Lech Walesa torna sui luoghi tanto amati da Karol Woitila
Il Premio Nobel per la Pace 1983 e presidente della Polonia dal 1990 al 1995 passerà tre giorni intensi in Trentino

Lech Walesa (si pronuncia lex
va'ue~sa), premio Nobel per la Pace 1983, ex leader di
Solidarnosh ed ex presidente della Polonia, sarà ospite del
Trentino dal 13 al 15 settembre.
Si tratta di un'operazione di marketing, che però ha raccolto un
forte consenso sia a livello locale che nazionale.
Da una parte, infatti, l'assessore provinciale al turismo Mellarini
- annunciando la prossima visita dell'illustre personaggio - ha
ricordato che in Trentino ogni anno arrivano 82.400 turisti
polacchi.
L'iniziativa, tuttavia, non solo ha raccolto i favori dei Polacchi,
ma di tutta la stampa nazionale che coglierà l'occasione per
rivolgere all'ex leader di Solidarnosh delle domande per completare
i tasselli mancanti negli archivi delle varie testate.
In occasione della sua visita in Trentino, Lech Walesa potrà
conoscere le eccellenze espressione del nostro territorio nei campi
religioso, culturale e naturalistico.
Nella mattina di lunedì 13 settembre, poche ore dopo il suo arrivo,
ammirerà il Monte Castelaz (che durante la Prima Guerra Mondiale fu
teatro di pesanti scontri e combattimenti), nel cuore del Parco
Naturale Paneveggio-Pale San Martino, e in particolare la statua
del «Cristo Pensante».
Per ribadire l'importanza della pace, il valore della convivenza e
per avvicinare le persone alla montagna e alla fede, sono state
collocate sulla vetta del monte, a 2330 metri di quota, una grande
croce e un'imponente scultura, raffigurante il Cristo Pensante.
La statua, alta un metro e 80 e di oltre due tonnellate di peso, è
stata ricavata da un blocco di un marmo bianco locale, conosciuto
come Predazzite.
Un'opera significativa, in grado di suggellare sempre più il
rapporto di amicizia esistente fra Trentino e Polonia.
L'ispirazione per realizzarla, infatti, è arrivata proprio dal
paese dell'Est, dopo che l'istruttore trentino di "nordic walking"
Pino Dallasega, più di vent'anni fa, acquistò una statuina del
Cristo Pensante proprio su una bancarella di Solidarnosc a
Varsavia.
Per il pranzo Walesa sarà atteso presso la Magnifica Comunità di
Fiemme, di cui l'anno prossimo ricorre il 900° anniversario dalla
fondazione, che amministra un territorio di circa 20.000 ettari,
dei quali oltre 11.000 costituiti da foreste prevalentemente di
abete rosso.
Custode di antiche leggi e tradizioni, questo Ente si occupa ancora
oggi della gestione oculata della proprietà collettiva sul proprio
territorio (montagne, pascoli e foreste), programmando il taglio
del legname e l'eventuale rimboschimento e curando la viabilità
forestale.
Quando si parla di Polonia e di uomini che hanno dedicato la
propria vita a costruire la pace, non si può non pensare a Giovanni
Paolo II, al quale l'ex presidente era molto legato.
Per questo motivo nel tour di Walesa non può mancare una visita ai
ghiacciai dell'Adamello, le montagne tanto amate da Wojtyla che
visitò a più riprese.
Erano gli anni Ottanta e l'altare sul quale celebrò la messa è
ormai diventato un vero e proprio simbolo di pace.
Dall'Adamello a Rovereto, la Città della Pace, dove l'ex presidente
polacco nel tardo pomeriggio di martedì 14 settembre potrà ammirare
"Maria Dolens", la più grande campana del mondo che suona a
distesa, fusa nel 1924 con il bronzo dei cannoni inviati in
Trentino da tutte le nazioni che parteciparono al primo conflitto
mondiale.
Alta 3,36 metri, con un diametro di 3,21 metri ed un peso di 226,39
quintali, tutte le sere fa sentire la propria "voce" - cento
profondi, toccanti rintocchi - per ricordare i caduti di tutte le
guerre e invitare alla concordia tra i popoli.
Accanto a questi appuntamenti nell'agenda di Walesa ve ne saranno
molti altri.
L'ultimo è in programma alle 10 di mercoledì 15, quando l'ex
presidente terrà una Lectio Magistralis presso la Sala Depero della
Provincia, dal titolo «La solidarietà in Europa nel 21°
secolo».