«Miti delle dittature» e «La valigia delle Opzioni»
Castel Tirolo inaugura due mostre venerdì 12 aprile a 80 anni dai drammatici fatti delle Opzioni in Alto Adige

La valigia dell'optante Josef Brugnoli.
Il ruolo dell’arte nel fascismo e nel nazionalsocialismo e la storia di una famiglia di optanti: il 12 aprile il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo inaugura due nuove mostre tematiche.
Che ruolo ebbe l’arte nella costruzione dei miti del fascismo e del nazionalsocialismo? Il dominio illegittimo di Hitler e Mussolini fu ampiamente servito dagli artisti e dalle loro opere figurative e letterarie.
L’arte conforme al sistema produsse immagini eroiche, evocò sangue e terra, mise il Führer e il Duce nella «giusta» luce e svendette il concetto stesso di «patria» quando i dittatori decisero il reinsediamento della popolazione.
Solo in pochi si opposero e le loro opere furono bandite e definite «degenerate».
Sono questi i temi al centro della nuova mostra temporanea di Castel Tirolo, «Miti delle dittature. Arte nel fascismo e nazionalsocialismo».
Del destino di una famiglia di optanti, quella di Josef Brugnoli, parla invece la seconda mostra al via a Castel Tirolo, dal titolo «La valigia delle Opzioni. La storia della famiglia Brugnoli/Bruggnaller».
Nel 1940 i Brugnoli partirono da Bolzano alla volta di Innsbruck: i documenti originali permettono di ripercorrerne le vicende portando - a 80 anni dai drammatici fatti delle Opzioni in Alto Adige - la loro attualità ai giorni nostri.
Le due mostre saranno inaugurate venerdì 12 aprile, alle ore 18, a Castel Tirolo, via del Castello 24, Tirolo.
Interverranno Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano e assessore ai Musei, Leo Andergassen, direttore di Castel Tirolo, Hannes Obermair, storico e curatore della mostra «Miti delle dittature», Stefan Dietrich, storico, giornalista e curatore della mostra «La valigia delle Opzioni» e l’artista Julia Frank.
Dalle ore 17.15 un servizio di bus navetta (3 euro a persona) collegherà il parcheggio centrale di Tirolo al castello.
Albert Stolz, Il Duce, 1938 - Foto Johannes Plattner.