Siglato l’accordo tra la Provincia e il Gruppo Bonfiglioli
L'azienda emiliana investirà in Trentino 7 milioni nei prossimi 5 anni Verranno creati decine di posti di lavoro ad alta specializzazione

Anticipato da un accordo preliminare
siglato il primo giugno scorso, è arrivata oggi la firma definitiva
sul protocollo d'intesa tra Bonfiglioli Riduttori Spa e Provincia
autonoma di Trento.
L'azienda emiliana - leader mondiale nel settore delle trasmissioni
per l'industria, le macchine semoventi e le energie rinnovabili -
aprirà entro l'anno presso il Polo Tecnologico di Rovereto un
centro di ricerca e sviluppo orientato alla meccatronica.
L'intesa è il primo passo verso un progressivo radicamento in
Trentino, compatibile con lo sviluppo dei nuovi progetti di ricerca
e loro applicazione produttiva.
Il protocollo è stato sottoscritto oggi, a margine della seduta
della Giunta provinciale, da Lorenzo Dellai, presidente della
Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, assessore
provinciale all'Industria, Artigianato e Commercio, Sonia
Bonfiglioli (nelle
foto), presidente di Bonfiglioli Riduttori Spa e Diego Laner,
consigliere delegato di Trentino Sviluppo.
Visibilmente soddisfatto, per la firma dell'importante
collaborazione, il presidente della Provincia autonoma di Trento
Lorenzo Dellai.
«È un segnale molto positivo - sottolinea Dellai - e di
incoraggiamento in un periodo in cui la crisi non è ancora superata
e che quindi richiede la massima attenzione da parte di tutti noi.
Fa piacere che, anche grazie ai provvedimenti in funzione anticrisi
adottati in questi anni, il Trentino abbia mantenuto la propria
capacità attrattiva».
«La scelta del nostro Gruppo di insediare un centro di ricerca a
Rovereto - spiega Sonia Bonfiglioli, presidente di Bonfiglioli
Riduttori Spa - è motivata dall'aver riconosciuto nel «sistema
Trentino» un partner affidabile e competente, capace di interagire
con una realtà mondiale e complessa come la nostra. Il centro di
ricerca si integrerà con gli altri della Bonfiglioli, già esistenti
a Bologna ed in Germania. Solo la capacità di innovazione è la
carta vincente per affrontare con successo le sfide del mercato
mondiale».
Il progetto del Polo Meccatronica, evoluzione dell'attuale Polo
Tecnologico di via Zeni 8, nasce così sotto i migliori auspici.
Bonfiglioli, specializzata nella produzione di trasmissioni per
l'industria, le macchine semoventi e movimento terra e per le
energie rinnovabili, è infatti un gruppo industriale di notevoli
dimensioni, forte di 10 stabilimenti nel mondo, una rete
commerciale estesa a più di 80 Paesi, oltre 3 mila addetti ed un
fatturato di 600 milioni di euro.
«L'accordo con Bonfiglioli - sottolinea Alessandro Olivi, assessore
all'Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di
Trento - giunge al termine di un percorso di reciproca conoscenza e
di una trattativa che ha visto la Provincia di Trento, attraverso
Trentino Sviluppo, impegnata nel promuovere gli elementi di
attrattività del Trentino come sistema: non solo aiuti alle
imprese, ma fattori di contesto quali università, ricerca,
formazione, infrastrutture. La presenza di Bonfiglioli rafforzerà
ancor più la filiera industriale della meccatronica in Trentino,
creando nuove relazioni, e soprattutto rappresenterà in prospettiva
un'opportunità di lavoro qualificato per molti giovani».
L'accordo. Il protocollo d'intesa prevede l'impegno da parte di
Bonfiglioli nel rendere operativo entro dicembre 2011 un primo
nucleo del Centro di ricerca, con un investimento iniziale di circa
2 milioni di euro, che si insedierà nel Polo Tecnologico di
Rovereto dove verrà occupato uno spazio di 1.000 metri
quadrati.
Il progetto di insediamento in Trentino da parte di Bonfiglioli,
recepito dall'accordo odierno, si adeguerà alle effettive esigenze
del Gruppo con investimenti per circa 1,5 - 2 milioni di euro annui
nel periodo 2013-2015 e l'aggiunta di nuovi spazi.
Da parte sua la Provincia autonoma di Trento, anche tramite
Trentino Sviluppo, assicurerà il miglior apporto possibile in
termini di collaborazioni strutturate con le attività di alta
formazione e ricerca presenti sul territorio provinciale (in primis
Università degli studi di Trento e Fondazione Bruno Kessler),
metterà a disposizione, mediante uno specifico contratto di
prestazione di servizi, spazi idonei presso il Business Innovation
Centre di Rovereto e garantirà l'accesso alle agevolazioni,
contributi ed ausili economici previsti della leggi provinciali di
settore, con particolare riferimento alla legge provinciale n.
6/1999 («legge unica per l'economia»).
Perché in Trentino. Diversi i fattori che hanno portato Bonfiglioli
a scegliere il Trentino. La sua collocazione geografica strategica,
«ponte» tra gli stabilimenti bolognesi del Gruppo (Calderare di
Reno, San Giovanni in Persiceto, Lippo di Calderara),
particolarmente competitivi nel settore meccanico, e gli
stabilimenti tedeschi di Krefeld (Renania Settentrionale-Vestfalia)
dove invece è concentrata la produzione di inverter e componenti
elettronici. Ma nella scelta ha pesato anche l'eccellenza del
sistema trentino della ricerca e dell'alta formazione, con una
forte presenza dell'Università degli Studi di Trento, ed in
particolare della Facoltà di Ingegneria, con la quale il Gruppo già
collabora da anni.
Discriminante nella scelta è stato lo standard di efficienza
amministrativa che caratterizza le amministrazioni locali e la
medesima Provincia autonoma di Trento.
Ad attrarre Bonfiglioli a Rovereto, infine, è stato il progetto del
costruendo Polo della Meccatronica, luogo fisico in cui
collaboreranno in modo sinergico il mondo dell'impresa, della
ricerca e della formazione, supportati dai servizi ad alto valore
aggiunto forniti da Trentino Sviluppo.
L'azienda. Fondata nel 1956 a Bologna da Clementino Bonfiglioli,
l'azienda ha compiuto un significativo percorso di crescita ed
espansione, affermandosi come player globale in grado di realizzare
soluzioni innovative per il controllo e la trasmissione di potenza
nell'industria e nelle macchine operatrici semoventi e per le
energie rinnovabili.
Le applicazioni nel settore «mobile» vanno dagli argani idraulici
alle attrezzature portuali, dalle trasmissioni per escavatori a
quelle per macchine agricole, dai mescolatori di calcestruzzo alle
piattaforme aeree.
Ma è in particolare nel settore delle applicazioni green che
Bonfiglioli ha investito con decisione negli ultimi anni,
contribuendo ad esempio alla realizzazione a Rovigo dell'impianto
fotovoltaico più grande d'Europa (70 MW, committente
SunEdison).
Il marchio Bonfiglioli campeggia anche sulle torri alte 155 metri
dell'Alpha Ventus, uno dei più grandi parchi eolici off-shore del
mondo, inaugurato il 29 aprile 2010 al largo dell'isola tedesca di
Borkum, nel Mare del Nord: il Gruppo bolognese è stato scelto come
fornitore dei motoriduttori che consentono l'orientamento della
torre e l'angolazione delle pale rispetto al vento, tecnologia
nella quale Bonfiglioli è leader mondiale con una quota di mercato
superiore al 30%.
Bonfiglioli è oggi un solido gruppo che fattura oltre 600 milioni
di euro, ha investito nell'ultimo anno oltre 12 milioni di euro in
ricerca e sviluppo (5 centri di ricerca con oltre 100 addetti), può
contare su 16 filiali dirette e 10 stabilimenti produttivi - tra
cui quelli di Chi Minh City (Vietnam, 2008), Povazska Bystrica
(Repubblica Slovacca, 2005), Chennai (India, 1999) - occupa oltre 3
mila dipendenti ed è organizzato con una rete com
merciale estesa ad oltre 80 Paesi, dal Venezuela alla Corea del
Sud, passando per Nuova Zelanda, Indonesia, Cile ed Argentina.