla cittadinanza un modo alternativo di vivere lo sport, facendo leva sul bisogno di espressione e sul desiderio di bellezza, anziché sulla competizione, magari esasperata.
Uno sport di tutti e per tutti, aperto alle aspirazioni individuali, ma allo stesso tempo pronto a farsi luogo di dialogo, in un certo senso di comunità.
Con le sue proposte di scuola di circo e di spettacoli circensi l'associazione è riuscita ad includere persone davvero eterogenee: non vi sono infatti barriere sociali, di età, di genere, di pensiero e nemmeno di capacità che ostacolino la libera partecipazione alle proposte del mondo del circo.
Ci si avvicinano tantissimi giovani, ma anche adulti curiosi di mettersi in gioco e, non di rado, famiglie intere, con bambini e genitori.
 
L’unica condizione è la condivisione di una sorta di senso primordiale di ricerca di spensieratezza, gioia e spettacolarità che è l’anima del circo contemporaneo, quel circo che si è liberato dell’ossessione per la tecnica e che ha liberato gli animali dall’essere strumenti del divertimento umano.
«Calendè» nasce dalla constatazione della fortuna che questo mondo ha presso pubblici vari e dalla volontà di fare un passo ulteriore, facendo del circo anche lo strumento per aiutare a conoscere e riflettere, un’occasione per fermarsi a pensare (e magari anche a dialogare) su tematiche e problemi di forte attualità.
In particolare su problematiche che vanno a toccare principalmente i giovani e che spesso sono difficili da affrontare, perché contornate da un alone di diffidenza e complessità: il tema della precarietà, quello del gioco d’azzardo, quello della relazione ai tempi della nuove tecnologie digitali e quello della difficoltà di trovare gli strumenti e le risorse adeguate per inseguire i propri sogni.
Gli spettacoli ospitati nella rassegna hanno quindi uno specifico tema di riferimento, portato in scena con l'energia del circo, con l'acume del teatro, con la forza dell'acrobazia, legandosi a drammaturgie profonde, atte a stimolare il pensiero critico e la riflessione personale e collettiva.
 

 
Si inizierà il 25 gennaio con «Ci Credo», uno spettacolo tragicomico di Belcan Teatro (BS), che con grande intelligenza e ironia tratta il tema della crisi, il senso di precarietà e le piccole grandi problematiche della società odierna, in un monologo che è un portentoso tautogramma.
La seconda tappa è invece prevista per il 9 febbraio e vedrà per protagonista Federico Benuzzi (BO), divulgatore scientifico e giocoliere sopraffino, che porterà in scena «L'azzardo del Giocoliere».
Uno spettacolo che tratta l'attualissimo tema del gioco d'azzardo, affrontandolo sia da un punto di vista matematico/statistico, che attraverso un analisi sociale degli effetti che questa piaga ha sulla società, il tutto arricchito con mirabili numeri di giocoleria.
Il 22 febbraio sarà il turno di «Oh, come è bello l'Uomo» della compagnia Zenhir (TO): uno spettacolo di spicco sul panorama europeo che con la danza, l'equilibrismo e l'acrobazia affronta la tematica della comunicazione tra gli esseri umani, ripercorrendo una personale lettura dell'evoluzione dell'umanità dalla preistoria fino alla comparsa degli smartphone e dei social network.
 
Infine, a chiudere la rassegna il 22 e 23 marzo sarà «193 Problemi» di Laden Classe, compagnia italo-francese che nel suo spettacolo fatto di grande tecnica circense propone uno spunto di riflessione sulle mille problematiche da affrontare nel mondo artistico quando ci si affaccia alla creazione di uno spettacolo.
La difficoltà di muoversi anche sullo stesso territorio europeo, di trovare fondi e spazi disposti a sostenere il lavoro degli artisti.
Gli spettacoli avranno tutti luogo a Trento, presso la sala dell'oratorio di Sant’ Antonio, in via Sant’Antonio 20. L’ingresso sarà libero, ad offerta, prenotazione consigliata.
Crediamo fortemente che questa sia una preziosissima occasione per la nostra comunità, per la crescita dei giovani e per trovare un’occasione per parlare e riflettere concretamente su alcune problematiche che dovrebbero coinvolgerci e unirci, ed invece spesso finiscono per trovarci isolati e distanti.
Sostengono il progetto sono la Circoscrizione Oltrefersina, l'Oratorio Sant’Antonio, Navigare a Vista, la Cassa Rurale di Trento e Associazione A.M.A. - Auto Mutuo Aiuto.