«Fucina Bianca - Arte Sella», sabato 29 dicembre alle 14.30
Si terrà anche in replica alle 18 presso l'Area di Malga Costa e Cattedrale Vegetale. In caso di maltempo si terrà all'Auditorium di Borgo Valsugana alle ore 18
Giuliano Mauri - Cattedrale Vegetale - Copyright Arte Sella - Ph Giacomo Bianchi.
A due mesi dalla tromba d’aria che ha devastato il Nord‐Est e la Val di Sella, Arte Sella celebra la forza della natura e la necessità della ricostruzione con un concerto straordinario, in cui la musica del nostro tempo si coniuga con la tradizione dei canti di montagna.
Lo scorso 29 ottobre un uragano di inaudita violenza si è abbattuto su tutto il Nord-est, sradicando e spezzando alberi, e lasciando dietro di sé panorami di distruzione che ricordano le devastazioni dei conflitti bellici.
Anche Arte Sella è stata colpita dalla violenza di questo evento di portata eccezionale: il Percorso ArteNatura è stato completamente distrutto, così come il giardino di Villa Strobele con i suoi alberi secolari. Moltissime opere sono andate perdute.
Come molte altre zone colpite dal maltempo, anche l’Area di Malga Costa ha subìto a sua volta la perdita di alcune opere tra le più suggestive.
Il lavoro di ricostruzione, per mettere in sicurezza le opere e recuperare quanto possibile, è iniziato subito, con grande fervore e partecipazione.
Grazie all’interesse di molti privati e di molte aziende è stato aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi, e il pubblico, in alcune occasioni, ha già potuto partecipare in forma attiva, dando il proprio contributo.
Sebbene la strada per arrivare alla riapertura totale sia ancora lunga, lo scorso 2 dicembre l’Area di Malga Costa è stata riaperta al pubblico.
La Fucina Bianca di Arte Sella si riveste così, quest’anno, di un significato nuovo: l’appuntamento annuale e intimo con la fine dell’anno solare si fa celebrazione del riposo che segue la furia del vento, riflessione sulla potenza che la Natura, fonte di creazione, sa scatenare all’improvviso, quasi a voler ricordare di poter essere anche fonte di distruzione.
In che modo la musica può svolgere un ruolo attivo nel processo di ricostruzione?
Risalendo alla tradizione dei luoghi colpiti dalla catastrofe, ma rimanendo al tempo stesso con i piedi ben piantati nel presente.
Il curatore delle Fucine Arte Sella, Mario Brunello, ha dunque ideato un concerto in cui la tradizione canora trentina potesse dialogare con la musica del nostro tempo.
Ha dunque invitato Gabriele Mirabassi, clarinettista, ma anche compositore duttile e versatile, ad elaborare e armonizzare, secondo la sua sensibilità di musicista contemporaneo, alcuni dei più celebri canti di montagna della tradizione trentina, alcuni dei quali - come si sa - sono diventati parte del patrimonio nazionale.
Nils-Udo - Nido di Sella - Copyright Arte Sella - Ph Giacomo Bianchi.