Da Maldini a Del Bianco, i talenti da tener d'occhio

Dall'8 a 13 marzo sui campi di Arco, Mori e Varone 16 squadre saranno protagoniste dell'edizione numero 47 del Trofeo Beppe Viola

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Figli d'arte e rivelazioni, goleador e «saracinesche», ritorni e new entry.
Anche quest'anno il Trofeo Beppe Viola, la cui edizione numero 47 è in programma ad Arco (Trento) dall'8 al 13 marzo, porterà alla ribalta alcuni fra i più interessanti calciatori Under 17 del panorama nazionale e non solo.
Oltre alle 14 squadre italiane, fra club e rappresentative, saranno infatti in campo fra Arco, Mori e Varone anche i serbi del Partizan Belgrado - finalista dell'edizione 2017 con l'Atalanta - e i danesi del Brondby, che raccolgono il testimone ideale dai connazionali del Nordsjaelland.
Malgrado l'assenza degli azzurrini convocati per la fase Elite degli Europei Under 17 dal ct Carmine Nunziata gli atalantini Brogni, Ghislandi, Cortinovis, Gyabuaa, i romanisti Greco e Ricardi, il milanista Colombo, il laziale Armini - sono numerosi i talenti italiani da tenere d'occhio.
A cominciare, ovviamente, da quelli del Milan e da Riccardo Tonin, attaccante, voglioso di riscatto dopo l'esclusione dai venti convocati per gli Europei.
 
Con lui il figlio d'arte Daniel Maldini, con la maglia rossonera numero 10, e Siaka Haidara formano un pacchetto offensivo assai temibile.
Dietro di loro, attesa per Marco Romano Frigerio ed Edoardo Brusa, l'uno centrocampista, l'altro difensore.
A render dura la vita al Milan nel girone B c'è il Torino, autore di un percorso altisonante in campionato (testa a testa con i «cugini» della Juventus), trascinato dalle reti Niccolò Moreo (13 in 19 partite di campionato) e del pratese Matteo Del Bianco (foto), arrivato gennaio dal Carpi e presentatosi con 5 gol in 226 minuti giocati, inclusa una doppietta nel 4-1 alla Juventus.
Non solo bomber: occhio anche a Luca Trombini, che assieme allo statunitense Luca Robert Lewis ha fatto di quella granata la porta meno battuta di tutti e tre i gironi (13 gol in 20 partite).
Concorrenza dura, insomma, per l'Hellas Verona, che si affiderà a Darrel Abgugui in difesa, Gianmarco Caon e Francesco Quarta in attacco.
 
Assenze importanti nell'Atalanta, che nell'inseguimento allo storico tris di successi di fila ad Arco potrà però contare, comunque, su giovani molto validi, dal centrocampista Dennis Vito Ghisleni e due attaccanti di «importazione»: l'ivoriano classe 2002 Diallo Amad Traore (20 presenze e 8 reti in campionato) e il polacco Olaf Kobacki (13 presenze, 7 gol).
Sarà una bella sfida con il laziale Federico Scaffidi, andato a segno in 7 occasioni in campionato, mentre la Sampdoria - orfana del belga Jamie Yayi Mpie - si affiderà in attacco a Nik Prelec e Giuliano Maglie.
Un gol in più per il suo «cugino» giallorosso, l'ivoriano Mory Bamba, che gioca esterno offensivo nel 4-3-3 della Roma.
Il suo gemello è Andrea Silipo, 18 presenze e 7 gol nel girone C del campionato, quanti ne ha segnati Alessandro Barbarossa (già in campo ad Arco nel 2017) mentre vertice basso della mediana è Luca Chierico, anch'egli pronto a confermare le sue doti.
 
Insomma, impresa non facile per i danesi del Brondby che al 47° Trofeo Beppe Viola sono inseriti nel girone B con i giallorossi della Capitale, con la Rappresentativa Lega Pro e con il Bologna, che affila le punte Jonathan Adusa e Simone Rabbi e chiede sicurezza a Denis Portanova, figlio dell'ex rossoblù Daniele.
Per contrastare il Partizan Belgrado, favorito d'obbligo nel girone C, il Napoli si affida - fra gli altri - ai centrocampisti Gennaro Esposito e Valerio Labriola, capocannoniere dell'edizione 2017.
Ci sono invece un francese e un italiano a reclamare attenzioni nel Chievo Verona: il centrocampista guineano Ibrahim Karamoko e l'attaccante italiano Pietro Rovaglia, autori dei gol-vittoria con i campioni d'Italia dell'Atalanta, poche settimane fa.
Oltre a questi numerosi talenti già in vista nel massimo campionato Under 17 e negli stage nazionali, scalpitano numerosi ragazzi delle Rappresentative Lega Pro (Gir. C), Dilettanti (Gir. A), Trentino (Gir. B) e i giovani dell'Arco (Gir. D), alcuni dei quali in orbita rappresentativa.