Cantina LaVis/ 2: Il commento del presidente Dellai
«Un intervento che ha come primo obiettivo quello di portare fiducia fra i soci»
In un comunicato affidato
all'Ufficio stampa, il presidente Dellai ha commentato il
provvedimento preso a sostegno della cantina LaVis.
«Quello che ha deciso la Giunta provinciale - dice il Presidente -
deve essere visto come un intervento che si inserisce in una
strategia di risanamento e di rilancio della cooperativa La Vis, il
cui primo obiettivo consiste nel dare ai soci elementi di fiducia e
di stabilità.»
La delibera, presa stamattina dal presidente e dagli assessori
Mellarini (Agricoltura) e Panizza (Cooperazione), prevede da un
lato di mettere a disposizione di Cooperfidi le risorse necessarie
per attivare il fondo immobiliare per l'acquisto di Maso Franch,
dall'altro di estendere al settore vitivinicolo le risorse del
fondo rischio attualmente utilizzabile per operazioni di
ristrutturazione finanziaria nel settore zootecnico.
Con il primo provvedimento, in pratica, Cooperfidi acquisirà Maso
Franch per poi riconsegnarlo alla cantina La Vis a titolo di
affitto. Ciò consentirà alla cantina di disporre di un primo
plafond di risorse da utilizzare per i pagamenti più immediati, in
particolare a favore dei soci conferitori.
Con il secondo provvedimento la Giunta provinciale mette a
disposizione di Cooperfidi 5 milioni di euro per operazioni di
ristrutturazione del debito, che potranno essere attivate dal
settore vitivinicolo e quindi anche da parte della cantina di
Lavis.
«In questa fase di emergenza - aggiunge Dellai - c'è prima di tutto
bisogno di fiducia, perché la convinzione che questa importante
realtà del settore vitivinicolo trentino possa proseguire
positivamente il suo percorso è l'elemento fondamentale di
qualsiasi strategia di rilancio.
«La cooperativa di Lavis fa parte di un sistema - conclude Dellai -
e tutto il sistema della cooperazione agricola, e viticola in
particolare, può affrontare le difficoltà solo se lo si fa in una
logica di sistema, aiutandoci l'un l'altro, lasciando da parte le
polemiche.»
Questo primo pacchetto di provvedimenti dunque consentirà al
commissario di svolgere il proprio compito, mettendo nel contempo
la società nelle condizioni di poter onorare i propri impegni
relativamente ai conferimenti.
Di qui l'invito alla fiducia e all'impegno e a non liquidare come
irreversibile l'attuale momento di difficoltà di un'azienda che,
come ricordano gli assessori Franco Panizza, responsabile per la
cooperazione e Tiziano Mellarini, per l'agricoltura, è una realtà
importante per il Trentino, non solo da un punto di vista meramente
occupazionale (si tratta di circa 1600 soci), ma anche per il ruolo
che ha saputo svolgere sia sotto il profilo della qualità del
prodotto come pure di quella ambientale.