Installate 13 telecamere di sicurezza in Piazza Dante
Il Comune ne dà sobria comunicazione. La Lega se ne attribuisce il merito
Con un semplice comunicato Ansa, il
sindaco reggente Alessandro Andreatta ha dato comunicazione agli
organi di stampa che da oggi sono in funzione 13 telecamere
installate a Piazza Dante. L'iniziativa fa parte di una delle
misure prese per «bonificare» la piazza più importante della città
dalla malavita importata dagli immigrati. Stante il periodo di «par
condicio», che impone alle autorità in carica di limitare al minimo
necessario le pubbliche manifestazioni, il sindaco reggente ha
preferito limitarsi al comunicato d'agenzia, pensando che in questa
maniera avrebbe comunque raggiunto le redazioni.
In realtà, però, noi siamo stati raggiunti da un comunicato della
Lega Nord che ha imbastito lì per lì una contro cerimonia per
inaugurare le 13 telecamere, come se il merito fosse suo. E in
effetti, non essendo un partito con oneri di amministrazione, la
Lega ha potuto fare la conferenza stampa regolarmente, battendo
così il vantaggio di posizione del sindaco reggente. E tutto
sommato il partito non ha tutti i torti a dire che si sta battendo
da tempo per ottenere misure concrete per recuperare la piazza.
«Siamo qui a festeggiare l'entrata in funzione delle telecamere -
ha detto infatti l'onorevole Fugatti, - perché senza il nostro
pressante interessamento l'Amministrazione uscente non sarebbe mai
arrivata a tanto.»
Come si vede nella foto in sequenza dinamica sotto il titolo, nel
gruppo in festa c'è anche la candidata sindaco della Lega, Bruna
Giuliani. Unica donna a concorrere per la poltrona principale della
città.
Sono state installate 13 telecamere ad altissima risoluzione, due
delle quali brandeggiabili (cioè orientabili) e dotate di zoom. È
stata sostituita la camera che controlla l'incrocio di via Pozzo
con via Torre Vanga con tecnologia che permette la visione notturna
in modo da sorvegliare in ogni momento l'accesso alla piazza.
A quanto ci è dato di sapere, le telecamere dovrebbero essere
utilizzate solo dalle forze dell'ordine, nelle cui sale operative
dovrebbe sedere sempre un agente che controlla i monitor ed
eventualmente orienta le camere ai punti sospetti.
La conservazione delle riprese registrate dovrebbe durare pochi
giorni, per poi essere cancellate, a meno che non siano state
testimoni di qualche fatto delittuoso.
Indipendentemente da chi le ha volute e installate, si tratta
certamente di un passo importante verso il recupero della piazza,
inferiore solo all'apertura di un ufficio stabile di polizia o
carabinieri (misura anche questa fortemente voluta dalla Lega).