Ci ha lasciati Giorgio Tononi, politico e gentiluomo. Aveva 81 anni
Aveva sostituito Edo Benedetti alla guida della città di Trento, poi divenne assessore provinciale e presidente della Regione TN AA
Giorgio Tononi era nato a Trento nel 1932 ed è stato uno dei politici trentini più rispettati e amati dalla popolazione. Apparteneva a quella classe di politici di un tempo, quando la dignità della carica era più importante della persona stessa.
Era stato segretario particolare del sindaco Nilo Piccoli (fratello di Flaminio) e, come si usava un tempo, ne ha poi seguito le orme con fedeltà correttezza e eleganza.
Fu sindaco di Trento dal 14 gennaio 1975 al 24 luglio 1980, quando si dimise per candidare al Senato della Repubblica. Non ce la fece, ma si aprirono per lui le porte della Regione e della Provincia autonoma di Trento, dove ricoprì rispettivamente la presidenza e agli assessorati al Turismo e agli Enti locali.
Fu il padre fondatore di grandi iniziative, ma passerà alla storia della città per aver avuto il coraggio di chiudere la SLOI perché produceva il piombo tetraetile. La sua vocazione reale invece fu quella del turismo, tanto vero che si trovò anche a presiedere l’APT di Trento.
Giorgio era sposato con Marisa, dalla quale ha avuto tre figli: Giulio, professore di psichiatria all’Università del Wisconsin-Madison; Massimo, manager e politico, che fu sottosegretario all'economia nel Governo Prodi 2 e Marcello.
Quando Massimo divenne sottosegretario, gli avevamo chiesto se ne fosse orgoglioso.
«Come padre ne sono felice, – ci aveva risposto sorridendo. – Ma quel che conta è che sia felice lui. La politica di per sé non dà felicità…»
GdM