Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua
Rovereto in campo per creare una sempre maggiore sensibilità all’uso consapevole di una risorsa preziosa

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L’acqua è un bene prezioso, molto più di quanto molto spesso le persone che vivono in territori ricchi di questa risorsa come il nostro possono percepire.
Proprio per questo, dal 1992, le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day).
L'obiettivo di questa ricorrenza è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Rovereto è in prima linea nel creare una cultura che mette la responsabilità di ciascun cittadino al centro di un percorso volto alla sostenibilità.
Proprio per questo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, sono state organizzate molte iniziative in modo trasversale in tutta la città.
Mostre documentarie e fotografiche, momenti di approfondimento e l’installazione di fontanelle che permetteranno ai viaggiatori anche nei prossimi mesi di trovare acqua gratuita con cui riempire le proprie borracce. Iniziative che servono a rafforzare una cultura del benessere che passa per il rispetto dell’ambiente e delle risorse.
Nella Biblioteca Civica Tartarotti è stata innanzitutto installata una fontanella nel cortile della Piramide, aderendo al progetto Refill - Tap Revolution per l'eliminazione dei rifiuti in plastica, in primis delle bottigliette.
Attraverso una app, è possibile vedere tutti i quaranta punti dove si può trovare l’acqua a disposizione dei cittadini.
Dal 17 al 27 marzo, negli spazi della biblioteca, è allestita la mostra «L'acqua che fondò Rovereto», una mostra documentaria sul legame storico tra questa risorsa e la città (Leno/Adige, fluitazione legname, rogge, ruote idrauliche e industria serica, centralina idroelettrica della Flora, acquedotto civico…) con disegni e progetti originali che mostrano il rapporto tra il centro urbano e le sue fonti.
Sempre presso la Biblioteca, dal 21 marzo al 3 aprile è possibile vedere «Dalla fontana alla fonte», una mostra fotografia sulle fontane del centro storico di Rovereto (Biblioteca - Sala Multimediale), realizzata in collaborazione con Fondazione Alvise Comel e Circolo Fotografico L'Immagine.
A fianco alle immagini, una mappa che consente di raggiungere i luoghi sul territorio, per riscoprire la città e le sue fontane.
Il giorno 22 marzo, infine si terrà una conferenza sulla qualità dell'acqua roveretana, con gli interventi di Angelo Giovanazzi (Alpibio), Sandro Feller (Fond. Comel), un rappresentante di Dolomiti Energia e uno dell'ASPP di Trento. L'incontro mira a far conoscere la grande qualità dell'acqua cittadina e il suo valore nutrizionale.
«Il tema dell’acqua – spiega la Vicesindaca e assessora Giulia Robol – è fondamentale per il futuro, ma ha rappresentato anche una straordinaria risorsa nel passato della nostra città, che ha basato la sua economia su questo.
«Occorre oggi far comprendere l’importanza di un uso responsabile di questa risorsa ed è necessario che la sensibilità su questo tema sia sempre più diffusa.»
«Portare i cittadini e gli operatori economici a conoscenza di un progetto come quello di Tap Revolution Refill – aggiunge l’assessore Andrea Miniucchi – che rende accessibile l’acqua a tutti, significa iniziare a far comprendere come attraverso piccoli gesti che entrano nel quotidiano si possa davvero fare la differenza, senza dare per scontato un bene che invece è preziosissimo e va tutelato.
«Il percorso fatto a Rovereto attraverso queste mostre, ci permette anche di riscoprire gli aspetti architettonici e urbanistici legati a questo tema che oggi ha anche un valore sotto il profilo culturale e turistico.»
«Il rilancio del progetto Tap Revolution – ha spiegato l’assessora Micol Cossali – che avviene nell’occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, è stata una occasione per coinvolgere in modo trasversale molti soggetti: sono oltre trenta le realtà coinvolte, dai Musei, agli enti e associazioni della cultura.
«A questo momento si affianca una progettualità che riguarda un tempo lungo con l’obiettivo di costruire un metodo che richiede un confronto significativo e che stiamo portando avanti attraverso Urbact, che vede Rovereto confrontarsi con altre città italiane ed europee.»
Sull’importanza del tema, è intervenuto anche Angelo Giovanazzi.
«Dobbiamo pensare al futuro tenendo conto delle novità che si sono susseguite in questo periodo, dalla pandemia, alla guerra in Ucraina.
«Occorre preservare le memorie del passato con la capacità di guardare al futuro e dobbiamo far comprendere l’importanza che ancora oggi riveste una risorsa pubblica come la Fonte dello Spino, con caratteristiche uniche per freschezza e valori dell’acqua stessa.»
Il Circolo fotografico «L’immagine», che festeggia i 40 anni dalla fondazione, come ha ricordato il presidente Angelo Frisinghelli, ha voluto raccontare la storia della città attraverso quindici fotografie, dal Fontanone dello Spino alle fontane in città.
Patricia Dragan, dell’associazione InCo e coordinatrice per Trento del progetto Tap Revolution, ha sottolineato l’importanza del poter accedere a punti di ristoro gratuiti dove poter trovare l’acqua: l’applicazione, ha spiegato, consente alle persone di trovare fontane ovunque.
L’Italia è uno dei dieci paesi coordinatori a livello mondiale.
«Per la Giornata Mondiale dell’Acqua, dunque, Rovereto si è mossa per dare un segnale importante, – conclude la Vicesindaca Robol. – Ricordare il passato e costruire un presente responsabile in un’ottica di sostenibilità, significa salvaguardare il futuro del nostro pianeta.»