Assomela: In Trentino la produzione di mele 2010 è in crescita
Assomela: In Trentino la produzione di mele 2010 è in crescita
Per la produzione delle mele del
Trentino è stato rilevato un leggero recupero rispetto l'anno
precedente.
La notizia sembra decisamente positiva, se si pensa che l'Alto
Adige presenta un forte calo dell'8%, che in Italia si registra
pure una contrazione, e che pure nel resto dell'Europa la
produzione è in generale ridimensionamento.
La stagione si presenta in ritardo di circa una settimana rispetto
al 2009, con calibri tendenzialmente inferiori, ma con una qualità
elevata.
La notizia ci è pervenuta dall'Ufficio stampa della Cooperazione
Trentina, che cita fonti dell'Assomela, che è il Consorzio delle
Organizzazioni di Produttori di mele italiani e rappresenta l'80%
della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG
(Marlene), VIP e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda e
La Trentina della Provincia di Trento, COZ e Nord Est della Regione
Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco
della Regione Piemonte e Melavì della Regione Lombardia.
Dopo due anni che hanno evidenziato una produzione oltre 11.000.000
di tonnellate, con le difficoltà conseguenti, il 2010 si apre con
una previsione di 9.870.000 tonnellate, che supporta ragionevoli
aspettative per la stagione commerciale entrante.
Entrambe le macroaree dell'EU occidentale e orientale sono
caratterizzate da una significativa contrazione produttiva.
La stagione commerciale conclusa ha anche evidenziato una
importazione di mele provenienti dall'Emisfero Sud costantemente
inferiore rispetto alle annate precedenti.
Ad inizio agosto il volume complessivo di mele importate in EU era
del 16% inferiore rispetto allo stesso momento del 2009.
Le giacenze di mele ad inizio agosto ad livello italiano sono
rientrate nella normalità, supportate da un trend di vendite
costantemente elevato durante tutto l'arco dell'anno. Il volume di
mele in giacenza al 1° luglio in Italia era di 94.860 ton. (-22%
rispetto al 01 luglio 2009).
Anche a livello comunitario il trend di vendita ha consentito di
recuperare l'eccedenza di giacenze verificata ad inizio della
stagione. Al 1° luglio le giacenze di mele comunitarie erano di
287.959 ton. (-17 % rispetto al 01 luglio 2009).
Viene così ad essere trascurabile il possibile effetto di
sovrapposizione tra la nuova produzione 2010, le rimanenze della
produzione 2009 "domestica" e le mele provenienti dall'Emisfero
Sud.
Va infine segnalato un leggero ma costante recupero dei prezzi
delle mele da inizio febbraio ad oggi, che, pur non portando ad una
situazione favorevole per il settore, consente però di guardare
positivamente al futuro.
Tra gli elementi di giudizio va certamente tenuto conto della
problematica economica generale, che determina un approccio più
cauto ed attento del consumatore al mercato.
La mela è peraltro un prodotto che presenta una dinamica di prezzo
abbastanza stabile, sia negli anni che durante l'annata, fatto che
appare apprezzato dai consumatori e dal trend di consumo.
Altri fattori andranno valutati nel prossimo futuro, come la
produzione di mele 2011 nei paesi dell'emisfero sud ed i
quantitativi che saranno importati in Europa, che potrebbero
crescere rispetto alle annate precedenti.
Per quanto possibile ad inizio agosto 2010 diversi fattori fanno
ragionevolmente intravede una stagione 2010/2011 in recupero
rispetto alle ultime due, con presupposti interessanti in
particolare per le Organizzazioni di Produttori del settore, che
dovrebbero trovare spazio per esprimere a pieno le proprie capacità
di commercializzazione.