Adunata: a Rovereto cerimonia anche in Piazza Podestà
Reso omaggio agli eroi Fabio Filzi e Damiano Chiesa con la deposizione di una corona d'allora al monumento che li ricorda proprio davanti alla sede municipale

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Dopo la toccante cerimonia interreligiosa svoltasi stamane in occasione della 91ª Adunata Alpini, alla Campana dei Caduti alla presenza delle massime autorità provinciali e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'Arma, questo pomeriggio in Piazza Podestà è stato reso omaggio agli eroi Fabio Filzi e Damiano Chiesa con la deposizione di una corona d'allora al monumento che li ricorda proprio davanti alla sede municipale.
A rappresentare il Sindaco Francesco Valduga , l'assessore Giuseppe Graziola , che ha portato il messaggio dell'Amministrazione Comunale.
«Siamo qui a rendere omaggio ai nostri concittadini Fabio Filzi e Damiano Chiesa eroi e martiri che hanno segnato assieme a Cesare Battisti la storia del nostro Trentino. A loro che hanno sacrificato gli anni migliori della propria vita per la Patria per costruire e regalarci pace democrazia e libertà rinnoviamo il tributo di riconoscenza. Estendiamo unanime gratitudine e riconoscenza a tutti i Caduti e a tutte le vittime della Guerra.
«Rovereto è città della pace e questa straordinaria occasione di incontro con gli Alpini deve rappresentare l'occasione preziosa per farci riflettere sul senso della guerra che è sempre ingiusta, sempre dolorosa e sbagliata ed è sempre evitabile.
«C'è un messaggio forte e chiaro contenuto nella Costituzione Italiana che giunge a noi: ...L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
«Questo messaggio costituzionale deve spronarci a mettere in pratica nella vita di tutti i giorni i valori della pacifica convivenza e del rispetto verso gli altri per coltivare e conservare sempre il dono della Pace, rafforzando un forte sentimento di rifiuto verso la guerra poiché la storia insegna che la guerra non produce vincitori ma solo sconfitti.
«Gli Alpini hanno un posto d'onore nella storia della nostra Patria: sono forza di pace e custodi fedeli del patrimonio di questi valori e rappresentano un esempio virtuoso di conservazione dei principi di solidarietà di aggregazione e di amore verso la patria. Viva gli alpini.»