Missioni internazionali, gli auguri del Presidente Mattarella

Mattarella si è recato oggi al Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) per i tradizionali auguri ai militari italiani impegnati nelle missioni all’estero

«Le missioni italiane all'estero comportano sacrifici e privazioni a donne e uomini delle Forze armate, ma quello che fate è importante per il ruolo ed il prestigio del nostro paese, è importante per l'affermazione della pace nel contesto internazionale e gli italiani lo sanno.»
È quanto ha detto il Capo dello Stato durante il collegamento in videoconferenza con i contingenti italiani all'estero per i tradizionali auguri di Natale.
Ad accoglierlo al COI, il Ministro Pinotti e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano.
Nell’occasione il Ministro ha ricordato il grande impegno dell’Italia nei diversi teatri operativi per la stabilità internazionale ed ha evidenziato come il nostro Paese abbia impiegato il maggior numero di uomini e di donne in Iraq «perché lo stiamo aiutando a riconquistare il proprio territorio per sconfiggere l’Isis».
 
«Mai come in questo momento il terrorismo ha un fronte interno ed esterno, – ha aggiunto il Ministro a margine del collegamento in videoconferenza. –È evidente che noi abbiamo bisogno di sconfiggere un terrorismo che si è fatto stato e c’è la necessità di controllare i nostri territori.»
Un’azione di contrasto al terrorismo che la Difesa porta avanti anche in patria. Sono infatti oltre 7.000 i militari dell’operazione «Strade Sicure» che, come ha spiegato la titolare del Dicastero «supportano l’azione delle forze di Polizia e dei Carabinieri attraverso, ad esempio, la vigilanza di obiettivi sensibili consentendo così di avere più personale dell’Arma o della Polizia che si può dedicare all’attività investigativa e quindi all’attività che consente di avere la prevenzione.»
 
In videoconferenza c’erano quindici teatri operativi - tra i quali Afghanistan, Libano, Iraq, Libia, Kosovo, Nave Garibaldi e Nave Fasan dal Mediterraneo – dai quali i Comandanti hanno illustrato al Presidente Mattarella lo stato attuale delle missioni.
In Libia, ad esempio, dall’inizio dell’operazione Ippocrate sono state svolte circa 2.600 attività a favore sia dei militari impegnati nel contrasto a Daesh sia dei civili.
Di assoluto rilievo l’impegno italiano in Iraq, dove operano 60 nazioni alleate e amiche e dove l’Italia svolge compiti di addestramento delle forze di locali, di soccorso e di sicurezza per gli operai impegnati nella ristrutturazione della Diga di Mosul.
Complessivamente l’Italia è impegnata con circa 7.000 uomini e donne in 29 missioni in 20 Paesi.