A Riva del Garda il 51° Congresso nazionale SItI
La sanità pubblica italiana si incontra in 4 giorni di confronto attorno a tematiche di attualità, a partire dagli insegnamenti della storia recente
Siamo alla fine del Servizio Sanitario Nazionale? Quali sono gli scenari, le minacce e le priorità emergenti per la tutela della salute pubblica? Come investire sulla prevenzione, «produrre salute» e garantire il benessere e lo sviluppo sostenibile?
Domande attorno a cui rifletteranno oltre 1.100 operatori della sanità pubblica, tra docenti universitari e professionisti che si occupano di prevenzione, sanità pubblica e organizzazione sanitaria.
L’evento, oltre a portare con sé una forte valenza culturale e scientifica, porterà anche un significativo indotto sul territorio trentino dal punto di vista economico e turistico.
Questi i numeri attesi in occasione del 51° Congresso della Società italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) dal titolo «I primi quarant’anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità», patrocinato dalla Provincia Autonoma di Trento e dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ospitato presso il Centro Congressi di Riva del Garda dal 17 al 20 ottobre.
Una preziosa occasione di confronto tra i massimi esperti italiani e internazionali del settore, che si riuniranno per tracciare un bilancio sull’esperienza della sanità pubblica nazionale negli ultimi decenni ma anche per definire le linee guida per gli impegni futuri.
«Un Congresso che abbiamo scelto di realizzare in Trentino, una realtà di eccellenza che ha dimostrato di saper raggiungere importanti traguardi, evidenziati da plurimi sistemi e indicatori di monitoraggio sullo stato di salute della popolazione, sull’efficacia dei servizi sanitari e sulla qualità dei programmi di prevenzione.»
Così Fausto Francia, Presidente nazionale SItI, ha descritto il summit durante la conferenza stampa di presentazione indetta questa mattina al Grand Hotel Trento.
«Questa edizione cade in un anno particolare – ha spiegato il Presidente - ricco di ricorrenze storiche per la sanità del nostro Paese, prima fra tutte il quarantesimo compleanno del Servizio Sanitario Nazionale, fiore all’occhiello del nostro Paese e universalmente riconosciuto come uno dei migliori al mondo.
«Sulla scia di queste ed altre ricorrenze filo conduttore sarà riflettere sulle conquiste raggiunte e su quale è stato il contributo dell’igiene e della sanità pubblica al Servizio Sanitario Nazionale, arrivando a delineare i prossimi traguardi per garantire ai singoli e alle comunità salute e benessere alla luce del difficile quadro economico, dell’invecchiamento della popolazione e delle innovazioni tecnologiche e terapeutiche che rischiano di mettere in crisi il sistema.»
A illustrare i contenuti scientifici che saranno trattati durante il Congresso, il Presidente della Sezione del Triveneto di SItI Emanuele Torri.
«Apriremo i lavori con una riflessione relativa alla sfida dello sviluppo sostenibile alla luce degli obiettivi fissati dall'Onu nell’Agenda 2030.
«Questi obiettivi che vedono la salute come centrale, ma rispetto ai quali oggi l’Italia è in ritardo, rendono indispensabile ripensare l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale: il cuore dello sviluppo sostenibile sta nella prevenzione e nella capacità di spostare strutturalmente il baricentro della risposta ai bisogni di salute e dell'assistenza sanitaria sul territorio, nelle comunità e alla porta del cittadino.
«Si tratta di un evento di qualità scientifica dei contenuti ed organizzativa e siamo certi di poter garantire a tutti i partecipanti un’esperienza eccellente, favorita anche da una sede congressuale all’avanguardia e da un contesto, quello dell’Alto Garda trentino, che potrà offrire molto.»
Paolo Bordon, Direttore Generale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, ha evidenziato che «i servizi sanitari trentini sono impegnati a fronteggiare i mutamenti del sistema dettati dai nuovi trend demografici ed epidemiologici, ma anche dai nuovi paradigmi di salute e benessere promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e posti a riferimento del Piano per la Salute del Trentino 2015-2025.
«Stiamo investendo sempre di più – ha osservato Bordon – sui servizi territoriali, sull’integrazione sociosanitaria e sul rafforzamento delle partnership fra tutti gli attori del sistema salute a supporto delle azioni, anche a contenuto tecnologico innovativo, da mettere in campo per prevenire e affrontare le nuove cronicità e fragilità.
«Per noi è strategica l’ottimizzazione dei programmi di prevenzione vaccinale, degli screening di popolazione e dei sistemi di sorveglianza sui fattori di rischio per la salute individuale e collettiva.»
Durante il congresso grande attenzione sarà dedicata a affrontare a 360° il tema della prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative, valutando l’impatto derivante dall’uso degli screening, ma anche i risultati ottenuti dalla vaccinazione in quanto strumento essenziale a tutela della salute, facendo un bilancio sulla normativa attuale e sulle sue prospettive.
Parallelamente si parlerà prevenzione e gestione delle emergenze in sanità pubblica, di sicurezza dei pazienti in merito ai modelli organizzativi delle cure e riguardo le infezioni e dell’uso appropriato degli antibiotici, anche in campo veterinario.
Altro tema, caro agli igienisti, la qualità dell’alimentazione.
«Il cibo per l’Italia è un asset fondamentale – ha sottolineato Torri, – abbiamo 41 miliardi di euro di esportazione di cibo e in qualche modo noi igienisti e uomini di sanità pubblica ne siamo i garanti rispetto a qualità e sicurezza.»
Il tutto verrà chiuso da un approfondimento sul tema del «valore» in sanità: parametro oggi di riferimento per la evoluzione dei sistemi e per valutare e misurare la loro capacità di dare risposte appropriate, sicure e sostenibili ai bisogni di salute emergenti.
Tra i tanti relatori che animeranno i quattro giorni di confronto figurano: Silvio Brusaferro, professore ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Udine, Roberta Siliquini, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità; Michele Cecchini, Principal Administrator Public Health AMR (antibiotico-resistenza) dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e Bettina Maria Menne, coordinatrice del programma Salute e Sviluppo Sostenibile dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.