Il futuro di Rovereto? È Rovereterò – De i Macéta
La satira sforna una serie di notizie rivedute e corrotte dai nostri amici
Anche la tranquilla esistenza della terra trentina sembra essere scossa in questi ultimi giorni da una serie di eventi.
A Trento e Rovereto, in un’operazione antidroga sono stati arrestate undici persone provenienti dal Gambia, richiedenti asilo. È triste sapere che anche i bimbi degli asili africani spaccino droga.
Meno male che a Trento, dopo decenni di vergognoso silenzio, si è celebrato il «Giorno del Ricordo». Lo hanno fatto il… il… il… vabbè.
Il Comune di Volano ha dichiarato guerra alle cacche dei cani, con multe fino a 50 euro.
Ci fossero gli elefanti, con una sola cacca risanerebbero il debito dell’intera provincia…
Alla nomina del Consiglio direttivo dell’associazione Società Filarmonica di Trento, quelli in disaccordo se ne sono andati, facendo su fagotto. Gli oboi sono salvi.
Invece, al termine del delicato incontro fra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, finalmente si è trovato un accordo sul futuro di Rovereto: è «Rovereterò».
Mentre al convegno di Trento su «Olio d'oliva: il piacere del benessere», gli interventi troppo prolissi non hanno permesso di giungere al nocciolo della questione, in Lessinia si è trascorso un «San Valentino tra i lupi».
Le coppie di innamorati sono state accompagnate alla scoperta dell’habitat del lupo. E pazienza se in quella magica atmosfera l’amato ci ha provato, perché si sa che anche l’uomo può perdere il pelo, ma non il vizio.
Ai lettori appassionati di Lotto consigliamo il numero 30.
30 i nodi dell’Òra che ha spazzato il litorale tra Riva e Torbole, praticamente una giornata rasta.
30 i limiti di velocità (?) levati a Rovereto, fra le vibranti proteste di lumache e tartarughe.
A noi non resta che sperare in un futuro migliore, magari affidandoci a quel tizio di Storo che fa le previsioni del tempo «leggendo» le cipolle.
Chissà cosa fa con i cachi…
Luca & Siro, i Macéta