Casini, Letta e Dellai si sono incontrati in Cooperazione a Trento
Atmosfera carica di rabbia e amarezza per l'esclusione forzata dell'UDC, che farà da testimonial per Dellai. Una prova generale di Centro per il Paese
Il gruppo dell'UDC
Incontro carico di commozione e amarezza quello che si è svolto in
Sala della Cooperazione a Trento, dove Casini, Letta e Dellai hanno
provato a dare una logica portante ad una campagna elettorale dove
l'UDC non corre più per il Consiglio Provinciale. La sala era
riempita per metà dall'UDC e per metà da UPT, tutti imbarazzati per
il patto che si doveva siglare.
Una scelta difficile, fortemente segnata dalle emozioni per un
evento troppo clamoroso per essere già sedimentato.
Si sono sentiti un sacco di intenti precisi, di impegni condivisi,
di programmi comuni per il bene del Trentino. Ma era evidente per
tutti che il ruolo di Testimonial all'UPT va troppo stretto.
E così non si è andati più in là di un fidanzamento. Il matrimonio
ci sarà, ma dateci il tempo di mandar giù il rospo.
In compenso la serata è stata un inno al presidente uscente Dellai,
costretto a vincere anche per coloro che non candidano
più, costretti a tirare l'ala a un leader che correrà da solo.
Prima che venisse data la parola a Letta, Casini e Dellai, hanno
fatto il loro intervento sia Tarolli che Tanas.
Il primo, per l'UDC, ha ricordato i valori fondanti del proprio
programma, che devono rimanere in vita anche senza l'apporto
diretto dei propri candidati in campagna elettorale. «L'UDC è vivo!
- Ha gridato al pubblico. - Non basterà una sentenza amministrativa
a fermare i nostri valori e i nostri programmi, perché sono quelli
che hanno costruito il Trentino che ci troviamo a vivere.»
Il secondo, per l'UPT, ha ricordato come più che mai in questo
momento ci si trovi a scegliere per l'autonomia gestita in casa e
quella gestita in Padania.
Casini e Letta
Nel suo intervento Casini si era pronunciato contro il bipolarismo,
osservando come il centro venisse penalizzato da questo sistema. In
effetti, si era chiesto, per quale motivo dei politici che tanto
hanno in comune, come gli stessi Casini e Letta, non potevano
essere messi in grado di interagire e militare nella stessa
maggioranza? Dunque qui a Trento - sono sempre parole sue - si sta
per sperimentare nuovamente qualcosa «che ci auguriamo sia anche
esportabile a livello nazionale».
Non sono mancate le critiche alla Lega ed ha terminato con un
invito a salvare il Trentino, «impedendo che sia Bossi a
governarlo».
Letta si sentiva a casa propria, dal suo amico Lorenzo Dellai. Per
quanto influenzato e affaticato, ha detto di essere venuto
ugualmente a Trento [poi sarebbe proseguito per Bolzano -
NdR] perché «si era sentito in dovere farlo».
Si è dimostrato preciso e ben informato sull'operato di Dellai e ne
ha elogiato le scelte fatte in tempi brevissimi per contrastare gli
effetti negativi della crisi finanziaria che si riverserà
sull'economia reale. «Ricordiamo ancora le severe critiche mosse
contro la scelta di abbracciare l'Euro. Sì, forse ci sarà costato,
forse si poteva fare meglio. In tutti i casi si doveva fare. - ha
detto. - Vi immaginate che cosa sarebbe successo se l'Italia avesse
ancora la Lira in un momento di stress finanziario come quello che
si sta attraversando? Avete visto la fine che ha fatto la
soldissima Islanda solo perché non aveva adottato
l'euro?»
Dellai ha concluso la serie di interventi pronunciando il suo
invito e il suo ammonimento.
«Noi non siamo un partito delle carte bollate. - ha detto
riferendosi ai corsi e controricorsi della Lega. - Noi abbiamo da
fare. Dobbiamo governare e in questo momento c'è stato molto da
fare. Certo è che l'Autonomia così come la intendiamo noi non può
dipendere da nessuno che non sia del nostro territorio e tanto meno
da chi, predicando il federalismo fiscale, vuole occuparsi anche di
Trento e Bolzano, annunciando una certa cura
dimagrante.»
Dellai ha ringraziato il sostegno dei presenti e ha rassicurato gli
amici dell'UDC, perché il futuro del Trentino sarà quello «dei
padri fondatori dell'Autonomia».
Nelle foto che seguono, Dellai e gli appunti che si è
scritto man mano che ascoltava i relatori.