Bilancio della Cassa Rurale di Mezzolombardo e S. Michele A.A.

Tempo di assemblea dei soci della Cassa Rurale per analizzare e approvare i risultati (positivi) di un anno di lavoro

«Siamo una Cassa Rurale impegnata nella quotidianità della sua azione a creare valore e valori.»
Così il direttore Paolo Segnana, stamani durante la conferenza stampa che ha offerto una anteprima dei numeri del bilancio economico della Cassa Rurale di Mezzolombardo e San Michele all’Adige e delle iniziative che confermano la volontà dell’istituto di credito cooperativo di impegnarsi a elevare socialmente e culturalmente le località dove opera.
  
 
Mauro Mendini e Paolo Segnana.Paolo Segnana.
 
 Il bilancio
Una leggera flessione negli impieghi, un incremento deciso nella raccolta diretta.
E' stato definito«Un segno dei tempi».
C’è stata una diminuzione nella richiesta di credito.
Si è però registrato un aumento nei depositi «segno che la gente si fida di noi – è stato aggiunto – Banche ce ne sono molte sulla nostra piazza, particolarmente concorrenziale.»
Il denaro prestato è stato pari a 145 milioni di euro (-4,89% rispetto a dodici mesi prima).
La raccolta diretta ha raggiunto 207 milioni di euro contro i 197 del 2012 (+5,08%).
L’indiretta è stata superiore ai 47 milioni di euro.
La complessiva è di poco inferiore ai 255 milioni di euro.
L’aumento è stato di 8 milioni e mezzo rispetto all’esercizio precedente. Utile: 1 milione 076 mila euro.
 
«Le comunità dove siamo presenti – ha osservato il presidente Mauro Mendini – continuano a considerarci una cassaforte sia come forziere preferito dal risparmiatore ma soprattutto per la forza e il radicamento sul territorio. Un ulteriore dato lo conferma: il nostro coefficiente di solidità ha raggiunto il 15,57% quando il requisito minimo dai parametri di Basilea è pari all’8%.»
 
«La Cassa Rurale Mezzolombardo e San Michele all’Adige ha accantonato una cifra importante per i rischi sui crediti. Cifra pari a 3 milioni 200 mila euro – ha detto Segnana. – Copertura rischi a livello elevatissimo che ci permette di affrontare il domani con serenità. Insomma, abbiamo applicato una sana e prudente gestione. Prudenza che non significa dare credito ma erogarlo con la giusta attenzione.»
Il numero di soci è aumentato: da 1888 a 1914.
«Sono giovani e questo è molto positivo – è stato detto – L’età media, riferita ai nuovi ingressi, si aggira sui 38 anni di età.»
 
E’ proseguito il cammino di ammodernamento della rete di filiali. Molta attenzione è stata riservata alla formazione sia dello staff di collaboratori e sia agli amministratori.
Da diversi anni la Cassa Rurale è impegnata a elevare culturalmente le zone dove agisce.
Lo fa con una bella iniziativa: «Progettare il futuro, una responsabilità da condividere.»
Fino a oggi «ha contato un parterre di relatori di straordinario prestigio – è stato osservato. – Anche il prossimo incontro lo conferma. Mercoledì prossimo, 7 maggio, interverrà Umberto Galimberti, filosofo tra i più noti e apprezzati in Italia e nel mondo.»
 
 Idee di mezzo
E’ l’ultima idea nata, in ordine di tempo. Non si rivolge solo ai giovani ma a tutta la comunità.
«Mette in rete persone, famiglie, imprese, istituzioni e in particolare associazioni. Non serve solo a proporsi e farsi conoscere – è stato spiegato - ma crea opportunità, consente di scambiarsi tempo, di donare tempo, beni ed idee, di fare del bene - a volte le esigenze e le necessità fanno fatica ad incontrarsi, - di creare relazioni umane, che hanno valore sia a livello professionale che nel tempo libero, ecc.»
E' una vera novità ed è uno strumento di miglioramento delle persone e delle comunità, «che i ragazzi ci aiuteranno a sviluppare. Per i ragazzi – ha concluso Segnana – sarà una grande opportunità, gratuita, di partecipare a un progetto unico, di lavorare con professionisti e di fare qualcosa di utile per la loro comunità. E’ qualcosa di fortemente innovativo perché, la nostra Cassa Rurale, vuole davvero essere una impresa generativa di valore e di valori.»