Promocoop, il ruolo di cerniera per lo sviluppo delle coop
Oggi l’assemblea della società per azioni senza scopo di lucro che gestisce il Fondo Mutualistico e il Fondo Partecipativo misto pubblico/privato
In tempo di crisi il ruolo di Promocoop Trentina spa riveste un’importanza ancora più strategica per il movimento cooperativo provinciale.
Come confermato dalla diminuzione dei versamenti che alimentano Promocoop Trentina spa, la situazione economica attuale ha avuto conseguenze anche sui bilanci delle cooperative trentine: ogni cooperativa versa infatti alla società il 3% dei propri utili.
Quest’anno tale importo è calato del 24%, fermandosi a poco meno di 2 milioni.
L’abbassamento deriva per lo più dal settore delle Casse Rurali, che avendo dovuto svalutare pesantemente i propri crediti, ha ridotto la reddittività.
Nonostante il forte calo dei versamenti, il Fondo Mutualistico ha contribuito, nel corso dell’esercizio 2014, a sostenere e consolidare la tenuta e lo sviluppo delle cooperative trentine, incrementando la propria attività nel settore delle partecipazioni.
Il presidente Roberto Simoni ha spiegato che al 31 dicembre 2014, le partecipazioni ammontavano a 9,5 milioni di euro di cui il 74% come socio sovventore e il 26% come socio ordinario.
La società ha anche garantito un congruo sostegno finanziario alla quota “privata” del Fondo Partecipativo, di cui è altresì Ente gestore.
Tale Fondo ha supportato gli investimenti delle cooperative (selezionate attraverso appositi bandi), partecipando al loro capitale sociale per un investimento totale che supera i 10,6 milioni di euro.
A partire dalla sua costituzione, il Fondo Partecipativo ha dato un forte impulso all’intero movimento cooperativo, distribuendo risorse per quasi 20 milioni di euro.
La direttrice Cristiana Angeli ha aggiunto che il Fondo Mutualistico della Cooperazione trentina, oltre che svolgere quel ruolo di cerniera sul piano del consolidamento patrimoniale delle cooperative per sostenere progetti di investimento, e di conseguenza aiutare la ripresa e l’occupazione, si è reso disponibile ad operare anche con «capitali pazienti», concordando con le cooperative stesse, tempistiche di rientro «ad hoc», declinate secondo le loro specifiche esigenze.
Il presidente ha auspicato infine che si possa presto parlare di un percorso di ripresa economica, che faccia intravedere reali possibilità di una fase di cambiamento e che consenta al movimento cooperativo trentino di guardare con rinnovata fiducia il futuro.