Licenziamenti SAIT: Fulvio Flammini del sindacato di base

Sabato 27 agosto 2022 sono partite 60 lettere di licenziamento da parte della direzione di SAIT società cooperativa

Sabato 27 agosto 2022 sono partite 60 lettere di licenziamento da parte della direzione di SAIT società cooperativa. Non hanno aspettato neanche 24 ore dal mancato accordo, sulla procedura di riduzione collettiva del personale aperta lo scorso 13 giugno 2022, per cacciare lavoratori che hanno dato 20-30 anni di lavoro al Consorzio delle Cooperative di consumo trentine.
Ieri sera sono partite subito 16 impugnazioni di licenziamento di altrettanti lavoratori che si sono rivolti a questa organizzazione sindacale la quale – nonostante avesse iscritti in azienda – è stata completamente esclusa da qualsiasi trattativa.
SBM ha già attivato il proprio ufficio legale per ricorrere contro queste espulsioni di forza lavoro, tra le più vergognose e incomprensibili mai conosciute nella storia delle procedure di licenziamento collettivo in provincia di Trento.
 
Le motivazioni aziendali poste a fondamento della «cacciata» di 60 lavoratori (fra i più anziani e professionalmente preparati) sono in parte contraddittorie ed in parte prive di fondamento, con annesse furbizie giuridiche per aggirare la normativa sulle cessioni di ramo d’azienda che avrebbero garantito ai dipendenti interessati maggiori tutele normative ed economiche, con il mantenimento di tutti i diritti acquisiti.
In estrema sintesi, SAIT si dichiara incapace di gestire il proprio magazzino congiuntamente alla cooperativa MOVITRENTO (che fornisce parte del personale che vi lavora) e, pertanto, ritiene doveroso – a salvaguardia dei propri interessi – di appaltare (quasi) tutto il personale del proprio magazzino, continuando però, di fatto, a gestirlo in proprio.
 
Una motivazione che, non solo rende inefficace l’intera procedura di licenziamento, ma giustificherebbe anche una causa da parte dei dipendenti di MOVITRENTO (che lavorano nel magazzino di Trento Nord) per interposizione di manodopera, con richiesta di passaggio alle dipendenze di SAIT medesima.
Ora la parola passerà ai giudici, non senza una serie di iniziative di protesta che SBM porrà in atto con i lavoratori licenziati. L’arroganza del potere non resterà impunita.

Sindacato di base multicategoriale
Fulvio Flammini