Il prezioso cammino di Dante – Di Giuseppe Casagrande

Il maestro orafo Diego Percossi Papi rende omaggio al Sommo Poeta narrando con i suoi preziosi gioielli il percorso della Divina Commedia

L'ambasciatrice italiana a Sofia Giuseppina Zarra.
 
Gioielli, diademi, pietre preziose. In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, l’Ambasciata Italiana di Sofia e l’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la Galleria Nazionale Ex Palazzo Reale, presentano per la prima volta in Bulgaria le opere del gioielliere romano Diego Percossi Papi, Accademico della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon e Maestro orafo dell’Università e Nobil Collegio di S. Eligio.
La Galleria Nazionale si unisce cosi alle celebrazioni dantesche a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta con una mostra fuori dal comune ideata dall’Ambasciatrice della Repubblica Italiana in Bulgaria Giuseppina Zarra.
Quest’ultima durante la conferenza stampa ha ringraziato la Biblioteca dell’Accademia Bulgara delle Scienze per aver gentilmente prestato delle rare edizioni della Divina Commedia in bulgaro ed italiano e l'Istituto italiano per il commercio estero.
 
Con i suoi gioielli d’autore il famoso atelier romano rende omaggio al Sommo Poeta narrando, con preziosi gioielli e opere d'arte, il percorso purificatore intrapreso nella Divina Commedia.
La prima mondiale della mostra è stata inaugurata in piazza Alessandro I, nella sala da ballo dell’Ex Palazzo Reale.
L’esposizione dal titolo "Il Prezioso Cammino di Dante: la Divina Commedia nei gioielli di Diego Percossi Papi" sarà fruibile fino al 30 aprile.
Nel corso dei secoli, la Commedia è stata oggetto di innumerevoli interpretazioni e riletture nei vari campi artistici.
 

Il manifesto della mostra «Il prezioso cammino di Dante».
 
Dipinti, sculture, saggi, mostre e rappresentazioni sono state dedicate all’opera. L’arte del gioiello non è da meno.
Diego Percossi Papi e il suo atelier hanno ideato un’originale proposta espositiva.
I pannelli fotografici in esposizione-attraverso una mirabile conoscenza dell’arte orafa- mirano a suscitare nel visitatore le stesse emozioni descritte dal Sommo Poeta e connotano le luci e i colori nell’esatta ambientazione del canto, realizzando innumerevoli parallelismi tra le terzine dantesche e i gioielli.
Tre figure emblematiche aprono la strada: Caronte, il quale introduce alla mostra e alla sala dedicata all’inferno, le Erinni e il Minotauro che fanno da «guardiani» alla seconda sala dedicata al Purgatorio e nella terza, Beatrice, la donna angelo che invita i visitatori nella terza sala del Paradiso.
Da contorno a questi «totem tematici» troviamo i pannelli illustrativi, che spiegano il legame simbolico tra le creazioni dell’atelier Percossi Papi e l’opera.
 
La mostra, inizialmente prevista per lo scorso novembre, slittata a causa della pandemia, si colloca non a caso nel mese dell’Italian Design Day 2022, promosso dall’intera rete diplomatico-consolare italiana.
L’obiettivo della mostra è l’esportazione all'estero dell'eredità artistica e culturale italiana, frutto di un raffinato e armonioso rapporto tra storia, cultura, arte e artigianato di altissimo livello.
E proprio attraverso i gioielli, fedelmente riprodotti con particolare cura dei colori e degli smalti, Diego Percossi Papi compie il più grande omaggio all’opera dantesca.
Creatività, maestria orafa, senso della bellezza, cultura, amore per il suo lavoro e per la sua città, per la sua storia millenaria e la sua arte, sapienza antica e grande curiosità, fanno dì Diego Percossi Papi un artista moderno ed artigiano orafo e della sua bottega un luogo dal fascino irresistibile.
Legatissimo al suo atelier di famiglia, sostiene: «ringrazio mia moglie Maria Teresa, senza il cui aiuto sicuramente oggi non sarei qua. Inoltre, mia figlia Valeria, autrice di tutte le foto presenti nel catalogo e mio figlio Giuliano, maestro di laboratorio, il quale ha realizzato tutte le istallazioni che state per visionare».
 

L'omaggio a Dante nell'anniversario dei 700 anni della morte.
 
L'ambasciatrice italiana in Bulgaria, Giuseppina Zarra, che ha voluto fortemente questa mostra nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha guidato magistralmente la realizzazione collaborando a stretto contatto con Diego Percossi Papi e il suo atelier, con cui condivide la cura dei dettagli e l’amore per la bellezza italiana e con la curatrice della mostra Irina Dilkova.
L’opera dantesca, così come i prodotti di Percossi Papi, sono pezzi unici, inizialmente pensati e prodotti per artisti e intellettuali, ma indubbiamente apprezzabili da tutti. Lo spettatore è guidato-così come accade al Poeta- nel suo prezioso cammino da pannelli con grandi riproduzioni iconografiche di Gustave Dorè e vivacissimi dettagli dei gioielli esposti.
E dunque grazie all’atelier Percossi Papi, a Giuseppina Zarra, alla Galleria Nazionale, alla direttrice Iara Boubnova e all'Istituto Itliano di Cultura di Sofia sarà possibile ammirare per oltre un mese questo connubio artistico tra letteratura e pietre preziose.
 
La mostra conclude così idealmente l’anno di Dante a 700 anni dalla sua morte, poiché - come suggerisce l’Ambasciatrice Giuseppina Zarra «in questa mostra è racchiuso il genio italiano, fatto di intuizioni, idee originali, sapienza antica, cultura ed esperimenti, amore per il bello e grande capacità artigianale».
E conclude citando Leonardo: «La Divina Commedia rappresenta una sfida per tutti.
«Per una volta che hai assaporato il volo, camminerai sulla terra con gli occhi rivolti verso il cielo perché li sei stato e li desidererai ardentemente tornare.»
 
Giuseppe Casagrande – [email protected]

Alcuni gioielli dell'atelier del maestro orafo Diego Percossi Papi.