L’incontinenza nelle persone anziane

Cosa è bene sapere cosa si deve fare e cosa si deve evitare

Non è raro che una persona, diventando anziana, inizi a perdere il controllo dell’intestino o della vescica.
Per un caregiver, questa è una situazione che può essere fonte di imbarazzo, ma è molto importante evitare di farsi prendere dal panico: d’altro canto l’incontinenza non è certo una condizione rara, e in più esistono un sacco di soluzioni a cui si può ricorrere per riuscire a gestirla in maniera adeguata.
I cambiamenti fisici in una persona che invecchia sono inevitabili, e possono riguardare anche la funzionalità dell’apparato urinario, che tende a ridursi a mano a mano che gli anni passano.

La vescica 

La vescica non è altro che una sacca di tessuto muscolare: i suoi muscoli, quando si invecchia, tendono a diventare meno funzionali e meno tonici, e questo si traduce in una minore capacità di contrazione e di espulsione. In altre parole, può succedere che la vescica ci metta più tempo a emettere l’urina o addirittura che non si svuoti del tutto.
Per di più, il ridursi dell’elasticità fa sì che la vescica non riesca a contenere l’urina nella stessa quantità di prima: si attiva in ritardo il riflesso di svuotamento, quando può essere troppo tardi perché la vescica è quasi del tutto piena. Quindi, il soggetto ha meno tempo per raggiungere il bagno.

I sintomi

L’indebolimento dei muscoli può provocare nelle donne l’ostruzione dell’uretra, ma anche la fuoriuscita – il cosiddetto prolasso – della vagina o della vescica dalla propria sede. È un aumento delle dimensioni della ghiandola prostatica, invece, a causare l’ostruzione dell’uretra negli uomini.
I sintomi sono diversi: l’interruzione o la debolezza del flusso urinario, ma anche la difficoltà a cominciare la minzione. Può succedere, inoltre, che dopo la minzione si percepisca una sensazione di svuotamento non completo. Ancora, lo stimolo a urinare può diventare molto più frequente, anche nelle ore notturne.
Se la vescica non viene svuotata del tutto, questa si può riempire di urina residua: ciò non solo è un fattore di rischio dal punto di vista delle infezioni delle vie urinarie, ma è anche alla base della cosiddetta incontinenza urinaria da rigurgito.

Le cause dell’incontinenza

A mano a mano che gli anni passano, viene meno l’efficienza con la quale si coordinano i nervi, i muscoli e gli organi. Sono il pavimento pelvico e i muscoli sfinterici a garantire la continenza: si tratta di muscoli preziosi proprio per il loro ruolo nel favorire sia la continenza urinaria che quella fecale.
Quando si invecchia, è inevitabile che tali muscoli diventino più deboli, e ciò che ne deriva è, appunto, l’incontinenza. Questa, però, può essere provocata anche da errori nella trasmissione di segnali da parte dei nervi che uniscono la vescica con il cervello.
Sempre l’avanzare dell’età può compromettere il funzionamento della vescica e dei reni, soprattutto in presenza di malattie che richiedono l’assunzione di medicinali.

Il ruolo dei reni

La funzionalità dei reni, pertanto, rischia di peggiorare con il trascorrere degli anni.
Ciò dipende, tra l’altro, dalla diminuzione del flusso di sangue che è diretto ai reni, ma un’altra ragione va individuata nel calo della produzione dell’ADH, che è l’ormone antidiuretico: il suo compito è quello di regolare la concentrazione di urina, il che è possibile recuperando l’acqua dentro al corpo.
Nel momento in cui cala il livello di tale ormone, si ha a che fare con un aumento della produzione di urina, in modo particolare nelle ore notturne: questa è la ragione per la quale per un soggetto anziano è normale alzarsi la notte per andare in bagno.

Che cosa può fare un caregiver

Un caregiver per svolgere il proprio compito nel migliore dei modi deve essere consapevole di tutto ciò che il processo di invecchiamento comporta, tenendo presente soprattutto il modo con il quale esso condiziona le capacità cognitive e motorie.
L’invecchiamento incide sulla mobilità e sulla mente, e può avere ripercussioni anche dal punto di vista della sicurezza domestica.

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