Erano due anni che, ogni volta che
accadeva una disgrazia in seguito a ribaltamento da trattore,
dicevamo che qualcuno «doveva far cessare il fuoco».
In realtà gli incidenti che accadono nel lavoro in campagna sono
qualcosa come più di 1.000 all'anno, e non solamente causati da
incidente con mezzo agricolo.
Questo lo abbiamo saputo solo oggi che la Provincia, per volontà
del presidente Dellai e degli assessori Rossi (salute) e Mellarini
(agricoltura), ha voluto correre ai ripari, approvando un piano
operativo di prevenzione valido per l'intero settore.
Non si tratta di un piano unico nel suo genere in Italia, in quanto
esiste un «piano nazionale di prevenzione in agricoltura e
selvicoltura 2009-2011», che è stato approvato dalla Conferenza
delle Regioni e Province autonome lo scorso 27 gennaio.
Tutte le Regioni (compresa la Provincia di Trento) hanno
collaborato a estenderlo e ad aderire, con il mandato di realizzare
su questa base, un Piano locale che tiene conto di alcune realtà
tutte nostre.
Il Trentino infatti ha problematiche tutte sue.
La prima riguarda l'orografia. Basti pensare alle vigne, le cui
migliori crescono in collina e i cui tutori orizzontali impongono
il più delle volte ruote piccole ai mezzi agricoli e quindi meno
stabili.
La seconda riguarda la realtà lavorativa. Contro le 400 aziende
agricole registrate Inps e soggette a precise regole sulla
sicurezza del lavoro, ci sono decine di migliaia di agricoltori
dilettanti, cioè che avendo un piccolo appezzamento di terra lo
coltivano nel tempo libero.
La terza consiste nel fatto che oltre ai mezzi agricoli ci sono
mille altri pericoli cui sono esposti queste migliaia di
agricoltori del tempo libero.
Preso atto di questa situazione, la Provincia ha deciso di
procedere in più direzioni per porvi rimedio.
Per la precisione, sono cinque, da perseguire in modo integrato e
sinergico. Eccoli.
- Attività capillare di sensibilizzazione e di
prevenzione.
- Incentivi per la messa a norma delle macchine agricole.
- Ricerche per soluzioni di sicurezza dei trattori e delle moto
coltivatrici adeguate alla tipica realtà produttiva trentina.
- L'aumento e la qualificazione dell'attività di controllo e di
vigilanza nelle imprese agricole (comprese quelle
unipersonali).
- Un'importante e diffusa opera di formazione a lavoratori e
privati cittadini attraverso l'Agenzia del lavoro e con i
neo-costituiti corsi per la guida in sicurezza della macchine
agricole, gestiti dalla Scuola provinciale antincendi.
Come si può vedere, e come ha precisato il presidente Dellai in
conferenza stampa, il controllo non è inserito nei cinque punti del
programma. Che pure ci sarà, ma che sarebbe inutile se gli altri
aspetti non venissero attuati.
I costi del progetto sono quantificati, per l'anno in corso, in 230
mila euro, peraltro già stanziati all'interno del Bilancio
provinciale nel capitolo della sanità e dunque non aggiuntivi.
Per attuare il piano, è stato costruito un gruppo di
lavoro, composto da
- p.a. GIOVANNI BAZZOLI, Direttore
dell'Ufficio di economia e politica agraria
- ing. IVO ERLER, Direttore della Scuola provinciale antincendi
- dott. ALESSANDRO GALVAGNI, funzionario della Scuola provinciale
antincendi
- dott. ANGELO GIOVANAZZI, responsabile del Nucleo medicina del
lavoro, UOPSAL, Azienda provinciale per i servizi sanitari
- geom. DONATO LOMBARDI, funzionario dell'Agenzia del lavoro
- ing. ALFONSO PICCIONI, Inail
- p.a. GREGORIO RIGOTTI, funzionario del Dipartimento agricoltura e
alimentazione
- p.a. GIORGIO SCALET, Direttore dell' Incarico Speciale di
Supporto e controllo del Servizio Vigilanza e Promozione delle
Attività Agricole
- dott.ssa MONICA PISETTA, funzionario del Servizio economia e
programmazione sanitaria, con funzioni di coordinamento e di
collegamento con il sopra citato Comitato ex art. 7 del D. lgs. n.
81/08.
Il gruppo di lavoro ha quindi realizzato il documento di Piano che
sottoposto al Comitato di coordinamento e alle Organizzazioni di
categoria agricola più rappresentative a livello provinciale
(Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Associazione
Contadini Trentini) e sono state accolte le osservazioni
presentate.
Qui di seguito, per chi volesse approfondire l'argomento, abbiamo
riportato gli interventi previsti, che sono sette.
PIANO OPERATIVO PROVINCIALE
2010-2012
PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI DEL COMPARTO
AGRICOLO E DEI CITTADINI CHE OPERANO A TITOLO HOBBISTICO NEL
SETTORE
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OBBIETTIVO 1
Predisposizione di misure di prevenzione atte a "raggiungere" i
soggetti non professionisti che praticano lavoro agricolo (terza
sezione) e che sono ad elevato rischio infortunistico.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
L'Azienda sanitaria, attraverso vari momenti e modalità di
assistenza e di coinvolgimento degli agricoltori e delle loro
associazioni (prima sezione e in parte seconda), ha da tempo
diffuso informazioni e sensibilizzazione per la prevenzione degli
infortuni agricoli, in particolare, a livello organico con la
recente campagna "Metti a freno gli infortuni", concernente la
pubblicazione e la diffusione di pieghevoli e locandina sull'uso
corretto dei sistemi di sicurezza nel settore agricolo, in primo
luogo per evitare i danni derivanti dal ribaltamento delle macchine
agricole, che è stata somministrata in maniera capillare al momento
del conferimento della raccolta delle mele e della vendemmia.
A seguito della puntuale identificazione dei soggetti rientranti
nella "terza sezione" (cfr. parte premessale del presente
documento), il materiale della campagna verrà inviato a domicilio a
questi utenti, accompagnato da una nota esplicativa degli Assessori
competenti.
MODALITA' DI ATTUAZIONE
Reperimento degli opuscoli in Azienda sanitaria
Predisposizione delle note di accompagnamento
Reperimento dei recapiti delle persone della terza sezione
attraverso l'anagrafe delle macchine a disposizione dell'UMA
Invio del materiale ai destinatari
SOGGETTI COINVOLTI
Assessorato alla salute
Assessorato all'agricoltura
Azienda sanitaria
COSTI DELL'INTERVENTO
Nessun onere aggiuntivo
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Entro 2 mesi dall'approvazione del presente Piano
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OBBIETTIVO 2
Messa in sicurezza capillare del parco macchine agricole
(trattrici) presenti sul territorio, tramite l'adeguamento alle
norme antinfortunistiche, con certificazione della conformità con
le linee guida ISPESL.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Il problema riguarda in particolare i veicoli costruiti prima del
1992 e i lavoratori appartenenti alla sopra nominata terza sezione,
poiché le altre due sezioni prima e seconda (per questi ultimi dopo
l'entrata in vigore nel D. lgs. n. 81/08) esiste l'obbligo
normativo della regolarizzazione e sono pertanto soggette al
controllo degli organi di vigilanza (per questi due gruppi di
lavoratori, la messa a norma è stimata in circa il 90% dei
casi).
Si consideri anche il fatto che per assicurare l'adeguamento
tecnico più innovativo in termini di sicurezza, che è un obbligo
per i datori di lavoro, gran parte di essi (in particolare quelli
compresi dalla prima sezione) si sono in questi anni dotati di
macchine più moderne, rottamando i veicoli non a norma.
Negli ultimi anni, la spinta all'adeguamento è avvenuta tramite la
sensibilizzazione, da parte dell'Azienda sanitaria, dei lavoratori
agricoli e la messa a disposizione del censimento delle macchine da
parte dell'Assessorato all'agricoltura.
Rimane quindi da raggiungere l'importante fascia a rischio dei
"lavoratori" rientranti nella "terza sezione", attraverso la
predisposizione di una norma provinciale di incentivo alla
rottamazione e/o alla manutenzione - messa a norma dei veicoli in
oggetto (pre 1992), per i soli fini della sicurezza, utilizzando in
prospettiva i fondi ministeriali stanziati proprio per favorire la
rottamazione delle macchine agricole (Decreto legge approvato dal
Consiglio dei Ministri il 19 febbraio u.s.).
Parallelamente, l'Osservatorio provinciale infortuni dell'Azienda
sanitaria provvederà ad approfondire la casistica e la tipologia
degli infortuni che avvengono nella "terza sezione", in quanto i
dati conosciuti si riferiscono solo agli eventi mortali.
MODALITA' DI ATTUAZIONE
Sulla base della rielaborazione dei dati relativi alla terza
sezione, scrematura e selezione a livello numerico dei possibili
casi (appartenenti alla terza sezione e possessori di trattori,
essendo le linee guida ISPESL riferite solo a questa tipologia di
macchina e non ad altro - v. Obiettivo 3 -) soggetti alla norma
Definizione della tipologia e dell'entità dell'incentivo (x
percentuale del costo complessivo della
revisione/manutenzione/rottamazione solo ai fini della
sicurezza)
Predisposizione dell'atto normativo (articolo in Finanziaria
provinciale 2011)
Copertura (parziale o totale) del costo attraverso gli stanziamenti
previsti dalla normativa nazionale.
SOGGETTI COINVOLTI
Assessorato all'agricoltura
Azienda sanitaria
COSTI DELL'INTERVENTO
Da definire per il 2011
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Presentazione articolo di legge provinciale: entro il 2010 e
contemporanea messa a punto delle modalità per acquisire i fondi
statali.
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OBBIETTIVO 3
Messa in atto di ricerche per la definizione di soluzioni
innovative in ambito tecnologico- meccanico, finalizzate A.
all'adeguamento delle macchine utilizzate in via prioritaria nel
comparto (moto agricole); B. all'abbattibilità temporanea del
roll-bar per alcuni trattori, considerata la particolare tipologia
di coltivazione e territoriale del Trentino
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Gli enti preposti a questa attività, in particolare l'ISPESL non
hanno ancora affrontato, per mancanza di interesse dovuto alla
scarsa diffusione sul territorio nazionale, la definizione di linee
guida per la messa a sicurezza delle moto coltivatrici, che invece
in Trentino ha una rilevante diffusione soprattutto per i
lavoratori della sopra definita terza sezione, costituendo inoltre
un mezzo ad elevato pericolo infortunistico.
Inoltre, è opportuno ricercare soluzioni per permettere
l'abbattibilità temporanea del roll-bar, nei casi in cui la
tipologia di coltivazione lo richiede (es. vigneti a pergola), che
siano, nel contempo, compatibili con la assoluta garanzia del
rispetto dei requisiti di sicurezza per l'operatore.
Considerata quindi la necessità di disporre di validate misure per
la messa in sicurezza di queste macchine, si intende commissionare
agli Enti di ricerca competenti lo studio, la realizzazione e la
messa a disposizione di linee guida a questi scopi, valutando la
migliore offerta in termini di costo/efficacia.
MODALITA' DI ATTUAZIONE
Contatto con gli Enti di ricerca (es. ISPESL, Istituto agrario S.
Michele - Fondazione Mach, Università di Trento) per la definizione
dei termini della ricerca e del preventivo per la sua
realizzazione
Formalizzazione dell'incarico
Acquisizione e diffusione dei risultati, utilizzando le anagrafi di
cui sopra e attraverso la consulenza dell'Azienda sanitaria
SOGGETTI COINVOLTI Assessorato alla salute
Assessorato all'agricoltura
Scuola provinciale antincendi
Azienda sanitaria
COSTI DELL'INTERVENTO
vedi preventivi (costo massimo: 100.000 Euro)
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Fine della ricerca: 2010
Diffusione delle linee guida: 2011
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OBBIETTIVO 4
Miglioramento della tutela dei lavoratori agricoli dipendenti ed
autonomi (prima e seconda sezione), attraverso l'incremento, la
qualificazione, la diffusione e l'efficacia dell'attività di
controllo posta in essere dagli organi di vigilanza
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Le caratteristiche peculiari del mondo agricolo (tipologia delle
imprese e dei rapporti di lavoro, parcellizzazione dei luoghi di
lavoro, incostanza delle lavorazioni, confini non netti tra
situazioni di lavoro e quelle "extralavorative", ecc.) hanno di
fatto limitato ad interventi episodici e a risorse residuali
l'attività di vigilanza nel settore, mancando anche la possibilità,
per le stesse ragioni, di utilizzare i metodi tradizionali di
intervento in cui l'attività di controllo si concretizza.
L'aumento e la finalizzazione dei controlli, di competenza
dell'Azienda sanitaria, si pone quindi come necessità concreta per
perseguire anche con questo indispensabile strumento la prevenzione
infortunistica, verificando il rispetto degli adempimenti di legge
e l'applicazione puntuale delle misure di tutela nei confronti dei
lavoratori del settore, fornendo nel contempo consulenza per i
datori di lavoro a questo scopo. Si tratta in ogni caso di un
adempimento previsto dal Piano nazionale, cui devono adeguarsi
tutte le Regioni e Province autonome.
Il perseguimento di questo obiettivo prevede quindi l'adeguamento
dell'attività in oggetto alle peculiarità del settore, attraverso
la riprogettazione delle modalità di intervento modellate sulle
priorità, una formazione dedicata ad adeguare le capacità di azione
del personale ispettivo e l'adeguamento delle risorse dedicate.
L'attività di vigilanza verrà concentrata nei confronti delle
aziende agricole soggette direttamente alle norme vigenti in
materia - D. lgs. n. 81/08 - (imprese con dipendenti, imprese
familiari, società semplici, coltivatori diretti, lavoratori
autonomi), appartenenti alla prima e seconda sezione sopra
previste.
MODALITA' E TEMPI DI ATTUAZIONE
Adeguamento dei controlli nel settore agricolo, sulla base del
seguente programma di attività:
Numero di giornate complessive dedicate all'attività di vigilanza
in agricoltura/anno
- 300 (anno 2010)
- 350 (anno 2011)
- 400 (anno 2012)
Formazione degli operatori UOPSAL destinati ad operare in ambito
agricolo:
Numero di operatori formati nel 2010
8 (anno 2010)
Ore di formazione 2010/operatore
24 ore/operatore
Ore di aggiornamento in tema di agricoltura/operatore
8 ore/operatore (2011-2012)
Definizione di procedure di intervento di vigilanza sulle aziende
agricole, in particolare per quanto attiene alla gestione e alla
assicurazione della sicurezza.
l documento contenente tali procedure sarà disponibile al
31.05.10
Messa in atto dei controlli secondo lo schema seguente:
Numero di aziende agricole controllate/anno
- 80 (anno 2010)
- 100 (anno 2011)
- 120 (anno 2012)
- min. il 20% aziende controllate sono "almeno un dipendente"
Indicatore di efficacia dell'intervento
Numero di situazioni di rischio bonificate/ numero di aziende
controllate
COSTI DELL'INTERVENTO
Circa 80.000 Euro annuali.
SOGGETTI COINVOLTI
Azienda provinciale per i servizi sanitari
|
OBBIETTIVO 5
La formulazione di linee guida per l'attività di controllo
sull'utilizzo in sicurezza dei prodotti fitosanitari da parte dei
lavoratori agricoli, assicurando la coerenza e la compatibilità
delle misure adottate con le previsioni del Piano per la sicurezza
alimentare, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.
158/2008 e con altre disposizioni in materia di prevenzione
dell'inquinamento ambientale derivabile dall'impiego di queste
sostanze.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Oltre all'utilizzo dei mezzi agricoli in condizioni di non
sicurezza, l'altro importante fattore di rischio nel lavoro di
questo comparto riguarda l'esposizione alle sostanze chimiche
contenute nei prodotti fitosanitari al momento della
somministrazione degli stessi sulle coltivazioni, che può essere
efficacemente contenuto con misure e dispositivi di protezione ad
hoc.
Nel corso dei controlli di cui all'obiettivo n. 4, il personale
dell'Azienda sanitaria provvederà quindi a verificare, oltre alla
sicurezza dei macchinari, anche l'applicazione delle misure di
protezione per ridurre al massimo l'esposizione, assicurando
adeguata formazione e consulenza per il loro efficace utilizzo,
anche attraverso la predisposizione e somministrazione di apposite
linee guida e lo studio di soluzioni innovative.
La protezione dei lavoratori agricoli dal rischio chimico deve
essere inoltre compatibilizzata ed inserita nell'ambito dell'intero
processo di salubrità e sicurezza dell'intera filiera alimentare,
di cui al provvedimento citato nell'obiettivo e, in particolare,
nell'ambito di questo processo, con l'attività di verifica
dell'immissione in commercio, del corretto utilizzo e dello
smaltimento dei fitofarmaci, di competenza dell'Assessorato
all'agricoltura e dell'Istituto Agrario S. Michele/Fondazione Mach,
nonché con tutte le altre misure e provvedimenti concernenti il
contenimento dell'inquinamento ambientale derivabile dall'utilizzo
di queste sostanze.
MODALITA' E TEMPI DI ATTUAZIONE Da
definirsi
COSTI DELL'INTERVENTO
v. Obiettivo 4
SOGGETTI COINVOLTI
Azienda provinciale per i servizi sanitari
Assessorato all'agricoltura
Fondazione Mach
|
OBBIETTIVO 6
Rafforzamento dell'attività di formazione alla sicurezza per i
lavoratori del settore agricolo da parte dell'Agenzia del Lavoro
(rispetto a quella ordinaria già in atto), attraverso uno specifico
progetto finanziato con i fondi assegnati alla stessa dall'"Accordo
ai sensi dell'art. 11, comma 7, del Decreto Legislativo 9 aprile
2008, n. 81, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
L'Agenzia del lavoro ha elaborato il "Piano straordinario della
formazione per la sicurezza", attualmente in fase di approvazione
presso la Giunta provinciale, previsto e finanziato dall'Accordo
sopra citato e che individua gli obiettivi, le priorità, le
sinergie e la rete per il rafforzamento e la qualificazione,
tramite una campagna straordinaria, dell'attività formativa
generale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Una delle priorità individuate riguarda il comparto
dell'agricoltura e pertanto anche a livello provinciale sono stati
definiti una serie di interventi di formazione che riguardano
questo settore, che nell'ottica di integrazione alla base del
presente Piano, dovranno essere raccordati con quanto previsto al
successivo Obiettivo 7.
MODALITA' E TEMPI DI ATTUAZIONE v. successiva
deliberazione della Giunta provinciale
COSTI DELL'INTERVENTO
La spesa per l'attività di formazione nel comparto agricolo viene
sostenuta nell'ambito del seguente fondo:
Fondi Ministeriali 405,00 Euro
Coofinanziamento già stanziato dell'Agenzia del lavoro (30%) 121,50
Euro
Nessun onere aggiuntivo
SOGGETTI COINVOLTI
Agenzia del lavoro
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OBBIETTIVO 7
Formazione alla guida sicura dei conducenti delle macchine
agricole, attraverso l'istituzione, da parte della Scuola
antincendi della Provincia, di un apposito corso.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Lo scopo principale di questo obiettivo è quello di ridurre i
rischi correlati alla conduzione di mezzi agricoli, formando utenti
preparati alle corrette tecniche di guida del mezzo agricolo in
condizioni di particolare difficoltà. La formazione sarà realizzata
da docenti, incaricati dalla Scuola Provinciale Antincendi.
Oltre all'attività di formazione, il progetto prevede attività
complementari di partnership (in primo luogo, con la Fondazione E.
Mach) e la promozione di attività di collaborazione con l'Agenzia
del lavoro per lo sviluppo e l'integrazione di piani comuni
didattico - formativi di settore (cfr. anche Obiettivo 6), nonché
in rapporto con aziende di settore, specializzate in dispositivi di
sicurezza delle macchine agricole e sistemi di telesoccorso, per la
ricerca e l'adozione di sistemi per la riduzione dei rischi in
oggetto.
MODALITA' E TEMPI DI ATTUAZIONE
Per l'anno 2010 si prevedono 20 corsi della durata di una giornata
(8 ore) e per max. 25 discenti ognuno (appartenenti a qualsiasi
delle sezioni sopra individuate).
Il corso sarà effettuato a pagamento a prezzo concorrenziale e ai
partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione che
per le aziende agricole potrà essere anche accreditato come titolo
di adempimento agli obblighi formativi di cui all'art. 37 del D.
lgs. n. 81/08. Inoltre, una volta consolidato, la sua
frequentazione potrà costituire titolo preferenziale per accedere
alle incentivazioni provinciali previste per il settore.
La fase formativa si svilupperà tra una parte teorica e una parte
pratica di simulazione su un campo appositamente predisposto
nell'area addestrativa di Marco di Rovereto.
COSTI DELL'INTERVENTO Per la formazione di
circa 500 persone all'anno, si prevede la seguente spesa:
Ogni corso € 2.250 - 20 corsi (all'anno) Euro 45.000
Un corso per abilitazione docenti Euro 5.000
- TOTALE Euro 50.000
SOGGETTI COINVOLTI
Scuola provinciale antincendi - Servizio antincendi e protezione
civile
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