«Lessico di Hiroshima», per voce narrante e pianoforte
Di e con Paolo Miorandi, Musiche Roberto Conz, Pianista Marco Dal Pane – Mercoledì 24 giugno al Museo degli Usi e dei Costumi S. Michele all’Adige
A settant’anni dalle bombe cadute sulle città di Hiroshima e Nagasaki «Lessico di Hiroshima» di Paolo Miorandi porta in scena voci, frammenti, ricordi di quell’orrore che ha segnato la storia nella settima data del Festival Solstizio d’Estate, ospite mercoledì 24 a partire dalle 21.30 del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina a San Michele all’Adige.
Un prima nazionale per raccontare ciò che le donne e gli uomini videro a Hiroshima e Nagasaki, dopo le bombe, dopo il vento radioattivo che tutto divora, che superò di gran lunga le loro capacità di descrizione.
Solo certe antiche rappresentazioni dell’inferno - così riferirono alcuni sopravvissuti - avrebbero potuto rendere vagamente l’idea di quanto quel giorno aveva ferito indelebilmente i loro occhi.
Le parole di Paolo Miorandi, le musiche originali di Roberto Conz eseguite dal vivo al pianoforte da Marco Dal Pane, tentano di trovare un fil conduttore a quell’infreno in un passo a due fra letture e note.
Quello che viene offerto al pubblico è l’evocazione del paesaggio, immaginifico e sonoro, di Hiroshima dopo Enola Gay, come piaga storica di un’umanità autodistruttiva, e come metafora delle quotidiana tensione al male dell’umanità.
Il vuoto è in scena, è il luogo del dolore, dell’interrogazione, del lutto, del pensiero, e il preludio necessario ad ogni possibilità di memoria.
«Lessico di Hiroshima» è anche, per altri versi, un tentativo di riflettere sui modi in cui rappresentare l’orrore, di dare ad esso una forma immaginabile, che possa essere accolta, magari anche solo per poco tempo, per allontanare il pubblico dall’anestesia della quotidiana rappresentazione televisiva del male e accompagnarlo verso una storia guardata attraverso la lente della compassione.
Dal sito www.solstiziodestate.it
La catastrofe atomica che si abbatté su Hiroshima e Nagasaki ha inaugurato un nuovo modo di pensare la guerra. Mai prima di allora l’uomo era stato capace di liberare una tale potenza distruttiva, al punto da lasciare senza parole sia le vittime che i carnefici.
A settant’anni da quell’estate del ‘45, Lessico di Hiroshima punta il faro della memoria su quella ferita aperta, indagando come questa abbia modificato la prospettiva da cui l’uomo guarda la propria esistenza. Ad alzare il velo dei decenni, Paolo Miorandi, che evoca il fantasma di Hiroshima come evento e come dolente metafora della capacità dell’uomo di perseguire il male. Frammenti, reperti, di un mondo che l’esplosione atomica ha cancellato dalla faccia della Terra, che diventano voci, lessico, in un’oscurità fluttuante e silenziosa, come quella calata sulle macerie delle città dopo l’esplosione.
La strada della compassione, è tracciata dalle musiche composte da Roberto Conz, eseguite al pianoforte da Marco Dal Pane, nate in costante dialogo con il testo, che contribuiscono alla costruzione di un paesaggio sonoro dove note orfane, talvolta solo brevissime trafitture del silenzio, si alternano a luoghi musicali in cui poter sostare. Una storia di presenze, e spesso di assenze, che si sentono più dell’ingombrante assuefazione all’orrore quotidiano.
Mercoledì 24/06/2015 - Ore 21.30 - San Michele all’Adige Museo degli Usi e Costumi - Ingresso € 7.00 - Gratuito under 21.