I genieri trentini stanno partendo per un'altra missione militare

Due plotoni del 2° Genio impegnati in un’operazione affidata dall’ONU all'Europa

Il colonnello Luigi Musti, comandante del 2° Genio guastatori alpini di Trento.

I soldati trentini del 2° Reggimento Genio alpini di stanza a Trento sono in viaggio per un’altra missione militare, denominata «Operazione Bottego».
Inquadrati nella missione dell’Unione Europea nella Repubblica Centrafricana denominata EUFOR RCA, vanno a rilevare i colleghi della Folgore, con l’incarico di rendere sicura la viabilità della capitale, in modo che i 970 militari europei impegnati in quel teatro possano spostarsi in tutta sicurezza, al riparo da possibili JED (peraltro non ancora rilevati) e da assalti da parte di bande di Boko Haram.
Ma vediamo di inquadrare la problematica che ha portato l’ONU ad autorizzare l’Europa a presidiare la Repubblica Centrafricana.

La Repubblica Centrafricana è stata teatro, dal marzo 2013, di violenti scontri e diffuse violazioni dei diritti umani ad opera di gruppi armati contrapposti, che hanno causato la dissoluzione dell’autorità statale e più di 2.000 vittime tra la popolazione civile, oltre all’esodo di un milione di persone.
A seguito dell’emergenza che si è verificata, l’ONU ha emanato la risoluzione N. 2134 del 28 gennaio 2014, che autorizza l’Unione Europea a lanciare un’operazione militare nel paese africano.
Il 10 febbraio 2014 il consiglio dell’Unione Europea ha adottato la risoluzione 2014/73, con cui veniva istituita la missione multinazionale Eufor Rca, che iniziava formalmente il 1° aprile 2014, avente per area di operazioni tre zone sensibili della capitale centrafricana Bangui: l’aeroporto internazionale di M’Poko e i quartieri 3 e 5, in passato colpiti da violenti disordini tra milizie contrapposte e attualmente in via di stabilizzazione.
Attualmente Euror Rca consiste di un comando operativo con sede a Larissa (Grecia) e di un contingente militare multinazionale schierato a Bangui, costituito da un battaglione ei manovra, integrato da una forza di polizia operante sotto l’egida di EuroGendFor.
La Francia ha assunto il comando della missione dell’Unione Europea con il generale di divisione Philippe Pontiès, quale operational commander presso l’EU OHQ di Larissa e con il generale di brigata Thierry Lione, quale Force Commander a Bangui.
Con il contingente italiano, lo schieramento di Eufor consta di circa 970 militari con la partecipazione di Francia, Spagna, Polonia, Finlandia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Estonia , Paesi Bassi, Lussenburgo, Lituania, Lettonia e Georgia.
 
 Il Mandato
La risoluzione ha quindi autorizzato l’UE a dispiegare, per un periodo di 6 mesi, una missione che potrà adottare tutte le misure necessarie – sotto il cap. 7° della carta delle NU – per il ripristino delle condizioni accettabili di sicurezza su tutto il territorio e di evitare che l’intera regione cada in regime di anarchia totale e consentendo l’assistenza umanitaria alla popolazione civile, minacciata da violenti scontri interni tra fazioni opposte iniziati alla fine del 2013, che hanno causato migliaia di vittime e l’esodo di più di un milione e 300.000 persone.
In accordo con il mandato della Risoluzione, la missione prevede il passaggio di responsabilità (entro 4/6 mesi) dal raggiungimento della piena capacità operativa – FOC conseguite il 15 giugno 2014 alla missione «Minusca» (missione ONU a sostegno della Repubblica Centroafricana), prevista dal 15 marzo 2015.
 
 Il contributo militare nazionale
La partecipazione italiana, iniziata il 5 agosto, prevede l’impiego di un complesso minore del Genio (50 persone, livello compagnia) attualmente su base 2° Reggimento Genio Guastatori alpini della Brigata alpina Julia.
Tra i compiti dell’assetto genio figurano il supporto e il mantenimento della mobilità delle forse Eufor, la ricognizione, il mantenimento e la ricognizione delle assi di comunicazioni, il supporto alla forza in materia di residuati bellici (EOD), lavori di costruzione, mantenimento e alla difesa passiva dei compound di Eufor, rimozione e spostamento di macerie, realizzazione ei fossati.
A questi compiti si aggiunge la realizzazione di lavori infrastrutturali di base a favore della popolazione e del governo locale (attività CIMIC) e il monitoraggio di un importante progetto di ricostruzione di un ponte finanziato dalla UE e affidato a imprese locali.
 
 Attrezzatura importante
Il contingente italiano dispone di un importante parco macchine operatrici del genio e di un congruo numero di veicoli blindati «Lince» dotati di torretta remotizzata «Hitrole», il sistema d’arma italiano ad elevata tecnologia sviluppato per la protezione degli equipaggi.
 
 Costi sostenuti dall’Italia
La partecipazione del personale militare italiano alla missione dell’Unione Europea Eufoir Rca trova la copertura finanziaria nel DL 1° agosto 2014 N. 109 recante la proroga delle missioni internazionali delle FFAA e di polizia e le iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e stabilizzazione, per il periodo 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2014, attualmente in conversione di legge.
È stata autorizzata la spesa di circa 3.000.000 di euro per la partecipazione del personale militare alla missione dell’Unione Europea della Repubblica Centroafricana.
 
 Il 2° Genio alpini di Trento
Dei due plotoni destinati al teatro della Repubblica Centrafricana, uno è già partito ed è operativo.
Il secondo plotone partirà lunedì.
A comandare la compagnia sarà il capitano Giovanni Agosti.
Con ogni probabilità il colonnello comandante del Secondo Genio Alpini, Luigi Musti, si recherà nella Repubblica Centrafricana per fare un sopralluogo. 
 
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