Il lungo inverno trentino pieno di turisti
Costante la crescita: arrivi +2,9%, presenze negli alberghi +1,6%
Si è tenuta stamattina la conferenza
stampa di presentazione dell'andamento della stagione turistica
invernale, con l'assessore provinciale al turismo e promozione e i
responsabili del Servizio statistica e di Trentino spa.
Dopo un anno 2009 conclusosi positivamente con un +2,4% delle
presenze e con gli alloggi privati e le seconde case a +1,6%, i
primi risultati della stagione invernale sono altrettanto
positivi.
I dati che si riferiscono agli arrivi e alle presenze negli
alberghi mostrano un aumento rispettivamente del +2,9% e del +1,6%
e confermano una costante crescita del settore.
L'ottima performance, considerata la situazione economica di crisi,
è determinata dai turisti provenienti dalle altre regioni
italiane.
Tra le novità, le presenze collegate ai Paesi emergenti dell'Est
Europa e il ritorno positivo dei turisti italiani: aumento delle
regioni centrali e del sud Italia, soprattutto di Umbria e Marche,
mentre sul fronte dei turisti stranieri vanno segnalate la Polonia
e la Repubblica Ceca.
In crescita, infine, i settori di Trento - Monte Bondone e della
Valle dei Laghi, grazie anche allo strumento importante dei Patti
Territoriali.
In calo, invece, le presenze della Gran Bretagna (anche se forse
con l'euro un po' più debole i dati cambieranno) e quelle
tedesche.
Trentino spa ha già studiato alcune strategie per recuperare gli
ospiti tedeschi: oltre alla presenza in Trentino del Bayern di
Monaco, si stanno calibrando azioni per promuovere adeguatamente le
Dolomiti patrimonio dell'Unesco, accanto ad altre iniziative come
la candidatura del Trentino alle Universiadi del 2017.
Infine, anche un progetto interessante per l'aeroporto Catullo di
Verona, di cui la Provincia autonoma di Trento è il secondo
azionista.
«Entro l'anno prossimo, attraverso un investimento di 80 milioni di
euro - ha annunciato l'assessore provinciale Mellarini -
l'aeroporto dovrebbe dotarsi di un nuovo settore completamente
dedicato ai voli low cost, con le compagnie aeree Rynair ed
EasyJet".
Il Trentino si conferma, quindi, come un territorio turistico tra i
preferiti degli italiani e ciò evidenzia un andamento in
controtendenza rispetto a quello che avviene nel resto
d'Italia.
La stagione turistica invernale 2009/10, con un incremento nelle
presenze pari all'1,6%, conferma un trend decennale positivo che ha
visto solo una battuta d'arresto nella stagione 20006/2007.
Nell'inverno 2009/2010 il Trentino è stato visitato da circa
1.200.000 turisti per un totale di circa 5 milioni e 400.000
pernottamenti.
Negli alberghi trentini, che pesano mediamente per circa l'85%
delle presenze invernali, la componente italiana (che rappresenta
ben il 63% dei turisti invernali) ha registrato una variazione
positiva del +3,8% nelle presenze a fronte di una contrazione nelle
presenze straniere pari al 2%.
Se in termini numerici complessivi il comparto turistico non sembra
subire la situazione congiunturale economica sfavorevole, la crisi,
comunque, si è fatta sentire modificando le abitudini dei turisti:
i dati, infatti, mostrano che a fronte di continui incrementi degli
arrivi si riduce, in generale, la durata della vacanza.
Questo fenomeno si rileva anche in Trentino soprattutto nella
componente straniera e nei periodi che tradizionalmente non sono
dedicati alle ferie nella stagione invernale.
Nella stagione turistica appena conclusa il giorno con il maggior
numero di arrivi negli alberghi trentini è stato il 2 di gennaio
(38.589 arrivi).
Nello stesso giorno si è registrato anche il maggior numero di
arrivi italiani (33.313 arrivi).
Il giorno nel quale si sono avute più presenze turistiche
alberghiere è stato, invece, il 31 dicembre (84.300 presenze) con
un numero di presenze italiane pari a 73.590 (circa 87% delle
presenze nel giorno).
La settimana di Carnevale (63.521 presenze) mostra un andamento
analogo all'anno precedente.
La settimana di Pasqua ha registrato incrementi di circa il 33%
negli arrivi e del 38% nelle presenze rispetto a quella del
2009.
Gli ambiti turistici più rilevanti in termini di presenze invernali
sono la valle di Fassa, le valli di Sole, Pejo e Rabbi e Madonna di
Campiglio-Pinzolo-Val Rendeva che rappresentano circa il 55% delle
presenze. Invece, gli ambiti turistici che hanno visto gli
incrementi più marcati sono Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi
(+13%), Valle di Non (+9,4%), Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val
Rendena (+8,4%), Valsugana e Tesino (+8,1%).
Sono i laziali, i lombardi e gli emiliani i maggiori frequentatori
delle montagne trentine anche se gli umbri e i marchigiani hanno
evidenziato le variazioni più significative.
Gli stranieri che preferiscono il Trentino sono soprattutto
polacchi, tedeschi e cechi con i maggiori incrementi nei russi e
negli austriaci.