«Il problema dei rifiuti riguarda solo marginalmente le ecomafie»
Lo ha affermato il generale comandante del NOE Maurizio Ferla, in visita oggi a Trento, che ha precisato che i reati contro l’ambiente non conoscono confini

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Nella giornata di oggi il generale Maurizio Ferla è giunto nella città di Trento presso gli uffici del NOE, il locale Nucleo Operativo Ecologico del Carabinieri di cui è il nuovo comandante generale.
La visita si è conclusa con una conferenza stampa del generale, affiancato dal luogotenente Renato Ianniello, comandante del nucleo operativo del capoluogo.
Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (N.O.E.) è stato costituito il 1° dicembre 1986 con decreto dei Ministri dell'Ambiente e della Difesa, ed è posto alla «dipendenza funzionale» del Ministro dell'Ambiente per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute in danno dell'ambiente.
Il nucleo è costituito da personale particolarmente addestrato, che ha frequentato tra l'altro un corso di «Legislazione e cultura dell'ambiente».
Il reparto ha giurisdizione su tutto il territorio nazionale e ha conseguito, già nei primi anni di attività, risultati che stanno a dimostrare credibilità, reattività operativa e concretezza.
Il N.O.E. svolge complessi accertamenti in termini di prevenzione per fornire i dati indispensabili a determinare gli interventi contro eventuali violazioni che potrebbero comportare alterazioni all'ambiente.
Individua i responsabili di inquinamenti con la conseguente denuncia all'Autorità Giudiziaria; persegue penalmente i più gravi danni ambientali accertati.
Il generale Maurizio Ferla, 56 anni, dopo aver ricoperto altri incarichi prestigiosi è stato posto al comando dei carabinieri per la Tutela ambientale che dirige i 29 Noe presenti a livello nazionale.
Si tratta di un incarico importante in uno dei settori nevralgici nella lotta ai reati legati ai rifiuti, agli illeciti nell’agroalimentare e nell'edilizia, e alla biodiversità.
L'illegalità legata allo smaltimento illecito dei rifiuti e dei reati contro l'ambiente è moto diffusa perché, come ha ricordato lo stesso generale Ferla, le ecomafie svolgono un ruolo che può essere definito «marginale». Il fatto è che chiunque abbia rifiuti da smaltire è tendenzialmente portato a disfarsene nel modo meno costoso possibile.
È per questo che il ruolo di prevenzione è fondamentale, ricorda il comandante. Quando si verifica il disastro – in particolare l’incendio di rifiuti, quasi mai casuale – è troppo tardi.
Il traffico di rifiuti è strettamente sotto controllo, ricorda il generale. Se parliamo della regione Trentino Alto Adige, dove l’unico inceneritore può accogliere solo residui prodotti sul territorio, il problema esiste comunque anche se in maniera meno diffusa.
Se invece parliamo di termovalorizzatori che accolgono rifiuti da tutto il paese, allora l’attenzione deve essere ai massimi livelli.
Questo non toglie che anche in Trentino e in Alto Adige non vi siano reati contro l’ambiente, lo dimostra la discarica posta sotto sequestro a Mezzocorona. Conteneva qualcosa come 200.000 tonnellate di rifiuti, mai smaltiti, provenienti dall’area produttiva di una ditta operante nel campo dei bitumi.
Ma il problema è dato soprattutto dalla mancanza di cultura nel rapporto con i rifiuti.