Clamoroso: alla fine l'IVA aumenterà dal 1° di ottobre!
Lo ha decretato «indirettamente» il Consiglio dei Ministri al termine di una seduta burrascosa e inconcludente

È la prima delle conseguenze immediate che questo clima di ricatti e contro ricatti sta generando: l’IVA passerà dal 21 al 22% con il primo di ottobre.
Il Consiglio dei Ministri non ha tecnicamente deciso l’aumento, ma il congelamento di ogni decisione in attesa di un chiarimento politico ne provoca automaticamente l'entrata in vigore.
Fatto sta che all’uscita da Palazzo Chigi a notte fonda, il ministro Delrio ha risposto a una giornalista della Rai che «l’IVA aumenterà».
Ha così preso il via il percorso concordato tra Letta e Napolitano per mettere i parlamentari di fronte alle proprie responsabilità, per cui il Presidente del Consiglio ha detto di non voler prendere decisioni importanti senza un sostegno chiaro e netto del Parlamento.
Da parte sua, Alfano ha precisato che è stato il PDL a volere questo governo, per cui non sarà certo il PDL a togliere la fiducia.
Ma che senso avrebbe annunciare le dimissioni dei parlamentari e non quelle dei ministri PDL? Misteri della politica italiana.
Fatto sta che l’esecutivo ha rinviato al Parlamento la responsabilità dell’aumento dell’IVA.
La situazione potrebbe essere definita goldoniana, se non ci fosse di mezzo la situazione disperata del nostro Paese.
Lo spread tra la Politica e la Società aumenta di giorno in giorno, per cui il buonsenso vorrebbe che si andasse subito a elezioni anticipate.
Ma, purtroppo, con questa legge elettorale non si riuscirebbe ancora ad eleggere una maggioranza unica per la Camera e per il Senato.
GdM