Assemblea della Cantina sociale Mori Colli Zugna
Approvati il bilancio e le modifiche allo statuto – La remunerazione passa da 81,07 a 99,09 euro al quintale
Il bilancio della Cantina Mori Colli Zugna è stato approvato col voto unanime dell'assemblea; voti unanimi - o comunque ad ampissima maggioranza - anche per le modifiche allo statuto e al regolamento sottoposte - una per una - al giudizio dei presenti.
L'assemblea ha anche votato, per alzata di mano e senza astenuti o contrari, quattro consiglieri: confermati Tiziano Gazzini (Mori) e Lino Canali (Castione); Luciano Tosin (Marco) subentra a Ettore Modena giunto a fine mandato, mentre Rodolfo Trainotti (Santa Margherita) subentra a Nello Tomasi anch'egli a fine mandato.
Durante la parte straordinaria dell'assemblea (variazioni di statuto e regolamento) è stato presente il notaio Rita Fochesato.
I dati di bilancio sono stati esplicitati dal direttore Luciano Tranquillini mentre, per il collegio sindacale, la relazione è stata letta dal presidente Franco Piccinelli.
Alla serata all'auditorium di Mori sono stati presenti anche il direttore di Cavit Enrico Zanoni - che ha proposto un'analisi dei mercati di riferimento - e l'enologo Andrea Faustini (anch'egli di Cavit) che ha annunciato nuovi servizi a disposizione dei soci, anche per integrare le consulenze un tempo garantite gratuitamente dalla Fondazione Mach e, oggi, divenute a pagamento.
Tra le indicazioni per il futuro, il presidente Saiani auspica un impegno della Provincia per la realizzazione degli impianti irrigui, in particolare sull'Altopiano di Brentonico.
Paolo Saiani, nella sua relazione, ha fornito molti dati. La gestione, chiusa al 31 luglio 2015, presentava una giacenza di 12.039 ettolitri contro i 18.769 della precedente annata: una riduzione del 35% dovuta alla scarsa produzione 2014, quasi completamente assorbita dal mercato.
La produzione della vendemmia 2014 è stata di 67.565 quintali, in riduzione del 28,3 % rispetto al 2013 e del 15 % rispetto alla media delle ultime cinque annate; una riduzione comunque in linea con le medie regionali.
Le uve a frutto bianco sono state 58.856 quintali (-26%), quelle a frutto rosso 8.709 quintali (- 42%) rispetto alla vendemmia 2013.
Il conferimento è iniziato il 25 agosto e si è concluso il 30 settembre, per un totale di 33 giorni di vendemmia.
«I lavori sono proseguiti al meglio - spiega Saiani - e questa quarta vendemmia nella nuova struttura conferma la bontà delle scelte effettuate. È stata una delle raccolte più difficoltose dell’ultimo decennio, sia sotto il profilo sanitario, sia per grado di maturazione del prodotto, che è stato raccolto con notevole anticipo rispetto al periodo ottimale. I risultati sui vini sono comunque molto soddisfacenti e dignitosa è stata la collocazione sul mercato. Grandi sono stati, infatti, gli sforzi dei soci in campagna, per consegnare una qualità comunque in linea quello che viene richiesto dai partner commerciali.»
La remunerazione passa da 81,07 a 99,09 euro di media al quintale. In termini di liquidazione si passa da 7.637.091 a 6.695.196 euro.
L’utile d’esercizio è pari a 48.394,29 euro, in linea con una gestione ordinaria della cantina, e va ad aggiungersi al patrimonio che risulta essere superiore ai 9 milioni.
La funzionalità della cantina, unita all'accuratezza del lavoro dei soci in campagna, ha permesso una capacità d’incantinamento notevole, arrivata a 9.560 quintali giornalieri e con la possibilità di selezionare la stessa uva per zona di provenienza, vocazionalità territoriale e per le intrinseche qualità (grado e stato sanitario).
Il presidente ha poi proposto alcune considerazioni sulla vendemmia 2015.
I dati produttivi della Cantina Mori Colli Zugna sono in riduzione, rispetto alla media del quinquennio, di circa un 11 % dovuto alla forte grandinata di giugno e a un periodo di siccità che ha colpito soprattutto la montagna.
In tal senso, Saiani ha insistito sull'importanza di realizzare gli impianti irrigui in particolare sull'altopiano di Brentonico, dove ci sono già due progetti che devono semplicemente essere finanziati.
Serve, ovviamente, un impegno importante da parte della Provincia.
Sul piano commerciale, il mercato si presenta stabile con un leggero rialzo dovuto soprattutto alla riduzione delle scorte.
«In questo periodo di incertezza, un punto fermo per la commercializzazione del prodotto 2015 è il consorzio di secondo grado Cavit, che continua a crescere e sostenerci».
Alla stessa Cavit, quest'anno il conferimento è stato di circa 60.870 ettolitri, pari a oltre l’85%. I programmi commerciali restano gli stessi dello scorso anno e buoni segnali vengono dal vino imbottigliato, venduto nel canale bar e ristorazione: una nicchia che dà buone soddisfazioni, anche di immagine.
Novità incoraggianti ci sono anche per la commercializzazione del nuovo spumante Morus, prodotto sulle pendici del Baldo.