Klimahouse 2020: quando una fiera si trasforma in movimento
Nata come idea audace con grandi potenzialità, oggi - 15 anni dopo - i numeri dell’edizione 2020 confermano il successo con 36.000 visitatori da tutta Italia
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L’obiettivo di Klimahouse è ormai chiaro: smettere di essere una semplice fiera, per diventare un vero e proprio movimento a favore di una maggiore sostenibilità di tutti gli aspetti dell’esistenza.
La progettazione della manifestazione riflette quindi tale ambizione; i quasi 500 espositori dall’Italia e dall’estero rimangono il cuore pulsante della fiera, con i loro prodotti e servizi, i bestseller, le innovazioni e l’impegno.
Ma Klimahouse è anche molto di più: un luogo di incontro e di ispirazione e un'occasione di scambio tra persone che condividono lo stesso pensiero. Perché, oggi più che mai, tutti i soggetti coinvolti - produttori, progettisti e proprietari di edifici – sono pienamente consapevoli che l’unica strada da percorrere è quella del risparmio delle risorse, dell'efficienza energetica e della salubrità nell'edilizia e nell'abitare.
Il principio guida di Klimahouse risulta pertanto estremamente appropriato: avvicinare al tema dell’edilizia sostenibile e ispirare con le nuove possibilità offerte dall’architettura moderna non solo gli esperti, ma anche tutti i cittadini.
È proprio in quest’ottica di apertura oltre il padiglione fieristico, verso l’intera società, che quest’anno sono nate due iniziative diverse, ma ugualmente importanti.
Da un lato «Klimahouse per Bolzano» con il coinvolgimento di ristoranti e negozi del centro storico che, durante i quattro giorni di manifestazione, hanno proposto menù a km0, o di filiera corta, e soprattutto si sono impegnati a non usare posate, bottiglie o sacchetti in plastica.
Dall’altro «Onda Z@Klimahouse2020» che ha riunito presso la Libera Università di Bolzano più di 60 giovani provenienti da tutta Italia che, in soli due giorni e divisi in 10 squadre, si sono impegnati ad elaborare progetti concreti per contrastare l’emergenza climatica.
I ragazzi sono stati accompagnati nell'hackathon da quattro mentori, due esperti di eco-social design dell'Università di Bolzano e otto studenti universitari provenienti da tutta Italia.
L'entusiasmo ha portato gli studenti a lavorare anche la notte con ricerche, calcoli e prove di presentazione incessanti. I risultati sono stati dieci progetti estremamente interessanti: case pensate per conservare le memorie delle aree costiere a rischio, alberi ignifughi che potrebbero arginare o rallentare gli incendi nei boschi, vasi per arredo urbano in grado di depurare aria e generare energia dalle fronde delle piante, orti urbani efficienti condivisi su terrazze o facciate di edifici in città, banche di semi condivisi dalla comunità e molti altri.
«È stato straordinario vedere ragazzi tra i 16 e i 20 anni mettersi a lavoro per immaginare soluzioni. Insieme qualcosa possiamo provare a farlo se c’è volontà, senso di responsabilità, azioni concrete, – conclude l'ideatore Massimiliano Ventimiglia dopo due giorni intensi.»
«L'interesse dei media è stato più alto che mai; i principali media nazionali, ad esempio, hanno parlato di Klimahouse nei principali notiziari della sera: un contributo decisivo per il posizionamento dell'Alto Adige come “KlimaLand”, – spiega il Direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur. – L'accresciuto interesse mediatico è sicuramente dovuto anche alle nuove iniziative del programma, come l'estensione di Klimahouse a tutta la città di Bolzano e soprattutto al coinvolgimento della "Generazione Z.»
Tra le più importanti iniziative della manifestazione si conferma Klimahouse Trend, un premio organizzato dal Politecnico di Milano e da Fiera Bolzano, rivolto alle aziende che si sono contraddistinte per le eccellenti capacità nella ricerca industriale e/o tecnologica, nonché per lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti innovativi nel campo dell'edilizia sostenibile ed energeticamente efficiente.
Tra le 53 candidature sono state inizialmente selezionate le 10 aziende finaliste tra le quali la giuria, composta da sette membri e presieduta da Niccolò Aste, professore al Politecnico di Milano, ha infine scelto i tre vincitori.
I premi sono dunque stati assegnati al sistema costruttivo «LinaHAUS» di LenEco Srl che mediante l’utilizzo di componenti interamente in legno non trattato permette di realizzare edifici in legno massiccio senza strati di rivestimento aggiuntivi, semplificando dunque la posa ed evitando l’utilizzo di derivati dal petrolio.
Il sistema di stoccaggio ad idrogeno «Hy2green» di GKN Sinter Metals SpA è stato premiato in quanto in grado di stoccare l’energia prodotta localmente da fonti rinnovabili sotto forma di idrogeno e riconvertirla in energia elettrica e/o termica.
Infine Fröling srl ha ricevuto il premio per la sua caldaia a pellet a condensazione «Fröling PE1c pellet», che integra un filtro antiparticolato elettromagnetico autopulente, in grado di combinare un'elevata efficienza con una significativa riduzione delle emissioni nell'ambiente.
Michael Mair am Tinkhof di GKN Sinter Metals SpA si dichiara molto soddisfatto della sua presenza a Klimahouse e del Trend Award.
«In qualità di fornitore leader del settore automobilistico, abbiamo voluto presentare la nostra innovazione a Klimahouse perché riteniamo che l'accumulo di idrogeno per l'approvvigionamento energetico nel settore edile sia molto promettente.
«L'afflusso alla manifestazione è stato enorme e i visitatori della fiera - soprattutto architetti e ingegneri - erano molto interessati al nostro nuovo sviluppo.»
I tre giorni di Congresso Internazionale hanno permesso di fare il punto sui risultati ottenuti nel settore in questi anni, ma soprattutto di guardare ai nuovi grandi traguardi che si stagliano all’orizzonte.
«Tradition and Innovation» è il titolo che, non a caso, è stato scelto quest’anno. Il mondo della costruzione si è confrontato con le stringenti tematiche dell’attualità, primo fra tutti il problema del cambiamento climatico, proponendo efficaci soluzioni grazie al supporto delle nuove tecnologie.
Per tre giorni, numerosi relatori di fama internazionale si sono alternati sul palco per parlare delle possibilità offerte da un materiale come il legno e dell’applicazione in architettura delle moderne tecnologie di AI e robotica.
L'ultimo giorno del Congresso, come di consueto, i partecipanti hanno potuto scoprire progetti particolarmente innovativi della scena architettonica locale e internazionale, con nomi illustri come Louis Paillard, Jürgen Bartenschlag dello studio berlinese Sauerbruch Hutton e Armand Paardekooper Overman dello studio di architettura olandese Mecanoo.
Con una soluzione innovativa per migliorare la qualità dell'aria nelle aule scolastiche, la start-up che ha trionfato al Klimahouse Future Hub di quest'anno è stata «FBP - Future is a Better Place» che si è aggiudicata la quinta edizione del concorso, nonché il premio speciale dell’Agenzia CasaClima, con «Fybra», un prodotto che combatte i cali di concentrazione degli alunni e li sensibilizza alla cultura della sostenibilità.
In occasione della finale di venerdì sera al NOI Techpark le undici startup si sono battute per il favore della giuria - composta da undici membri - fino al secondo turno di pitching, che comprendeva FBP, la startup altoatesina Rentmas e la pugliese Graffiti for Smart City. Il premio del pubblico è andato invece alla startup Meo Energy che offre un sistema in grado di gestire automaticamente i flussi di energia provenienti dalle abitazioni.
I Klimahouse Tours, dieci visite guidate estremamente diversificate tra loro, sono un appuntamento fisso: oltre a lussuosi hotel, istituti di formazione per bambini e condomini ristrutturati, in programma c'erano anche vere e proprie case da sogno – selezionate con grande competenza e passione dalla Fondazione Architettura Alto Adige sotto la guida dell'Arch. Rudi Zancan.
Quasi 190 i partecipanti che non si sono lasciati sfuggire l'occasione di conoscere e vedere da vicino i migliori esempi dell’architettura sostenibile locale.
Anche Klimamobility, l’incontro dedicato alla mobilità sostenibile che si è svolto per la terza volta nell'ambito di Klimahouse, è stato in grado di convincere i suoi circa 200 partecipanti.
Prossimo appuntamento con il futuro della costruzione: Klimahouse Toscana, in programma dal 12 al 14 novembre a Firenze.