Denunciato ad Arco un giovane coltivatore di marijuana

I Carabinieri gli hanno trovato In cantina una vera e propria serra indoor: il 30enne si è giustificato spiegando che stava compiendo esperimenti inerenti la sua laurea

La Stazione Carabinieri di Arco, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, coordinati dalla Compagnia Carabinieri di Riva del Garda, nella mattinata del 28 novembre denunciato un 30enne del luogo per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di Marijuana
I militari arcensi, nell’eseguire le pattuglie a piedi nel centro cittadino hanno ricevuto la segnalazione di una coppia di anziani, che in una delle cantine del loro condominio udivano da tempo il rumore di lavatrici e asciugatrici.
 
Individuata la cantina, di proprietà di un insospettabile trentino, celibe, che abitava da solo in un appartamento del condominio, i militari verificavano che c’era un insolito via-vai di giovani.
Quindi nella mattinata di giovedì i Carabinieri della Stazione di Arco si sono presentati nell’abitazione dell’uomo per perquisirla. Inizialmente il 30enne consegnava un vasetto con 8 grammi di marijuana, nel tentativo di «accontentare» i militari, ma gli stessi provvedevano, a buona ragione, di continuare la perquisizione rinvenendo in bagno dei rami di Cannabis in via di essiccazione e nell’armadio della camera da letto 7 vasi da 2 litri a chiusura ermetica con etichette dei vari tipi di cannabis: LK (2 vasi), DA (1 vaso), B (1 vaso), DAB (1 vaso), HOG (1 vaso) e GOG (1 vaso) (trattasi di sementi geneticamente modificate dal consistente principio attivo e diversi gusti).
 
Ma la vera sorpresa è stata nella cantina del seminterrato dove i militari hanno trovato un vero e proprio laboratorio professionale per la coltivazione e trattazione della cannabis costituito da 2 serre del tipo «indoor» a climatizzazione controllata e aerazione forzata, con tanto di assorbi odori per neutralizzare l’inconfondibile fragranza della cannabis.
In una serra erano presenti 3 piante geneticamente modificate di cannabis alte cm.150 (quasi assenza di foglie ma moltissimi grappoli corposi e molto resinosi di infiorescenze), con concimi specifici, catalizzatori di radici e piante il tutto annotato su schede specifiche di coltivazione con indicati tempi, modi e tipo di somministrazione di fertilizzanti chimici.
Nella stanza venivano sequestrati 240 grammi di cannabis e 5 grammi di olio di hashish.
Inoltre si rinvenivano siringhe, 50 confezioni nuove di boccette con tappo dosatore contagocce, centinaia di bustine di cellophane a chiusura ermetica.
 
Il giovane si è giustificato dicendo che stava eseguendo delle sperimentazioni, essendo laureato in materie chimiche/farmaceutiche e a tal proposito sono stati rinvenuti degli appunti ove lo stesso si identificava in «Heisenberg».
In pratica si riconduceva a Walter Hartwell White, protagonista del film Breaking Bad, chimico che sperimentò e diffuse le metanfetamine più che al fisico tedesco che partecipò al progetto di realizzazione della bomba atomica durante il secondo conflitto mondiale).
Quindi l’uomo è stato denunciato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto.
Sono in corso le indagini per individuare i compratori e poterli così segnalare al Commissariato di Governo.