Grande Guerra: presentato a Venezia il film «Fango e Gloria»
È stato proiettato in anteprima alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti

Il Ministro della Difesa Pinotti al Festival del Cinema di Venezia.
La pellicola, realizzata con il patrocinio del Ministero della Difesa, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, parte dalla storia di tre giovani per raccontare le vicissitudini dei soldati che combatterono la grande guerra, della quale quest’anno ricorre il centenario.
Presentata al Teatro Goldoni di Venezia alla presenza del Ministro Pinotti - l’opera realizzata da Baires Produzioni in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà - si propone, infatti, quale ausilio didattico per promuovere la conoscenza dei fatti che si verificarono negli anni della prima guerra mondiale.
Conflitto di trincea, combattuto dal 1914 al 1918, che coinvolse 28 Paesi e centinaia di migliaia di italiani.
Grazie alle immagini di repertorio tratte dall’Archivio Storico Luce (per l’occasione colorate e sonorizzate) «Fango e Gloria» offre allo spettatore spaccati reali della grande guerra e personaggi che ne segnarono pagine importanti, primo tra tutti il Milite Ignoto.
Offre, inoltre, un momento di riflessione sui non pochi interrogativi che accompagnarono l’entrata in guerra dell’Italia, divisa tra interventisti e coloro che sostenevano la neutralità del Paese davanti al conflitto.
Narra quindi le sofferenze dei soldati, della vita di trincea fatta di tensioni ma anche della speranza di poter tornare a casa.
Le prime battaglie in cui fu coinvolto l'Esercito Italiano ebbero esito disastroso: le battaglie dell’Isonzo (tra maggio e giugno 1915) e la ritirata di Caporetto (24 ottobre 1917) fecero crollare il fronte ma non la voglia di reagire.
L’offensiva italiana, infatti, non si fece attendere ed il 3 novembre 1918, a Padova, l’Austro-Ungheria firmava l’armistizio. Si entrava quindi a Trento ed i bersaglieri sbarcavano a Trieste. L’Italia, che sedeva al tavolo dei vincitori, ebbe la città di Fiume.
Questa fase, per molti storici, coincideva con la chiusura del processo di unificazione territoriale iniziato a metà del 1800.