Sabato il concerto del maestro Uto Ughi a Riva del Garda

Si esibirà il 6 settembre all'auditorium della chiesa di San Giuseppe

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«Frequento il Garda da quand'ero ragazzo, è un luogo con il quale ho un legame affettivo particolare, per la sua bellezza unica, struggente. E per riconoscermi molto in questo paesaggio, nella cultura, in un'atmosfera che non c'è da nessun'altra parte, adatta alla contemplazione, dunque alla musica e al violino.»
Così il maestro Uto Ughi parla del suo atteso concerto di Riva del Garda, che si svolge sabato 6 settembre all'auditorium della chiesa di San Giuseppe, l'inizio è alle ore 21.
 
Preceduto, venerdì 5 settembre al Conservatorio, da un pomeriggio dedicato al dialogo aperto con gli studenti, per la sensibilizzazione delle nuove generazioni di musicisti alla musica classica (l'inizio è alle ore 17, l'ingresso libero), attività che Uto Ughi svolge con passione da tanti anni.
Il concerto fa parte di «Note dal Garda», un festival nuovo ma dall'ambizione salda: diventare un appuntamento di altissimo livello, forte di un percorso tematico itinerante che si svolge in suggestive location del lago di Garda, e del talento di uno dei massimi violinisti del mondo, accompagnato per l'occasione da «I Filarmonici di Roma», nell'àmbito di un sodalizio artistico già collaudato e capace di creare eventi musicali di prima grandezza.
 
La tappa conclusiva è proprio quella di Riva del Garda, dopo la prima a Gargnano (mercoledì 3 settembre) e la seconda a Limone sul Garda (il giorno seguente).
Il programma è diverso per ognuna delle tre serate, e a Riva del Garda prevede l'apertura con Wolfgang Amedeus Mozart e la sinfonia in la maggiore n 29 «k 201» per Orchestra (allegro, moderato, andante minuetto, allegro con spirito); a seguire Tommaso Vitali e la sua ciaccona in sol minore (la ciaccona è una forma musicale legata all'omonima danza cinquecentesca, di origine spagnola) e quindi l'«Havanaise» di Camille Saint-Saëns; poi Uto Ughi e «I Filarmonici di Roma» eseguiranno un'altra ciaccona, quella di Luigi Boccherini, alla quale faranno seguito l'adagio e rondò in mi maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart; Meditation op. 42 n. 1 di Pyotr Ilych Tchaikovsky; e la fantasia sui temi della Carmen di Bizet scritta dal compositore e grande violinista spagnolo Pablo de Sarsate.


 
«A Riva del Garda il programma propone pezzi molto diversi – spiega il maestro Uto Ughi – alcuni molto noti, altri poco conosciuti, accomunati però dal fatto di essere tutti molto importanti per il violino, e come tali per essere stati eseguiti dai maggiori virtuosi di questo strumento. I primi pezzi sono improntati alla vivacità, per andare poi gradatamente verso registri più introspettivi».
A Riva del Garda il maestro Uto Ughi si è già esibito in passato, parecchi anni fa, nello stesso auditorium della chiesa di San Giuseppe.
«Anche se è passato molto tempo me lo ricordo bene – racconta il maestro – e ne conservo un bel ricordo; qui il pubblico è composito, ci sono spettatori di provenienza geografica e cultura molto diverse, ma in fondo i pubblici di tutto il mondo si assomigliano tutti; in realtà tutto sta alla capacità dell'artista di comunicare».
 
A Riva del Garda Uto Ughi incontrerà anche i giovani studenti di musica.
«Sì, questo è molto, importante. Lo chiedo sempre, dappertutto dove vado, di incontrare i giovani; l'ho fatto di recente a Roma, a Napoli, a Palermo, a Milano, a Venezia. I giovani sono il pubblico di domani, e se non coltiviamo la musica nei giovani avremo le sale vuote. Oggi il pubblico è composto per la maggior parte da persone di età avanzata, mentre i giovani non ci sono, e questo principalmente per le per carenze della scuola. Dobbiamo fare qualcosa, sennò abbiamo perso il pubblico di domani.» 
Il festival «Note dal Garda» è organizzato dall'associazione culturale «Arturo Toscanini» di Savigliano, con la direzione artistica del maestro Uto Ughi e la collaborazione dei Comuni di Gargnano sul Garda, Limone sul Garda e Riva del Garda.