Matteo Franceschini: il trentino Leone d’Argento per la musica

Il sindaco Andreatta lo ha ricevuto in Comune ringraziandolo per l'immagine che trasmette alla città che gli ha dato i natali

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Un’occasione semplice per dire grazie ad un ambasciatore trentino della cultura nel mondo.
Con questo spirito si è svolto questa mattina nella sala stampa di palazzo Geremia l’incontro con Matteo Franceschini, compositore trentino premiato alla Biennale di Venezia con il Leone d'Argento per la musica.
Accogliendo i presenti nella casa comunale il sindaco Alessandro Andreatta ha ricordato il percorso, ricco di riconoscimenti, del giovane musicista, che «concretizza una dimensione, una vocazione internazionale in cui la città di Trento si riconosce fermamente.
«Si parla spesso di beni materiali, meno di quelli immateriali, ugualmente importanti da far crescere e da valorizzare.
«Un grazie pieno di soddisfazione, orgoglio e in bocca al lupo per il futuro va a Matteo Franceschini, che con la sua musica porta Trento nel mondo.»
 
Ha poi ringraziato la famiglia del compositore, e in particolare il padre, Armando, punto di riferimento fondamentale per la cultura della nostra città.
L’assessore alla cultura Corrado Bungaro, nel sottolineare la valenza internazionale del prestigioso premio ottenuto da Franceschini, ha affermato l’importanza di dare visibilità davanti alla comunità ai successi degli atleti della cultura, così come più spesso accade nel mondo dello sport e ha espresso l’intenzione di «creare un momento istituzionale di riconoscimento dedicato ai protagonisti che con i loro prodotti culturali portano Trento nel mondo e il mondo a Trento».
 
Nel ringraziare sindaco e assessore, Matteo Franceschini, che da quindici anni vive a Parigi con la sua famiglia, ha sottolineato il rapporto fortissimo che lo lega e lo legherà sempre al Trentino, auspicando di poter ripagare in futuro le occasioni di cui ha potuto fruire in passato mettendosi al servizio del territorio.
In chiusura dell’incontro, una breve presentazione di Songbook, che andrà in scena il prossimo 3 ottobre al Teatro Toniolo di Mestre, in occasione della consegna ufficiale del Leone d’Argento.
Uno spettacolo dedicato alla forma «canzone», dal Rinascimento ad oggi, per quartetto rock, ensemble amplificato e live electronics, che ben rappresenta il sincretismo sonoro che caratterizza la produzione di questo autore e interprete, nell’unione di stili, epoche e linguaggi diversi.