Comunicare la Montagna - storia, prospettive, problematiche
Se ne parlerà sabato 28 settembre allo Spazio Alpino SAT in Via Manci a Trento

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Dal lontano 1872, data della sua fondazione, la SAT promuove la frequentazione della montagna attraverso la tracciatura di sentieri, la costruzione di rifugi, il sostegno alle prime attività ricettive, che all’inizio del ‘900 fanno capolino nelle montagne più frequentate dal turismo d’oltralpe.
Sempre a cura della SAT fu la nascita del corpo delle Guide Alpine trentine e la creazione del primo nucleo del Soccorso Alpino nazionale.
Dopo quasi 150 anni come è cambiata la promozione della montagna in tempi di «alto gradimento» delle stazioni turistiche?
Ed ancora: qual’ è stato il ruolo del turismo nella trasformazione economica della montagna alpina?
Nell’approfondire questi temi sabato 28 settembre, dopo l’introduzione di Ezio Amistadi, presidente del Museo di Usi e Costumi della gente Trentina e di Anna Facchini presidente SAT, aprirà la sessione congressuale Francesco Tomatis (foto di copertina), docente di Filosofia Teoretica all’ Università di Salerno.
Tomatis illustrerà la montagna come soggetto naturale, natura «naturans», non oggetto di utilizzo, sfruttamento o trasformazione ed ancora il concetto di «limite» e di «illimitato» di orizzonte e di trascendenza e mistero della montagna ed ancora di «Singolarità», la comunione e il silenzio, le parole della montagna per antonomasia.
A seguire Umberto Martini, docente al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, a sottolineare la rilevanza della comunicazione nel definire non solo l'immagine di una destinazione turistica montana, ma anche nell'influenzare i comportamenti e le aspettative dei turisti.
L'analisi prenderà in considerazione sia il processo di ricerca degli sguardi da parte dei turisti, che gli effetti legati alla diffusione dei social media, che hanno modificato il processo di comunicazione anche in ambito di promozione turistica.
Quindi sarà la volta di Andrea Leonardi, docente al Dipartimento di economia e management dell’Università di Trento con un approfondimento sul ruolo del turismo nella trasformazione economica della montagna alpina.
Leonardi analizzerà le traiettorie dello sviluppo nella montagna sulla base di studi sulle diversificazioni nel processo di modernizzazione economica della Monarchia asburgica a partire dal Settecento e successivamente gli aspetti innovativi che hanno caratterizzato le trasformazioni economiche nell’area mitteleuropea ed in quella italiana tra XIX e XX secolo.
Dopo una breve pausa, un’altra economista di fama nazionale Patrizia Battilani (foto qui sopra), docente al Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna e Direttrice del Centro di Studi Avanzati sul Turismo.
Un intervento il suo particolarmente interessante che riguarderà le sfide del turismo tra competizione internazionale, overtourism e sostenibilità sociale.
A Paolo Mantovan direttore del quotidiano Trentino e moderatore del convegno, il compito di creare nesso che, dal contesto analitico di studiosi ed economisti, riesca ad agganciare il mondo imprenditoriale, attraverso la visuale di uno dei più importanti capitani di industria del Trentino Lorenzo Delladio patron de «La Sportiva».
Fare industria in montagna: quali le difficoltà e viceversa le opportunità, di chi produce all’interno di un ambiente invidiabile dal punto di vista naturalistico, paesaggistico ed ambientale.
A Delladio il compito di offrire una prospettiva diversa e calata nel concreto e nel quotidiano di una realtà imprenditoriale in forte espansione.
Dall’imprenditoria al marketing il passo sarà breve con Maurizio Rossini amministratore unico di Trentino Marketing, il quale fornirà, in base alla sua vasta esperienza sul campo, un quadro molto dettagliato sul turismo montano nell’era digitale.
Nell’ambito del convegno si potrà visitare la mostra temporanea «Il manifesto turistico in Trentino: la promozione grafica della provincia attraverso i manifesti 1859- 1990», curata dalla Fondazione Museo Storico del Trentino.