Aggiornata classificazione di fiumi, laghi e acque sotterranee

Il monitoraggio delle acque trentine viene compiuto dall’Appa a partire dal 2014 e serve a definire le azioni previste dal piano di tutela

Fiumi, laghi e acque sotterranee. La valutazione dello stato ecologico e chimico di queste importanti risorse del territorio trentino è servita a definire la loro classificazione qualitativa che rientra nell’aggiornamento approvato oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore provinciale all’ambiente, Mario Tonina.
«L’aggiornamento della classificazione qualitativa delle acque trentine – osserva l’esponente dell’esecutivo – si pone come strumento guida per orientare le attività umane che hanno un’interferenza con i corpi idrici trentini, anche attraverso l’attuazione di misure in grado nel tempo di consentire un ulteriore miglioramento della qualità delle acque.»
Il monitoraggio delle acque è stato curato dall’Appa, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, nell’ambito delle attività eseguite istituzionalmente.
 
Secondo la normativa statale e comunitaria, in Trentino è il Piano provinciale di tutela delle acque – approvato nel 2015 – a regolare questa attività, che prevede anche una valutazione di fiumi, laghi ed acque sotterranee.
Il Piano ha una durata di sei anni e l’Appa, dopo aver effettuato una prima ricognizione a metà periodo, già approvata nel 2019 e relativa al triennio 2014-2016, ha provveduto ad una nuova indagine.
La classificazione approvata oggi e relativa al triennio 2017-2019, chiude il ciclo di 6 anni di monitoraggi 2014-2019.
La normativa richiede che entro il 2027 le acque principali raggiungano l’obiettivo di qualità ambientale corrispondente allo stato «buono».
 
Per quanto riguarda i 412 corpi idrici fluviali monitorati da Appa, nel periodo compreso tra il 2014 e il 2019 l’85% di essi raggiunge almeno lo stato ecologico buono e il 99% lo stato chimico buono.
Per quanto riguarda gli 8 laghi, sono 3 a raggiungere lo stato ecologico buono, mentre gli altri 5 raggiungono lo stato sufficiente (tutti, invece, raggiungono lo stato chimico buono).
Per quanto riguarda infine le acque sotterranee, dei 10 corpi idrici monitorati solo 1 non raggiunge lo stato chimico buono.