Il Presidente Napolitano alla Cooperazione Trentina/ 2

Intervento del Presidente della Repubblica

Un breve e affettuoso saluto, un messaggio sarebbe eccessivo.
Non sono abbastanza preparato a raccogliere i numerosissimi spunti che mi sono stati offerti in questi interventi.
Ma io voglio innanzitutto cari amici, ringraziarvi per questa vostra partecipazione, per il clima in cui sono stati da voi accolto. Ringrazio in modo particolare, innanzitutto, lei presidente Schelfi per avermi risparmiato lo stile protocollare e per avermi dedicato un così schietto e caloroso saluto. E ringrazio per le vostre cordiali parole, anche voi, presidente Barberini e professor Borzaga.
Vedete, da parecchi decenni, e non è un modo di dire ho cominciato a conoscere e studiare il movimento cooperativo e, da allora, sono rimasto convinto che la cooperazione rappresenti, non solo in Italia, una delle forme più alte di organizzazione economica e di solidarietà sociale.
Vorrei aggiungere anche, seguendo il filo del discorso del presidente Schelfi, di valorizzazione della persona.
Non a caso, d'altronde, la cooperazione ha avuto e trovato il suo più solenne riconoscimento nella Costituzione Repubblicana e uno spazio specifico nella legislazione italiana. E io ritengo che, questo riconoscimento e questo spazio, possano certamente essere discussi in piena libertà, possano soprattutto essere arricchiti abbracciando nuovi fenomeni e nuove esperienze ma non possano in nessun modo essere cancellati. Credo che questo dovrebbe essere (applauso) un punto fermo per tutte le forze politiche sociali e culturali che si riconoscono nella Costituzione e che certamente non possono aderire a delle rappresentazioni talvolta mistificatorie e volgari della esperienza del movimento cooperativo italiano.
Credo anche che, a livello europeo, non si possa non apprezzare il contributo che viene dalla Cooperazione alla costruzione della economia sociale di mercato che rappresenta, ormai, nel nuovo Trattato dell'Unione Europea uno degli elementi caratterizzanti della nostra comune identità europea.
Qui poi, nel Trentino, la cooperazione costituisce una realtà straordinaria. Forse in nessun'altra parte d'Italia una realtà così diffusa, così capillare, così sentita, così partecipata e anche così produttiva, così rilevante per il contributo che dà allo sviluppo della economia, allo sviluppo anche di tante forme di servizio sociale.
Io vi faccio molti auguri. Sono convinto che voi riuscirete a consolidare, nel modo migliore, questa realtà e mi auguro che anch'io, presidente Schelfi, che i valori che rappresenta la cooperazione che sono davvero valori importanti dal punto di vista della idealità, dal punto di vista della socialità e dal punto di vista della coesione morale e sociale possano ispirare più in generale l'azione delle nostre istituzioni.
Io darò tutte le mie energie perché si realizzi questo sforzo, perché si raccolga questo esempio e voglio in modo particolare concludere augurando ogni successo al nuovo Istituto di studi e di alta formazione diretto dal professor Borzaga. Buon lavoro a voi tutti.