Ricordando Don Giovanni Chemini, sacerdote e scout
La sua passione era cominciata nel maggio 1945 quando, ancora seminarista, fu tra i fondatori e animatori del Gruppo scout di Borgo Valsugana.
Don Giovanni Chemini (familiarmente don Gianni) era nato a Borgo Valsugana il 12 gennaio 1925.
Il suo impegno nell’A.S.C.I. (Associazione Scout Cattolici Italiani) inizia nel maggio 1945 quando, ancora seminarista, è tra i fondatori e animatori del Gruppo scout Borgo I° a Borgo Valsugana.
Da subito s’appassiona a questo che non è soltanto il movimento internazionale creato da Lord Robert Baden Powell, ma è un autentico stile di vita.
Lo ritiene utilissimo per la formazione umana e cristiana dei ragazzi, nonché di quanti si preparano alla vita adulta responsabile, consapevole e operosa.
Nel 1947 viene allestito in primo campo estivo in località Piancavalli sul Passo del Broccon, in Valsugana, ove avviene la prima cerimonia della «promessa».
In Val di Sella avviene lo storico incontro di fraternità con l’allora presidente del consiglio dei ministri Alcide Degasperi .
Don Giovanni viene ordinato sacerdote dall'Arcivescovo Carlo de Ferrari il 29 giugno 1949.
Dopo essere stato vice parroco a Grigno dal 1949 al 1953 ed a Mori dal 1953 al 1955, ha ricoperto l’incarico di parroco ad Agnedo dal 1955 al 1968.
Sia a Grigno che ad Agnedo crea i locali gruppo scout, mentre a Mori collabora con quello esistente.
Il primo parroco di S. Donà
Il 29 settembre 1968 (anno in cui Trento fu teatro delle contestazioni studentesche della facoltà di sociologia, del «contro quaresimale» e delle prime rivendicazioni operaie a fianco del movimento studentesco), don Gianni fa il suo ingresso nel popoloso rione di S. Donà.
Qui si fa subito voler bene da tutti per la sua semplicità e disponibilità.
Nel piccolo oratorio (ora sede del circolo anziani) proietta i film la domenica pomeriggio per i ragazzi, anima la catechesi dando vita a piccoli documentari girati in super otto in cui i protagonisti sono proprio i giovanissimi.
Gioca a pallone con i bambini e ragazzi in quell’ex campo di patate che poi diventerà l’attuale campo sportivo del quartiere.
Nei locali della prima canonica, pregni di fumo di tabacco ove impera un «caos organizzato», egli trova tempo per accogliere tutti.
Storica è l’uscita della mitica «Voce di S. Donà», il bollettino parrocchiale ciclostilato, che informava la comunità della vita associativa del rione e che da qualche anno ha ripreso le pubblicazioni grazie al nuovo Comitato di Quartiere.
Ma don Gianni era, per l’epoca, un prete «tecnologico» che sapeva comunicare con mezzi nuovi, infondendo positività a chi lo incontrava.
Una persona che, pur piccola di statura, era grande nel cuore; sapeva far valere i valori in cui credeva: la lealtà, l’amicizia, il rispetto e la carità in primis.
In sintonia con l’associazionismo locale, in particolar modo il Comitato di Quartiere, si da da fare per l’acquisto del terreno per le opere parrocchiali, la concessione di mq 1.500 per la costruzione della Scuola materna, la costruzione della nuova canonica e locali di attività pastorale, la concessione in uso sportivo e ricreativo del campo sportivo, una serie di interventi manutentivi e migliorativi della chiesa parrocchiale.
Don Gianni era una persona dotata di un talento innato ed eclettico in vari settori: era musicista, fotografo, radioamatore, elettricista, ecc. ma soprattutto scout.
Quando qualcuno parlava male degli scout, diceva.
«Alt! Chi si mette contro gli scout si mette contro me….»
Nella primavera del 1969 don Gianni riattiva il settore esploratori dello storico Riparto Trento I°; nel quartiere già esisteva – sin dai primi anni ’60 - il branco lupetti costituito da Diego Zanetti e poi curato da Claudio Tomasi.
Nel 1972 il Riparto conta 120 soci fra lupetti, coccinelle, esploratori, guide, rovers e capi e lui ne è l’assistente ecclesiastico.
Sia nell’attività pastorale che scoutistica don Gianni è affiancato da don Enrico Digños.
Nel 1973, non volendo aderire alla nascente AGESCI (Associazione Guide Esploratori Scout Cattolici Italiani) che inglobava l’ASCI e l’AGI (Associazione Guide Italiane) per ragioni di scelte metodologiche scout operò, per quasi dieci anni, a S. Donà il Gruppo Trento 1° divenendo poi il Gruppo Scout «S. Vigilio» Trento 1° aderente dalla Federazione Scoutistica Europea.
Per diversi anni, fino al 1974 circa, don Gianni è stato pure Assistente ecclesiastico regionale del movimento scoutistico cattolico.
Arciprete a Strigno e sempre scout
Dopo diciannove anni di intensa attività pastorale viene trasferito, nel 1987, a Strigno per assumerne l'arcipretura.
Nello stesso anno rifonda il locale gruppo scout. Nel 1996 diventa assistente anche della neo fondata comunità M.A.S.C.I. (Movimento adulti scout cattolici italiani).
Il 27 giugno 1999 don Giovanni ha festeggiato il suo 50° di servizio a Dio ed alla Chiesa. Per la circostanza gli anziani scout gli avevano riservato alcune parole di circostanza.
«Caro don Gianni, cosa dirti in questo fausto giorno in cui festeggi il 50° della tua dignità sacerdotale. Forse il silenzio e la meditazione varrebbero più di tante parole. L'animo umano ha però bisogno di esprimersi, così come può, anche se vorrebbe essere migliore. Vogliamo dirti Grazie, per la tua disponibilità, per il tuo aiuto, per la tua guida nel metodo dello scoutismo che ormai abbiamo assimilato bene, al punto di essere ancora qui a testimoniare quello che ci hai trasmesso quando eravamo spensierati ragazzi. Grazie ancora per il tuo Cuore, che è diventato il nostro cuore e... se permetti anche della mente. Il dono che ti offriamo presentalo cosi all'altare, come rendimento di Grazia a quel Dio Grande ed Eterno, di cui ti sei fatto servo perché tutti conoscano il Suo infinito Amore. La Comunità di Strigno.»
Nel 2007 in Piazza Duomo a Trento nel corso della cerimonia per il centenario della fondazione del movimento scout, don Gianni affermò che «lo scautismo ha ancora una parola forte per salvare i giovani.»
Per l’occasione alcune sue interviste ed aneddoti furono pubblicate nella fascicolo «Scautismo ieri e oggi: breve storia r testimonianze di vita scout nel Trentino – Alto Adige» curato da Giovanni Sosi.
Nel 2009, a ottantaquattro anni diventa collaboratore pastorale nel decanato di Strigno.
Domenica 7 giugno 2009 la comunità di Strigno, ma in senso lato anche quella della Bassa Valsugana e tutte le persone che gli han voluto bene ,hanno condiviso con lui il prestigioso traguardo del 60° di sacerdozio nel corso della SS. Messa delle 10.30 nella chiesa decanale di Strigno.
L’estremo saluto
Don Gianni ci ha lasciato il 9 novembre scorso, dopo essere stato per un paio d’anni ospite dell’Infermeria del Clero in Corso III Novembre a Trento.
I solenni funerali si sono svolti lunedì 12 novembre nella chiesa parrocchiale della natìa Borgo Valsugana ed hanno visto la partecipazione di tantissime persone fra cui molti sindaci della Valsugana, di amici, scout di ieri e di oggi, ex parrocchiani e di gentile semplice che gli ha voluto bene.
La mesta cerimonia funebre è stata presieduta da numerosi sacerdoti.
Ora le spoglie mortali di questo umile prete dal cuore di scout riposano nel cimitero di Borgo Valsugana, un paese che lo ha visto nascere e che generosamente l’ha accolto quale sua ultima dimora terrena.
Gianko Nardelli