Cento rintocchi di pace nella chiesa San Giovanni di Ala

Un recital per denunciare il dramma della prima guerra mondiale, domenica 27

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Un recital per denunciare il dramma della prima guerra mondiale. Un'iniziativa corale, messa insieme da svariate associazioni della Vallagarina, che si svolgerà domenica 27 dicembre alle ore 20:45 nella chiesa San Giovanni di Ala.
Insieme, nel progetto della Fondazione Opera Campana e delle Compagnie filodrammatiche associate, su regia di Bruno Vanzo, il coro Ginguberù compagnia cantante di Rovereto, la compagnia Gustavo Modena di Mori, l'associazione teatrale alense e l'associazione culturale vellutai di Ala. Modena (associazione teatrale alense).
«Una grande emozione. A breve lo porteremo nei forti e nelle trincee della prima guerra mondiale, per restituire il senso di quanto accaduto a chi oggi visita quei luoghi.»
La vicesindaca e assessora alla cultura Antonella Tomasi: «Un'iniziativa che, nel periodo delle Feste, ci ricorda quanto valga la pace».
 

 
Musica e teatro, e quattro compagnie, dialogano insieme. Cento rintocchi di pace è un'iniziativa partecipata che unisce le esperienze dei cori alle letture di Brecht, Ungaretti, alcuni scrittori e soldati trentini.
«Raccontiamo il dramma della prima guerra mondiale, ma anche la gioia dei soldati all'annuncio della pace, – rivela la referente del progetto Adriana Modena, dell'associazione teatrale alense. – Contribuire a quest'esperienza è stato molto toccante ed emozionante.
«Portare il recital ad Ala nel periodo natalizio è una grande occasione.»
 
I lettori sono poco meno di una decina, a essi si aggiungono poi le canzoni. Gli abiti che indossano sono sobri, scuri, in segno dei lutti dovuti al conflitto. Per provare, a cent'anni di distanza, ad entrare in contatto con le sensazioni ed il vissuto dei soldati di allora, ma anche delle donne che vissero l'esperienza della guerra, con poco cibo, molto lavoro ed i mariti al fronte.
L'evento è stato ospitato alla Campana di Rovereto a settembre 2014, per il Centenario, ma non finisce con la serata di Ala.
«Abbiamo tutta l'intenzione di riproporre la manifestazione a breve nei luoghi di quella guerra, forti e trincee, – prosegue Manica. – A breve ci metteremo in contatto con chi gestisce queste realtà, per riportare l'evento nei luoghi in cui è stato più fortemente vissuto.»
 

 
Non mancano i momenti di felicità.
«Come quando un tenente se ne va e annuncia ai suoi soldati che è tutto finito, che possono lasciare il fronte. Un passaggio liberatorio, da pelle d'oca.»
Una manifestazione che si svolge con il patrocinio dei comuni di Ala, Mori, Trambileno, Villa Lagarina e che in caso di maltempo si terrà all’interno della Sala Remo Manica.
«Una serata che, nel periodo natalizio e a ridosso dell'inizio del nuovo anno, ci ricorda il valore della pace – commenta la vicesindaca e assessora alla cultura di Ala Antonella Tomasi – per questo abbiamo scelto volentieri di ospitare la manifestazione.»