«L’amore è femmina», parola di Nina Zilli – Di Sandra Matuella
La stagione «Musica d’Autore» del Centro Santa Chiara si è aperto con l’esibizione dei «Pasagea, Electronic City», per poi fare spazio a Lei

Nina Zilli, l’interprete più glamour e stilosa della nuova musica italiana, ha inaugurato ieri sera al Teatro Auditorium di Trento, la stagione «Musica d’Autore» del Centro Santa Chiara: il concerto organizzato da FiabaMusic, tappa del tour «L’amore è femmina», si è aperto con l’esibizione dei «Pasagea, Electronic City» (foto di seguito), un raffinato gruppo di Rovereto che è stato a lungo applaudito.
Alle nove e mezzo, il sipario si è quindi alzato sulla band alla Blues Brothers che ha annunciato in musica l’ingresso di Nina Zilli, il cui nome campeggia nell’insegna patinata sospesa sul palco.
Look retró da diva anni Cinquanta, Nina Zilli è molto femminile e sensuale, ma sdrammatizza il tutto con una grande carica di ironia e simpatia. Abitino a righe prima, e gonna attillata grigia e camicetta bianca poi, in Nina Zilli risaltano bene le sue estremità fisiche, dall’acconciatura elaborata alle scarpe décolleté argento con tacco stiletto nella prima parte, rosse con tacco a spillo nella seconda parte del concerto.
L’aspetto esteriore rappresenta un elemento fondamentale nella scelta artistica di questa cantautrice che, in effetti, si distingue subito per il suo stile originale e molto elaborato; non è da meno, però, la sua vena creativa e naturalmente, la sua voce, potente e penetrante quando intona canzoni sue alternate a celebri cover.
La scaletta del concerto propone infatti, classici come «Odio l’estate», insieme alle canzoni che l’hanno resa celebre, come «Per sempre» e «50 mila» e «Un’altra estate» che ha scritto insieme a Carmen Consoli, e i tributi soul a Nina Simone.
Tra i momenti più coinvolgenti del concerto, ricordiamo «Se bruciasse la città» un grintoso omaggio a Massimo Ranieri, un grande interprete capace di unire le doti vocali ad uno straordinario istinto teatrale.
Ricordiamo, a questo proposito, che Massimo Ranieri si esibirà al PalaRotari di Mezzocorona, il prossimo 24 novembre, per inaugurare la nuova rassegna Trentino in Musica organizzata da Sonora in collaborazione con il Gruppo Mezzacorona.
Tornando al concerto di Nina che non è stato molto lungo, di un’ora e mezza circa ma, come si dice, molto intenso: nel finale, Nina e la band salutano il pubblico, ormai tutto sotto il palco, con quattro bis e un divertente balletto a ritmo di mambo e cha cha cha.
Nina Zilla ha così catturato , 600 spettatori trentini di tutte le età: c’erano infatti anche diversi bambini, e tra i fan più entusiasti, segnaliamo Giancarlo Longo, noto organizzatore di eventi della città, molto esigente in fatto di gusti musicali.
Originario di Predazzo, negli anni Sessanta Giancarlo abitava a Roma, dove ha vissuto in pieno gli anni della dolce vita felliniana e poi ha girato il mondo per la sua attività nell’ambito della moda.
Ricorda concerti memorabili, da Edith Piaf all’Olympia di Parigi, all’ultimo concerto italiano di Frank Sinatra al PalaTrussardi di Milano, e ancora Liza Minelli e Charles Aznavour alla Carnagie Hall di New York Dopo il concerto della Zilli, Giancarlo ha commentato così la serata:
«È dai tempi di Patty Pravo, Mina e Ornella Vanoni che non provavo un’emozione così forte per una cantante italiana. Nina è una meravigliosa cantante cinematografica, perché si muove molto bene, è una donna accattivante ed è molto bella da vedere.
«E tutto questo è fondamentale, perché in uno spettacolo di musica dal vivo non basta avere una bella voce, ci vuole anche una forte componente visiva, altrimenti è meglio ascoltare un cd comodamente seduti sul divano di casa.»
Sandra Matuella
[email protected]