La cooperazione rilancia lo spirito originario per costruirsi la casa

Devono essere i soci a costituire la cooperativa e non la cooperativa a cercarsi i soci, che a questo punto diventerebbero clienti

Dopo due anni di studio nasce CoopCasa, società consortile formata dalla cooperazione trentina (Federazione, Cla e Consorzio casa di Rovereto) e da Confcooperative di Bolzano.

Avrà il compito di rilanciare l'abitazione in cooperativa, valorizzando anche forme innovative dell'abitare sociale come il social housing e l'affitto a canone calmierato. Puntando sulla qualità costruttiva e il rispetto per l'ambiente.

Una risposta concreta per una larga parte della popolazione di ceto medio, esclusa dalle graduatorie Itea, ma lo stesso in difficoltà ad acquistare sul libero mercato.

Tutto questo partendo dal protagonismo dei soci, che devono tornare al centro delle cooperative di abitazione.

Il punto fondamentale è proprio quest'ultimo. Le cooperative devono essere costituite da soci che vogliono costituire delle proprie abitazioni, punto e basta.
Accade invece che le cooperative spesso si comportano come immobiliari vere e proprie: i soci di base costituiscono la cooperativa, realizzano il progetto e poi cercano i soci disposti ad acquistarle.
O magari a prenderle in affitto, quando lo scopo è quello di dotare i soci di una casa come vero grande investimento della vita.

E inevitabilmente a questo punto sorgono le medesime istanze commerciali di tutti gli immobiliaristi.
Quindi il settore va ripreso in mano e rivoltato come un calzino, perché c'è una fascia della popolazione sempre più importante che non ha i requisiti per accedere alle graduatorie Itea e tuttavia trova difficoltà a comprare una abitazione sul libero mercato.
Giovani coppie, per lo più, ma non solo.
Per loro la casa in cooperativa può essere una concreta alternativa.

La società consortile CoopCasa è nata su iniziativa di alcuni soggetti della Cooperazione Trentina con lo scopo di rilanciare la cooperazione edilizia e promuovere la sensibilizzazione sul territorio provinciale di uno strumento che in tempi di crisi economica può consentire di realizzare la prima casa a una fascia importante di popolazione altrimenti esclusa o in oggettiva difficoltà.
I soci promotori di CoopCasa sono: Federazione Trentina della Cooperazione, Consorzio Lavoro Ambiente, Consorzio Casa Rovereto e Confcooperative Bolzano.


Da sinistra: Nicola Mendini, Andrea Grata, Renzo Cescato, Graziano Baldessari.

Stamani la presentazione a Trento presso la Federazione Trentina della Cooperazione. Per il presidente di CoopCasa Renzo Cescato, la casa in cooperativa è una risposta efficace alla domanda di abitazione sociale.
Tutti affermano che occorre riportare le cooperative al loro ruolo originario, partendo dalla domanda dei soci e non viceversa: «oggi le cooperative edilizie si comportano spesso da immobiliari».

Fondamentale è l'esperienza di Confcooperative Bolzano che rappresenta un modello di riferimento nel panorama italiano per la realizzazione di abitazioni e garage pertinenziali in cooperativa.
Il direttore Andrea Grata ha sottolineato la valenza sociale della cooperazione di abitazione e anche economica. In Alto Adige si riesce a risparmiare anche il 30-40% sui prezzi di mercato, attraverso accordi con i comuni per l'assegnazione dei terreni.

Il Consorzio Lavoro Ambiente offrirà la propria competenza sia in fase progettuale che costruttiva.
«Ma sarà importante - ha affermato Graziano Baldessari del CLA - anche cercare nuove relazioni con la Provincia autonoma, in modo da modificare la politica degli incentivi per chi costruisce la casa in cooperativa.»

«Il socio dovrà essere sempre al centro della cooperativa - ha affermato il coordinatore di CoopCasa Nicola Mendini - perché spesso la conflittualità interna alla cooperativa prende origine proprio da un rapporto non chiaro con i soci.»

CoopCasa nasce proprio per garantire adeguata assistenza e coordinamento a livello progettuale, operativo, economico-finanziario e burocratico per sviluppare nuove iniziative per la realizzazione di alloggi, parcheggi residenziali, o supportare adeguatamente le cooperative edilizie che già operano sul territorio provinciale trentino.

L'obiettivo è quello di rendere accessibile il diritto alla casa ad un maggior numero di soggetti possibile ad un costo minore rispetto a quelli di mercato a parità di qualità. Per fare questo saranno coinvolte amministrazioni pubbliche, enti e istituzioni locali interessate a sviluppare soluzioni anche innovative all'abitare.