Assemblea Sait, Renato Dalpalù prende il posto di Giorgio Fiorini

Dopo 18 anni Giorgio Fiorini lascia la presidenza, eletto Renato Dalpalù «nel segno della continuità»

Giorgio Fiorini, nel fare un bilancio della sua presidenza durata 18 anni, è partito dalla lontana relazione di bilancio del 1992, in cui si affermava che «il Sait non può limitarsi ad essere il grossista delle cooperative, ma deve saper investire sui servizi».

Era cominciata così una avventura che ha portato all'accordo con Coop Italia e una profonda riorganizzazione della struttura oltre che un ripensamento del ruolo del consorzio.
Fiorini oggi può dire di aver portato a termine quella missione.

Oggi il Sait è una moderna organizzazione di servizi che ha chiuso, in periodo di crisi, il miglior bilancio di sempre (approvato all'unanimità dai soci) con quasi 337 milioni di vendite (+2,32 sul 2008), utile a 3 milioni, ristorni alle cooperative per 3,9 milioni e un dividendo del 3,5% sul capitale sociale, pari a oltre 900 mila euro.

Da grossista, il Sait è diventato sistema, rete di imprese. Sono cresciuti i soci delle cooperative, che ormai sfiorano le 100mila persone.
Fiorini ha sottolineato il lavoro di squadra, i rapporti con la Federazione e con le Famiglie Cooperative, grandi e piccole.
Ha ricordato lo schema bifocale per lo sviluppo, cooeprative piccole da valorizzare (ci sono 30 progetti con 60 milioni di investimenti) e quelle di medie dimensioni da assistere ancora meglio.

Temi che saranno affrontati anche dal nuovo presidente, Renato Dalpalù, già sindaco di Sait scelto dai soci a larghissima maggioranza (76 cooperative a favore, 7 sole schede bianche) per succedere a Fiorini.
Dalpalù, nelle brevi dichiarazioni per la sua candidatura, ha sottolineato la continuità della sua presidenza, avendone condiviso scelte e strategie nel suo ruolo di sindaco.

E anche lui ha parlato di regole: «potranno essere cambiate, ma con il dialogo, non con la contrattazione».
Ha anche fissato i 4 capisaldi su cui sarà impostata la sua presidenza.
Innanzitutto attenzione alla comunità, quella dei soci e quella che vive sul territorio. Il Sait deve coniugare impresa sociale e progetti imprenditoriali.
E poi fiducia (siamo una squadra, una cordata), la cultura del servizio (siamo di passaggio, abbiamo la responsabilità di consegnare qualcosa di più a chi verrà dopo di noi) e formazione, soprattutto degli amministratori.

Gli interventi degli ospiti

Presente all'intera assemblea il presidente della giunta provinciale di Trento Lorenzo Dellai con gli assessori Olivi, Panizza e Mellarini, il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari, della ANCC Palo Cattabiani, di Coop Nord Est Marco Pedroni, di Federconsumo Pierluigi Angeli. Oltre agli esponenti della cooperazione, Federazione, consorzi e organismi collegati.

Diego Schelfi ha apprezzato la sensibilità istituzionale di Fiorini, che ha sempre riconosciuto il ruolo della Federazione, anche se ha ribadito la differenza di ruolo tra i due enti.
«Fiorini è stato importante perché ha saputo indicarci le linee per il futuro. Occorre lavorare insieme per essere ancora più cooperatori, per affermare l'importanza della nostra identità.»

Vincenzo Tassinari fu uno dei protagonisti dell'alleanza con Coop Italia che all'epoca ha suscitato molto scalpore. Adesso Tassinari dice convinto.
«È stato un accordo di utilità reciproca, per una economia più giusta.»

Pierluigi Angeli, che fu tra i fautori di quell'alleanza, afferma che «è tempo che il movimento cooperativo italiano sia rappresentato in maniera unica».

Lorenzo Dellai ha rivolto un sincero ringraziamento a Fiorini per il suo essere stato «ottimo capitano», non solo nel custodire le radici ma anche nel percorrere con coraggio, ove necessario, le strade del cambiamento.
Per un impegno (condiviso con i suoi collaboratori) che ha portato il Sait in questi anni ad essere non solo il «grossista delle cooperative» ma un prezioso strumento di sistema per l'intera rete del consumo in Trentino, un motore di innovazione, un'espressione di solidarietà feconda.

I nuovi consiglieri
Eletti in consiglio Giorgio Parolari (270 voti), Gianluca Caldera (275), Gioacchino Casanova (280), Clara Mazzucchi (285), Luca Pitolini (275) e Luciano Clementi (300). Roberto Simoni (335 voti) è il nuovo sindaco al posto di Dalpalù.

Chi è Renato Dalpalù

Classe 1961, nato a Valfloriana, sposato con Laura, due figli, vive a Trento. Il nuovo presidente di Sait è commercialista (laureato nel 1986), e in quanto tale presente in alcune realtà anche cooperative come sindaco o presidente del collegio sindacale.
Per candidarsi alla poltrona di presidente di Sait, si è dimesso dagli incarichi di caposindaco che aveva in Federazione, Cla e Cooperfidi (oltre che da sindaco di Sait). Circa un mese fa è stato confermato alla presidenza di Fincoop (la finanziaria della cooperazione).
È entrato in cooperazione nel 1984 come sindaco della cassa Rurale di Valfloriana. Dopo una serie di fusioni, oggi è caposindaco della Cassa Rurale di Fiemme.