Tragedia Chamonix-Zermatt: muoiono sei alpinisti italiani
L’Alto Adige piange tre esperti alpinisti: Elisabetta Paolucci, Marcello Alberti e Gabriella Bernardi, appartenenti al Cai di Bolzano

La Capanna Vignettes – Foto di Wala, opera propria, per Wikipedia.
L’Alto Adige piange tre esperti alpinisti: Elisabetta Paolucci, Marcello Alberti e Gabriella Bernardi, appartenenti al Cai di Bolzano.
I tre altoatesini sono morti nella tragedia sulle Alpi Svizzere che ha visto altre tre vittime e quattro feriti in modo grave.
Sotto choc la Bolzano dell’alpinismo, dove erano conosciutissimi per la loro attività professionale e la passione per la montagna.
Elisabetta Paolucci, insegnante, Marcello Alberti, commercialista e la moglie Gabriella Bernardi, manager, erano partiti per Zermatt sabato scorso e l’obiettivo era compiere il percorso della Haute Route Chamonix.
Alberti era un noto commercialista, lavorava nello studio fondato dal padre, Gabriella Bernardi era una manager, responsabile delle risorse umane della Thun.
Con l’insegnante Elisabetta Paolucci facevano parte di un gruppo di alpinisti che stava affrontando la Haute Route Chamonix-Zermatt.
L’allarme che ha dato il via alle operazioni di ricerca è stato dato dal responsabile della capanna Vignettes, il rifugio dove il gruppo di alpinisti non è mai arrivato.
Sette elicotteri sono stati mobilitati, insieme a medici e guide alpine, dispiegamento che ha permesso una localizzazione rapida del gruppo.
Al momento del ritrovamento, uno degli alpinisti era già deceduto, probabilmente a seguito di una caduta, tutti gli altri membri del gruppo erano in gravi condizioni, per ipotermia.
Tutti gli alpinisti sono stati quindi trasportati d’urgenza in ospedale, dove sei di loro sono morti poco dopo l’arrivo.