Inaugurato nelle Gallerie l’«Abbecedario» della storia trentina
Si intitola «Storicamente ABC», una mostra che racconta la storia degli ultimi due secoli del Trentino e dei Trentini, uno per lettera dell'alfabeto

Sono state inaugurate oggi le
Gallerie di Piedicastello, gestite dal Museo Storico del Trentino
per rappresentare la nostra storia.
Si tratta delle due canne della circonvallazione che fino a due
anni fa passava sotto il Doss Trento per sbucare nel centro storico
dell'antico borgo della città oltre Adige. Erano state recuperate
già per contenere il materiale rappresentativo delle sofferenze
patite dalla gente tridentina nel corso della Grande Guerra nel
90esimo anniversario dalla sua fine.
Adesso le due gallerie sono state rimesse a nuovo per consentire
alla gente di godersi in tutta sicurezza i 6.000 metri quadrati di
esposizione.
La temperatura media si aggira sui 10 gradi in tutte le
stagioni.
Le gallerie sono due, una bianca (quella in direzione Sud) e una
nera (quella in direzione Nord). Quella nera si presta ad una
maggiore rappresentazione scenica e multimediale degli argomenti
che si vogliono svolgere. Quella bianca è una vera e propria via
documentale, con biblioteca, emeroteca, postazione computer e
quant'altro per consentire ai visitatori di prendere conoscenza di
ciò che li ha interessati di più.
Stamattina è stata inaugurata dal presidente Dellai la nuova
mostra, alla quale ha voluto la presenza dei ragazzi (foto).
Il tema affrontato e rappresentato si intitola «Storicamente ABC»,
una mostra che racconta la storia del Trentino e dei Trentini nel
corso dell'800 e del 900 attraverso 21 argomenti, uno per lettera
dell'alfabeto. Le lettere straniere (K, J, Y e W) non sono
contemplate. Si parte dalla A come Autonomia, per finire con la Z
di Zambana.
L'«abbecedario» si sviluppa nella Galleria nera, attraverso la
sequenza dei lemmi che riportano il racconto soggettivo di
testimoni che nell'insieme hanno costruito il Trentino negli ultimi
due secoli.
All'interno della medesima canna nera ci sono due corridoi, uno
direzione Nord e l'altro direzione Sud. All'andata si conosce la
storia del Trentino, poi al ritorno si vedono i personaggi assumere
volti concreti. Sono i Testimoni del Trentino.
Al centro della galleria interrompe la «lettura» un'installazione
evocativa della potenza delle centralki idroelettriche, mentre le
estremità del tunnel simboleggiano il Trentino come caratteristica
terra di confine.
La Galleria bianca è caratterizzata da una mostra introduttiva
sulla «invenzione del territorio», un modo di accostarsi al
Trentino e alla sua storia con spazi destinati alla didattica, alla
formazione e all'approfondimento.
Nel mezzo della galleria uno spazio apposito è stato pensato per
gli eventi temporanei, illuminato da un grande murale che
rappresenta l'allegoria della nostra speciale autonomia.
La rappresentazione del Trentino parte da una mappa del 1570 del
Gastaldi per arrivare alla fotogrammetria delle foto aeree. Oltre
alle cartine geografiche sono rappresentate le sagome di 18
personaggi trentini.
Infine, il percorso espositivo propone un plastico interattivo
(foto sopra), che
illustra i cambiamenti dei confini del Trentino dal '700
all'Euregio.
Come abbiamo detto, il murale, che è stato fatto da graffitari del
Centro sociale «Bruno», è un'allegoria del Trentino. Vi si vedono
in sostanza i Trentini nel mondo, attraverso le loro sofferenze, le
loro conquiste, i loro apporti all'umanità.
Bello l'inserimento di un grattacielo di New York che sorge
dall'Italcementi, fantastiche le punte del Golden Gate che sbucano
dalla nebbia di San Francisco, emblematica l'immagine presa da
Guernica di Picasso, allegorica l'aquila di Trento che per ottenere
la libertà perde qualche piuma e qualche soldo (nella foto che segue e in quella sotto
il titolo).