Aggiornamenti sul naufragio della «Costa Concordia»/ 3

Il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, e il primo ufficiale, Ciro Ambrosio, sono stati arrestati dalla Procura di Grosseto

Il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio ha «fermato» il comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino, e il suo secondo, Ciro Ambrosio, indagati per omicidio colposo plurimo e naufragio.
Ma l’accusa peggiore è «l’abbandono della nave mentre c'erano ancora molti passeggeri da trarre in salvo».
La decisione è avvenuta al termine di una giornata convulsa, nel corso della quale il Procuratore ha interrogato i due ufficiali per alcune ore.
Ora sono nel carcere di Grosseto.
Secondo l’Inquirente, il comandante avrebbe abbandonato la nave già alle 23.30, mentre l’evacuazione della gente a bordo è terminata verso le 3 di notte.
 
Tre i morti finora accertati, due turisti francesi e un membro dell’equipaggio di origini peruviane.
Sono ancora una quarantina i dispersi, cifra che sta calando di ora in ora, cioè man mano che vengono rintracciati coloro che mancavano all’appello.
Ricordiamo infatti che al momento dell’impatto la maggior parte della gente si trovava a tavola, con i documenti lasciati in cabina.
 
Secondo la Costa Crociere, i passeggeri erano 3.216, dei quali 989 italiani, 569 tedeschi, 463 francesi, 177 spagnoli, 129 americani e 127 croati. I restanti sono di 56 nazionalità diverse
Sarebbero 26 i passeggeri trentini e altoatesini che erano a bordo.
Il Commissari del Governo di Trento e Bolzano sono in contatto con il prefetto di Grosseto per comunicare ai parenti dei nostri concittadini il loro stato.
 
La foto è stata ricavata dal quotidiano online Newstimes.com.